Quando frequentavo le scuole (tanti anni fa!) gli insegnanti usavano una matita rosso/blu per sottolineare gli errori che commettevano i propri alunni: il colore ROSSO veniva utilizzato per rimarcare gli errori lievi, mentre il colore BLU segnalava gli errori gravi, quelli che inesorabilmente portavano ad un drastico abbassamento della valutazione.
Il Consiglio di Stato nelle carte-valori e monete italiane
Sono due i francobolli e due le monete emessi dallo Stato italiano per commemorare il Consiglio di Stato. Per il 150° anniversario dell’istituzione del Consiglio di Stato (Editto di Racconigi di Re Carlo Alberto del 18 agosto 1831) l’Amministrazione delle Poste e delle Telecomunicazioni il 31 agosto 1981 emise un francobollo commemorativo da 200 Lire.
Le descrizioni dei pezzi sui cataloghi di vendita dei vari commercianti filatelici
E’ infatti abbastanza complesso, almeno per me che mi sto affacciando sull’affascinante settore degli Antichi Stati Italiani, orientarsi su di queste poiché non esiste una uniformità di comportamento e di valutazione.
Basta infatti prendere in mano un catalogo qualsiasi per rendersi conto di questo:
Le mie avventure con i bolli speciali del Giubileo del 2000(VI parte)
Sicuramente delle buone realizzazioni, in metallo, con diametro extra large, niente a che vedere con i bolli in gomma per le manifestazioni filateliche di un giorno. Qualche riserva sulla loro uniformità. I quattro bolli dei chioschi della basiliche patriarcali di Roma hanno avuto un quid plus, il “profilo” della basilica, idea non buona ma ottima.
Le mie avventure con i bolli speciali del Giubileo del 2000(V parte)
Nell’agosto del 2000 fui a Riccione per le vacanze estive; una cosa normale, da famiglia normale.
Il giorno stesso fui al locale Chiosco Giubileo sia per motivi di lavoro sia per gli annulli con bollo speciale; il chiosco era in fondo al Viale Ceccarini, lato mare, ed era in un bel telebus, allungabile, realizzato dalla Franz Isella S.p.A. di Varese
Le mie avventure con i bolli speciali del Giubileo del 2000(IV parte)
Come detto, chiesi e ottenni dal Chiosco Giubileo di Monreale (PA) il servizio filatelico: inviai la richiesta per Raccomandata e nella richiesta, oltre a cartoline varie affrancate e da restituire, c’erano due Raccomandate A.R. (già affrancate) da spedire annullando i francobolli col Bollo Speciale Giubileo e le ricevute da restituire con busta, anch’essa affrancata e a me indirizzata.
Le mie avventure con i bolli speciali del Giubileo del 2000(III parte)
Il 13 ottobre, due settimane dopo la bollatura col bollo “sfregiato”, fui di nuovo al Chiosco Giubileo di San Paolo; avevo ancora in borsa le cinque Raccomandate non spedite il giorno 15 precedente e per due di essi (comunicazioni amministrative) era l’ultimo giorno per poter effettuare la spedizione.
Le mie avventure con i bolli speciali del Giubileo del 2000(I parte)
Sono romano e sono stato personalmente, per il servizio filatelico, nei sei chioschi Giubileo istituiti in Roma per l’Anno Santo. Andai a quello di San Paolo Fuori le Mura, una delle quattro Basiliche patriarcali della mia città, col Metrò, lunedì 18 settembre 2000, per chiedere il servizio filatelico (cartoline, lettere e raccomandate).
Il colore metallizzato usato in alcune emissioni degli anni ’70 del 1900
Durante gli anni ’70 dello scorso secolo, il Poligrafico dello Stato ha utilizzato in alcune emissioni un colore metallizzato che a stampa appariva come una patina dorata. In realtà si trattava di colore a base di polvere di ottone in un composto oleoso con una componente non piccola di olio di lino, fino al circa il 30%
Gli albori del commercio filatelico a Roma – settanta anni di storia
Il collezionismo filatelico vanta una storia più che centenaria, la pubblicistica specializzata ritiene infatti sia possibile individuarne i passi iniziali sin da pochi giorni dopo l’emissione del primo francobollo al mondo, il più che noto “ Penny Black “, apparso in Gran Bretagna nel lontano maggio del 1840 a seguito della riforma postale di Rowland Hill.
Truffe, ignoranza o… rarità? Le affrancature fuori corso degli ultimi anni
Come collezionista ricevo molta posta, dovuta soprattutto ai molti acquisti che effettuo on line.
Alcune volte capita che queste missive siano affrancate in deroga ai vigenti regolamenti postali, tariffe comprese.
