All’inizio del XX secolo, gli oceani, i continenti, le foreste tropicali e presto i poli hanno visto l’arrivo dell’uomo… I nostri figli chiedono giustamente al Maestro: “Siamo stati al Nord, al Sud, all’Ovest e all’Est. Allora, dove resta da andare?”. E il nostro vecchio saggio guarda il cielo. Volare, il vecchio sogno dell’uomo. Ma da Icaro in poi abbiamo fatto progressi
C’ERA UNA VOLTA…GLI ESPLORATORI – Il tetto del mondo
Per migliaia di anni, l’uomo ha sentito un timore sacro della montagna. Olimpo degli dei, residenza preferita di troll, demoni e yeti, la montagna è un mondo indomito, governato da leggi proprie, un mondo difficilmente impressionato dalla vanità dell’uomo. Ma queste cime che rappresentano una minaccia sono anche una sfida formidabile, ed è questa sfida che illustreremo qui.
C’ERA UNA VOLTA…GLI ESPLORATORI – Verso le stelle
Per riassumere i suoi racconti sugli esploratori, che hanno ormai raggiunto ogni angolo del suo pianeta, il Maestro ricapitola ciò che ha già raccontato al suo giovane pubblico.
Prima di tutto, la storia della Terra, dell’uomo, fresco di un globo dove la vita apparirà solo dopo dieci miliardi di anni, per evolversi per altri cinque miliardi di anni prima che l’uomo possa apparire.
Cabeza de Vaca
L’anno era il 1528 e il Nord America era ancora un continente inesplorato. Cinque caravelle attraccarono in Florida, da cui sbarcarono 600 uomini agli ordini del conquistador Panfilo de Narvaez. Questa fu l’epoca d’oro dei conquistadores, che inseguivano il mito di El Dorado mentre schiavizzavano le tribù indiane che incontravano. Cabeza de Vaca, tesoriere della spedizione
Alexander Von Humboldt
Studioso e filosofo, umanista, fondatore dell’etnologia e dell’antropologia, è impossibile descrivere in una frase la gamma di talenti di Alexander von Humboldt, una delle menti più brillanti dell'”Illuminismo”! Quando il 28enne berlinese incontrò il botanico francese Aimé ‘Bonpland a Parigi, i due uomini andarono subito d’accordo e progettarono di lavorare insieme.
Bougainville e il Pacifico
Esplorare il Pacifico, il più grande degli oceani, non è un compito da poco, e ci vorranno molti anni e molti navigatori intraprendenti prima che ogni angolo di esso sia catalogato. (Tuttavia, i popoli polinesiani, che hanno lasciato l’Asia da 4 a 5.000 anni fa, avevano già colonizzato tutte le isole abitabili di questo immenso spazio, ben prima dell’arrivo delle prime navi spagnole (intorno al 1570)
La Condamine
1735 – Una controversia infuria all’interno dell’illustre e dotta Accademia delle Scienze di Parigi. La terra è rotonda, a forma di patata, o appiattita, a forma di pera? C’è solo un modo per scoprirlo: una spedizione si recherà all’equatore per prendere le misure, mentre un’altra andrà in Lapponia per fare lo stesso
Gengis Khan
Gengis Khan: un barbaro della steppa, un successore diretto di Attila il “flagello di Dio”? Sicuramente l’Occidente ha conservato il ricordo dei cavalieri mongoli come un terrore sacro, perché questi conquistatori nomadi e nemici della “civiltà” non assomigliavano alle tipiche società agricole dell’epoca.
Lewis & Clark
Lewis e Clark, è un po’ l’avventura del “Far West” prima dell’ora. Fu grazie a loro che si aprì l’enorme e magnifico territorio dell’Ovest, che sarebbe diventato lo scenario di tante avventure. All’epoca in cui il presidente Jefferson affidò ai nostri due eroi il difficile compito di raggiungere il Pacifico
James Cook
1764 – Il francese Bougainville ha appena scoperto Tahiti, mentre il “grande continente meridionale”, cercato da tutti i grandi navigatori, rimane ancora introvabile. In Inghilterra, l’Ammiragliato era occupato a cercare di non essere lasciato indietro nella corsa alla scoperta di uno degli ultimi oceani ancora poco conosciuti, il Pacifico.
I cinesi
Alla fine del XIII secolo, il veneziano Marco Polo si stupì di vedere, in Cina, grandi giunche a cinque alberi con vele di seta rossa e un equipaggio di 300 uomini. Queste navi, che lo impressionarono così tanto, erano solo i precursori di quella che sarebbe diventata, meno di due secoli dopo, la flotta più sorprendente che avesse mai solcato i mari.