a cura della Redazione “Fumetto Story”


Za-gor-te-nay, lo Spirito con la Scure, l’invincibile giustiziere di Darkwood.

Il suo vero nome è Patrick Wilding, ma gli indiani lo chiamano Za-gor-te-nay, “Lo Spirito con la Scure“. Sulla Vecchia Frontiera americana della prima metà del Diciannovesimo secolo, Zagor si batte per mantenere la pace, proteggere le tribù indiane e dare la caccia ai criminali.

Figlio di un ufficiale dell’esercito ritiratosi a vivere da pioniere nei boschi del Nord-Est, Patrick Wilding vede morire i genitori a opera di una banda di indiani Abenaki, guidati da Salomon Kinsky. Raccolto da uno strano filosofo vagabondo che si fa chiamare Wandering Fitzy e che gli fa da maestro, il ragazzo cresce desiderando la vendetta.

Quando riesce ad attuarla, scopre, però, che il padre era stato a sua volta un massacratore di indiani e comprende la relatività dei concetti di Bene e di Male. Questo lo spinge a trasformarsi (complice una famiglia di saltimbanchi, i Sullivan, che ne curano il “look”) in Za-gor-te-nay o, più brevemente Zagor: una sorta di giustiziere sempre pronto a schierarsi con i deboli e gli oppressi, rossi, bianchi o neri che siano. Presa dimora in una capanna costruita su un isolotto circondato dalle sabbie mobili, in una palude della foresta di Darkwood, Zagor inizia la sua opera pacificatrice, mitizzato dagli indiani che lo credono uno spirito immortale e rispettato dai bianchi che ben ne conoscono le capacità. Vestito del suo inconfondibile costume rosso dalla foggia indiana, con il simbolo dell’Uccello uono sul petto, combatte per la Giustizia, usando la pistola, ma soprattutto una scure di pietra che maneggia con incredibile maestria. Agile, forte e atletico, Zagor sfrutta queste sue doti per far credere di essere un messaggero di pace del Grande Spirito. Non è un solitario e arrogante giustiziere: al contrario! Leale e generoso, nonché dotato di un animo vagabondo, Zagor ha numerosi amici ed è pronto ad accorrere, accompagnato dal fedele amico Cico, dovunque ci sia bisogno di lui. E guai ai malvagi che sentono echeggiare il suo grido di battaglia! Con questi elementi che mescolano abilmente Tarzan, Davy Crockett e l’Uomo Mascherato, Sergio Bonelli, con lo pseudonimo di Guido Nolitta, ha dato il via, nel 1961, a una saga tuttora in evoluzione, che ha saputo conquistare i favori di un numeroso pubblico, grazie anche alla varietà delle storie che, partendo da una ambientazione western da Vecchia Frontiera e garantendo sempre e comunque abbondanti dosi di avventura, spaziano dai temi horror a quelli fantascientifici, dalla magia al giallo. Il personaggio è stato creato graficamente dall’abile mano di Gallieno Ferri.

Fonte : sergiobonelli