CLASSICI DEL FUMETTO – Julia

Julia è una donna moderna, che ha una concezione moderna della vita e dei rapporti interpersonali. Ha superato di poco la trentina, con capelli corti e scuri ed occhi particolarmente grandi ed espressivi. Lontana dallo stereotipo della top-model, ha una figura naturalmente elegante, con un corpo esile e nervoso e tratti che, senza rientrare nei canoni della bellezza classica, la rendono decisamente affascinante.

CLASSICI DEL FUMETTO – Nick Raider

Creato nel 1988 da Claudio Nizzi, Nick Raider è protagonista di avventure poliziesche dalle atmosfere crude e realistiche. Nick e il suo partner Marvin Brown trovano spesso collaborazione nell’intera squadra del Distretto Centrale di Manhattan.

CLASSICI DEL FUMETTO – Morgan Lost

Uomo tormentato e fragile, Morgan Lost vive quella che si definisce un'”ucronia”, un mondo in cui alcuni eventi realmente accaduti sono sostituiti da avvenimenti di fantasia. Vive infatti in una New York anni 50 chiamata New Heliopolis

CLASSICI DEL FUMETTO – Dragonero

Un cacciatore di draghi, uno scout con il compito di mantenere l’ordine nell’Erondàr, impero percorso da lunghi fiumi navigabili e coperto da fitte foreste, abitato da esseri misteriosi e affascinanti. E scosso da una ribellione che coinvolge anche Dragonero.

CLASSICI DEL FUMETTO – Mister No

Dove non arrivano gli altri aerei, arriva il piccolo Piper di Mister No. In qualsiasi città e villaggio del Brasile e dei paesi vicini, ma soprattutto nel territorio coperto dall’immensa foresta amazzonica: l’estrema maneggevolezza del suo aereo, e la sua abilità di pilota

CLASSICI DEL FUMETTO – Nathan Never

Ex poliziotto ritiratosi in un tempio Shaolin dopo l’assassinio della moglie per mano di un criminale che gli era sfuggito, Nathan trova lavoro in un’agenzia privata di investigazioni per pagare le spese mediche della figlia, testimone della morte della madre.

CLASSICI DEL FUMETTO – Martin Mystere : il detective dell’impossibile

Creato dalla fertile penna di Alfredo Castelli nel 1982 e realizzato graficamente da Giancarlo Alessandrini, Martin Jacques Mystère è statunitense di nascita, ma si è formato culturalmente in Italia. Vive a New York, in un piccolo appartamento pieno di libri e oggetti curiosi al numero 3/a di Washington Mews e pur essendo un vero e proprio “Detective dell’Impossibile” non è un detective nel senso stretto del termine.

Corriere dei Piccoli

Il Corriere dei Piccoli, anche noto come Corrierino o CdP, è stata la prima rivista settimanale di fumetti italiana, pubblicata dal 1908 al 1996 per oltre 4.500 numeri divisi in 88 annate. Ha introdotto in Italia i fumetti statunitensi oltre a pubblicare autori italiani, presentando narratori e poeti di primo piano; l’editoriale del direttore nel primo numero della rivista è considerato il manifesto di fondazione del fumetto italiano.

Il Comandante Mark

Il mio nome è Mark. Astuto come una volpe e inafferrabile come un fantasma, corre fra le foreste del Canada con i suoi Lupi! Gran parte del fascino delle imprese del Comandante Mark e dei suoi Lupi dell’Ontario va sicuramente addebitato all’abilità degli autori, Pietro Sartoris, Dario Guzzon e Giovanni Sinchetto, riuniti sotto la sigla EsseGesse, nel caratterizzare non soltanto il prim’attore, ma anche i comprimari della serie.

Blek Macigno

Dopo il successo di Capitan Miki, nel 1954 il trio torinese della Esse G Esse (Sinchetto, Guzzon e Sartoris) diedero inizio alla saga del “Grande Blek”, personaggio conosciuto anche con il nome di “Blek Macigno”.

Lupo Alberto

Il Lupo lui ce l’ha sempre avuto nel sangue. Aveva 13 anni Guido Silvestri, in arte Silver, quando nel 1966 creò la prima striscia dedicata a una sorta di prototipo di Lupo Alberto, il suo personaggio-alter ego che in questi giorni compie 40 anni dalla sua primissima comparsa nelle edicole.