Francobolli già in maniera evidente annullati oppure con l’annullo cancellato o persino grattato, francobolli fuori corso, francobolli di altri stati, francobolli falsi… le casistiche sono molte e variegate.
Il 50 lire Rocca di Calascio “Millesimato” della serie Castelli
Discutendo con un carissimo amico appassionato di filatelia, il discorso è caduto sul valore della serie Castelli da lire 50 Rocca di Calascio con la scritta in basso 1980. Come è noto, la serie dei Castelli composta di 27 valori, compreso quello da 50 (24 formato grande da fogli e 3 formato piccolo da bobine), è stata emessa il 22-9-1980
Lo strano caso della piramide ai piedi del castello di Mussomeli
Dopo la pubblicazione del bellissimo volume “Castelli d’Italia – Viaggio tra i colori e le particolarità della serie” di Ketty Borgogno, presentato in occasione di Milanofil 2019, ho pensato bene di riguardare con dovuta e particolare attenzione alcuni valori, in particolar modo quelli calcografici, dove la stampa è più precisa e dettagliata.
Italia turrita
Chi non ricorda quel bel francobollo che raffigurava un profilo di donna con una corona a forma di torre? E’ la celebre serie detta “Italia Turrita” o “Siracusana”, una delle più longeve della storia delle emissioni filateliche: ben trent’anni di carriera, dal 6 giugno 1953, data di nascita ufficiale, al principio degli anni ’80, quando i francobolli dell’Italia Turrita andarono in pensione.
A proposito della dentellatura “invertita o rovescia”…
Mi ricordo di aver letto della dentellatura “invertita a sx” trovata in alcuni esemplari del francobollo adesivo prioritario d’oro, emissione 1999, ritrovata e descritta dall’amico Luciano Cipriani. Una curiosità. Ci siamo accorti che anche i francobolli del libretto “Italia 98” hanno la dentellatura “invertita” o “rovescia”. Non tutti però.
Crema espressi postalizzati
Questo particolare bollo, di cui si riscontra un saltuario impiego veniva apposto solo su corrispondenza per la quale era richiesta la consegna per espresso. La busta che presento conteneva stampati commerciali e venne spedita da Milano a Crema il 5 novembre 1980 in tariffa espresso e, trattandosi di stampati, in tariffa “STAMPE ESPRESSO”, come indicato dal mittente sul fronte.
I francobolli raccontano la storia della medicina
Giuseppe De Benedictis, professore ordinario di Anatomia Patologica dell’Università di Bari, è stato, insieme a Sterpellone, fra i massimi cultori della Filatelia Medica. L’autore nella sua prefazione al libro Philmedica – Proposte di tematica medica – afferma di sviluppare il collezionismo “tematico” applicato alla Storia della Medicina.
La benzina: utilizzo indispensabile per il filatelico
In altra parte ho già accennato all’uso della benzina purificata, ma ritengo sia necessario farne una chiacchierata.
L’etere di petrolio a 40°, del quale tanto si parla, mi ha dato alcune risposte spiacevoli: infatti alcuni inchiostri di stampa non hanno retto. La raffinazione molto secca mi alterò alcune tinte per cui mi limito a sconsigliarne l’uso.
Accidenti ai francobolli…
Infatti, come del resto tutte le novità, l’introduzione del francobollo non fu all’inizio tanto agevole. La Direzione di Siena li aveva distribuiti seguendo le istruzioni della Soprintendenza Generale di Firenze, che il 18 marzo 1851 così scriveva: “Colla presente Le accompagno n. 13 domande di francobolli per i 13 Regi Ufizi Postali dipendenti da codesta Direzione, in ciascuna delle quali è stato qui notato per questa prima volta il numero e la qualità dei francobolli dei quali si è creduto conveniente sia provvisto ogni respettivo Ufizio…
Un po’ di storia dell’evoluzione della filatelia
Il collezionista di francobolli negli anni antecedenti l’ ultima guerra tendeva a nascondere agli altri la sua passione quasi fosse stato colto da un morbo vergognoso. Passati gli anni della guerra divenne di dominio pubblico che durante il conflitto molti erano stati costretti alla fuga e si erano salvati, almeno dal punto di vista economico, proprio perché collezionisti di francobolli.
Nuovi usati o su busta?
A chi vuole iniziare una collezione di francobolli tutto pare molto complicato e sorge quasi sempre questo primo dubbio che si spera di riuscire a risolvere interpellando amici o conoscenti, noti come vecchi appassionati competenti. E quasi certamente le risposte creeranno ulteriori dubbi. Infatti chi deve rispondere raramente chiede da che punto di vista.