a cura della Redazione “Fumetto Story”
Capitan Miki è un personaggio immaginario protagonista di un’omonima serie a fumetti ideata e realizzata dalla Essegesse e pubblicata per la prima volta in formato a striscia dal 1951 dall’Editoriale Dardo

Nel 1951, in Italia nasce un personaggio dei fumetti western, destinato ad un pubblico di giovanissimi: Capitan Miki. Questo personaggio pubblicato dalla Editrice Dardo, venne creato dalla premiata ditta torinese chiamata “Esse G Esse” (stessi autori del comandante Mark e di Blek Macigno) alias gli sceneggiatori e disegnatori Sinchetto, Guzzon e Sartoris. A questo gruppo si aggiunsero anche altri storici disegnatori italiani come Franco Bignotti e tanti altri. Capitan Miki è un ragazzo che a soli sedici anni è già ufficiale dei rangers del Nevada. La sua storia ha inizio quando da piccolo, rimasto orfano dopo la morte dei genitori, fu allevato da Clem, il suo tutore, che in seguito venne ucciso da una banda di loschi assassini. Miki decise di vendicare la morte dell’uomo che rappresentava il suo padre adottivo e armato di pistola e coraggio da vendere, sgominò la banda e riportò l’ordine nel paesino di Coulwer City. In seguito venne arruolato nel corpo dei Rangers del Nevada e grazie al suo coraggio, la sua abilità e soprattutto alla sua intelligenza, riuscì dopo gloriose imprese, a conquistarsi i gradi di ufficiale ed a essere incaricato dal comandante di forte Coulwer a risolvere i casi più difficili . Così come in tutti i fumetti della EsseGEsse, gran parte del successo delle loro storie lo si deve alla caratterizzazione dei personaggi e in particolar modo dei comprimari. Nel caso di Capitan Miki troviamo delle divertentissime spalle come Doppio Rhum e professor Salasso. Doppio Rhum, come indica lo stesso nome è un accanito bevitore di e rappresenta i classico nonnetto del west (ricordate il film “Ombre Rosse” di John Ford) che passa gran parte del suo tempo nel saloon a scolare bottiglie e a fare divertenti discussioni ed esclamazioni; la sua frase tipica è “Per i tappi di tremila damigiane!” oppure “Per tutte le sbornie!”. Professor Salasso è invece il classico “doc” (dottore) dei film western, ubriacone e approssimativo nelle sue cure, come il suo amico Doppio Rhum passa gran parte della sua giornata nel saloon e la sua esclamazione tipica è “Per i reumatismi di mia zia Clotilde!” oppure “Per duemila appendiciti e cinquecento laringiti!”. I due malgrado tutto, sono dei fedelissimi amici di avventura dell’intrepido Capitan Miki e in più di una circostanza sono riusciti a toglierlo dai guai. I nemici che devono fronteggiare i nostri eroi sono per la maggior parte banditi, indiani Mescaleros, alle prese con assalti alle diligenze, sparatorie e agguati di ogni genere. Capitan Miki è un velocissimo pistolero dalla mira infallibile è un formidabile lottatore e atterra con disinvoltura, indiani e banditi di ogni genere usando sia i pugni che le tecniche di lotta simili alle arti marziali e alla lotta libera. Durante i suoi lunghi spostamenti nel deserto del Nevada, Capitan Miki galoppa in sella al suo inseparabile cavallo Napoleone, un purosangue nero. Come ogni ragazzo della sua età, anche Capitan Miki corteggia una ragazzina sedicenne, questa si chiama, Susy ha le trecce bionde ed è gelosissima della bella Elen Gordon, la maestrina di Coulwer City, con la quale Capitan Miki si trattene spesso e volentieri a parlare. Le letture dei fumetti di Capitan Miki oggi appaiono molto ingenue e semplici, infatti le distinzioni fra buoni e cattivi sono sempre molto nette e gli indiani sono quasi sempre cattivi e associati ai banditi. Le esclamazioni tipiche di Capitan Miki sono del tipo “Caspiterina!” oppure “Perbacco!” o “Accipicchia!”, cosa che farebbe sorridere i giovani di questi tempi, ma riteniamo che il suo punto di forza stia proprio in questo mondo, se vogliamo un po’ naif, ma proprio per questo godibile e pulito. Capitan Miki rappresenta un fumetto storico che ha contribuito, così come tanti altri a diffondere il fumetto in Italia e vanta ancora un nutrito gruppo di appassionati lettori e collezionisti.
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