Capitan Miki

Capitan Miki è un personaggio immaginario protagonista di un’omonima serie a fumetti ideata e realizzata dalla Essegesse e pubblicata per la prima volta in formato a striscia dal 1951 dall’Editoriale Dardo

Intrepido

Uscì ininterrottamente dal 1935 sino al gennaio 1998, fatto salvo il periodo della seconda guerra mondiale, dal 1943 al 1945. ei primi anni di edizione, il giornale ospita per lo più fumetti avventurosi italiani e stranieri, tra cui Dick l’Intrepido, che diede il titolo alla rivista. Dagli anni cinquanta appaiono i primi fotoromanzi e le prime rubriche e pagine didattiche.

Mandrake : ‘invincibile’ magia a fumetti

Oltre ottanta anni fa cominciava la carriera del mago più famoso dei fumetti. Le sue doti, il portamento e il suo stile inconfondibile hanno permesso al mago di passare dalla carta stampata al teatro, dalla radio alla televisione, sempre rigorosamente con il frac, una mantellina e un cappello a cilindro.

Batman : 80 anni

Nonostante 80 anni di vita editoriale, Batman resta uno dei più popolari eroi al mondo, grazie al contribuito di artisti che ne hanno impresso il nome nell’immaginario collettivo. La mitologia dell’Uomo Pipistrello è stata costruita, storia dopo storia, da mestieranti, abili sceneggiatori e geni del mezzo; anche se ormai pare chiaro che tutti possono disegnare Batman

Topolino : la storia – parte 9

I suoi trascorsi redazionali le furono però anche utili per riallacciare i rapporti con nomi importanti che avevano abbandonato Topolino per i motivi più disparati, come Francesco Artibani e Fabio Celoni. De Poli spinse per idee ambiziosissime, come rifare L’inferno di Topolino con la collaborazione di Roberto Benigni (e Vincenzo Mollica) o il progetto di Topolino nelle scuole, sfumate per mancanza della «giusta congiunzione astrale».

Topolino : la storia – parte 8

Nella stessa ottica si inserì il rinnovo, nel 2005, del sito Internet, a cui fu riservato molto spazio nel settimanale, allegando un paio di occhiali 3D da utilizzare nella navigazione del portale. La sua idea di far vedere la città e le case dei personaggi è sfruttata ancora oggi in iniziative come I Love Paperopoli.

Topolino : la storia – parte 7

Claretta Muci era il cambiamento. A un passo dal nuovo secolo e alle soglie del terzo millennio, un nuovo direttore fu chiamato a guidare Topolino in un momento di grandi mutamenti. Il primo fra tutti era rappresentato dal direttore stesso. Per la prima volta, nell’organigramma Disney a gestire la redazione era una donna.

Topolino : la storia – parte 6

Dove Cavaglione intervenne con maggior forza fu nel contenitore Topolino, supervisionando due rinnovi grafici a distanza di pochi anni e introducendo un nuovo modo di pensare alle copertine. Gaudenzio Capelli aveva portato avanti uno stile troppo inamidato, il suo Topolino era una settimanale visivamente pacato, le cui copertine non osavano andare oltre tonalità confettate e composizioni fiabesche. «Era un settimanale che aveva ancora lo stesso profumo di quello che leggevo da bambino. Era la sua forza, ma anche la sua debolezza» spiega Cavaglione.

Topolino : la storia – parte 5

Giunto alla vetta, cos’altro può fare uno scalatore, se non scendere e puntare a un altro massiccio? Nel 1994 Paolo Cavaglione divenne il capocordata di una spedizione che avrebbe portato i Disney italiani a compiere la prima ascensione su una cima vergine, il fumetto di stampo americano. Il direttore era arrivato a Topolino su segnalazione di un cacciatore di teste che l’aveva inserito in una rosa di papabili da sottoporre a Gaudenzio Capelli.

Topolino : la storia – parte 4

Topolino tornò a essere un luogo amichevole per gli autori, tanto nei dettagli artistici quanto nelle faccende pragmatiche. Dal novembre 1988, con il n. 1719, iniziarono a comparire sotto ogni storia le firme degli autori, fino ad allora confinate alla rinfusa nel colophon. Capelli responsabilizzò le persone e si aprì al dialogo creativo. Se prima si disincentivavano i complimenti, ora il feedback era continuo e senza soluzione di continuità.

Topolino : la storia – parte 3

A fine anni Settanta l’editoria a fumetti stava conoscendo un momento felice, grazie alla crescita delle riviste di settore e al rilancio di Intrepido, Lanciostory, Il Monello, riviste di fumetti in grado di macinare 600.000 copie a uscita. In quel periodo positivo, Topolino stava vivendo i suoi anni peggiori, tanto in termini di vendite quanto di contenuti. L’Almanacco

Topolino : la storia – parte 2

Gentilini si fece portavoce della paternità italiana delle storie presso il grande pubblico, in un momento delicato per l’editore, la morte di Walt Disney. Nella mente dei lettori, che avevano sempre guardato ai fumetti come un’emanazione diretta di Disney (equivoco fortificato dal fatto che gli autori delle storie rimasero a lungo non accreditati), la dipartita del mogul significava anche la fine di qualsiasi prodotto da lui firmato.

Topolino : la storia – parte 1

Nato nel Natale 1932, Topolino era inizialmente pubblicato in formato tabloid. Tredici anni più tardi, alla guida del giornale si erano succeduti gli editori Giuseppe Nerbini e, dal 1935, Arnoldo Mondadori, e cinque direttori (Paolo “Collodi nipote” Lorenzini, Mario Nerbini, Antonio Rubino, Ettore Della Giovanna e Giorgio Mondadori).

Asterix

Asterix è nato nel 1959 dal genio di René Goscinny e Albert Uderzo. Oggi, nel 2020 ha più di 60 anni ma non mostra segni di invecchiamento. Nessuno avrebbe potuto prevedere, allora, un successo così straordinario: legioni di appassionti, trentatré albi, cartoni animati, film, ma soprattutto un posto d’onore nella cultura francese ed europea.

Il mio nome è Zagor

Il suo vero nome è Patrick Wilding, ma gli indiani lo chiamano Za-gor-te-nay, “Lo Spirito con la Scure”. Sulla Vecchia Frontiera americana della prima metà del Diciannovesimo secolo, Zagor si batte per mantenere la pace, proteggere le tribù indiane e dare la caccia ai criminali.

Paperino

Un po’ imbranato, sfortunato, svogliato. Ma con un cuore grande così e una simpatia innata. Chi non ama Paperino? Classe 1934, Donald Fauntleroy Duck è uno dei personaggi preferiti del fumetto Disney in Italia, tanto che il compleanno del papero in abito da marinaretto, diventa l’occasione per un omaggio filatelico sia nei suoi confronti che verso la produzione e lo sviluppo disneyana nel nostro Paese.

L’uomo ragno

Personaggio creato sulle pagine di Amazing Fantasy 15 dell’Agosto 1962 da Stan Lee per i testi e da Steve Ditko per i disegni ebbe subito molto successo. Nonostante questo dovette aspettare circa un anno prima di avere una serie personale sui fumetti Marvel

Diabolik

Titolare della collana, professione ladro. Ruba soprattutto gioielli preziosissimi o enormi cifre di denaro e non esita a uccidere chi intralcia i suoi piani. Nonostante svolga un’attività decisamente illegale, è dotato di sani e radicati principi etici, sia pure molto personali

Alan Ford

Alan Ford, giovane grafico pubblicitario squattrinato, si reca fiducioso al suo primo appuntamento di lavoro. Purtroppo però ha sbagliato a trascrivere l’indirizzo per cui invece di trovare il suo primo cliente finisce in un fatiscente negozio di fiori, sede del più terribile gruppo di agenti segreti in attività, cioè il Gruppo TNT.

Braccio di Ferro

Quando eravamo piccoli molti di noi, magari quelli più svogliati a tavola, si saranno sicuramente sentiti dire «Dai mangia gli spinaci che diventi forte come Braccio di Ferro!». Il nostro caro amico marinaio compie 90 anni. Ideato e disegnato dal cartoonist americano Elzie Crilser Segar

Tex Willer

Una leggenda. Questa è l’unica definizione possibile di Tex Willer che, pubblicato ininterrottamente da più di settant’anni, è il più longevo personaggio del fumetto italiano e, insieme a Superman e Batman, uno dei più duraturi del fumetto mondiale. Familiare in Italia come la Ferrari e la pizza, continua ad avere centinaia di migliaia di affezionati lettori. Il segreto del suo successo?