Angelina Mango vince Sanremo 2024 con La Noia e si aggiudica anche la partecipazione all’Eurovision Song Contest . Al quinto posto Irama, al quarto posto Ghali, al terzo posto Annalisa, al secondo posto Geolier. Una serata lunga e piena di sorprese, che chiude un Sanremo trionfale dal punto di vista degli ascolti.
2023 – Due vite
Il settantatreesimo Festival di Sanremo si è svolto al teatro Ariston di Sanremo dal 7 all’11 febbraio 2023 con la conduzione e la direzione artistica entrambe affidate, per la quarta volta consecutiva, ad Amadeus; nel corso delle serate è stato affiancato da Gianni Morandi e da varie co-conduttrici
1999 – Senza pietà
Finalmente, dopo il tentativo dell’anno precedente, lo presenta, Fabio Fazio e porterà molte novità. Primo, già sono particolari gli altri presentatori con lui: la bellissima francese, ultimo grido di modella, Laetitia Casta e il premio Nobel del 1972, direttamente dagli Stati Uniti, dove era in esilio da molti anni, Renato Dulbecco
1988 – Perdere l’amore
Questo Sanremo, sempre del patron Marco Ravera, è presentato dai bravi e diligenti: Miguel Bosè e Gabriella Carlucci; al Palarock, come l’anno precedente, Carlo Massarini e al casinò Kay Sandvich (una bella ragazza di origini orientali, da poco scoperta), Lara Saint Paul e Memo Remigi. Interessante, fin da subito, è la sigla, dove Luciano Pavarotti canta, facendo roteare una mazza da golf, “Volare” del grande Modugno.
1984 – Ci sarà
Per questa edizione, Ravera, attua una grande novità:galvanizzato dalla scoperta di un grande come Vasco Rossi, divide le due categorie: Big (20 cantanti) e Giovani (16 e diventeranno 8), alla fine quindi usciranno due vincitori. I giovani vengono votati con le giurie e i Big solo con le schedine del Totip.
1982 – Storie di tutti i giorni
La struttura di questa edizione cambia poco, confronto alla precedente:i cantanti sono 30 invece che 28 ma sempre divisi tra gli 8 Big, senza eliminazione e i 16 “giovani”, da cui ne verranno 8. Per la terza volta consecutiva è presentato dal bravo Claudio Cecchetto, seguito dalla diligente e brava Patrizia Rossetti e da Daniele Piombi; questa volta (come la scorsa) non c’è Naso e rimane solo Ravera.
1981 – Per Elisa
A questo festival si respira aria di rinascita e sarà così. Il patron Gianni Ravera cambia molte cose. Prima di tutto non c’è più l’orchestra ma solo le basi musicali, le canzoni sono 28, di cui 12 di Big che passano di sicuro la finale e 16 di giovani, di cui 4 verranno eliminati ed inoltre per la prima volta, dopo tanto tempo, la televisione trasmette per intere tutte e 3 le serate.
1979 – Amare
L’edizione 1979 del Festival di Sanremo torna ad essere organizzata da Gianni Ravera, il quale cerca di rinverdire la manifestazione. Al timone del Festival c’è Mike Bongiorno affiancato dalla bambola-sexy Anna Maria Rizzoli che certamente non aiuta il re del quiz, con la sua poca preparazione artistica.
1978 – E dirsi ciao…
La ventottesima edizione viene ancora una volta organizzata da Vittorio Salvetti. Il patron del Festivalbar decide di affidare l’orchestra a El Pasador. Per la conduzione si sceglie di miscelare bene gli ingredienti per far si che tutto scivoli meglio e risulti digeribile da un pubblico sempre più attento ed esigente.
1976 – Non lo faccio più
Dopo la disastrosa e precedente edizione, il Comune torna ad affidare l’organizzazione ad un vero patron Vittorio Salvetti, il quale cerca di riportare agli antichi fasti la manifestazione. Dapprima ingaggia tutta una serie di ospiti importanti per ridare linfa ad un festival che spera in una rinascita
1972 – I giorni dell’arcobaleno
Roventi sono le polemiche all’inizio e durante il corso del Festival 1972. Tante sono le innovazioni apportate quest’anno. Dapprima si elimina la doppia esecuzione e si invitano direttamente gli artisti a presentarsi con una canzona scelta per i propri mezzi vocali. Questa decisione crea un certo malcontento tra gli artisti, ma soprattutto tra i discografici che vedono ridurre notevolmente il numero degli artisti ammessi in gara.
1971 – Il cuore è uno zingaro
La XXI edizione della manifestazione inizia con grandi difficoltà; infatti le case editrici, discografiche ed i cantanti hanno scoperto che esistono anche altri canali per promuovere i loro prodotti e disertano la manifestazione, creando un certo malcontento tra gli organizzatori ed il Comune sanremese.
1966 – Dio come ti amo
Il Festival di Sanremo edizione 1966 si apre all’insegna di una viva battaglia tra melodia e beat. Numerose sono le canzoni che pervengono alla Commissione presieduta dal maestro Pino Calvi. (per l’esattezza 216). Una prima scrematura riduce le canzoni a trentacinque. La selezione definitiva le porta a ventisei.
1964 – Non ho l’età
Tantissime sono le novità per questa edizione. La più importante è sicuramente la presenza di sedici interpreti stranieri che affiancano i cantanti italiani nell’esecuzione dei brani ed obbligatoriamente cantano in lingua italiana. Tale decisione suscita critiche ed i sindacati insorgono in favore degli interpreti nazionali.
1962 – Addio addio
In questo festival, due cose si decidono prima che esso inizi. La prima di esse si svolge in un ristorante di provincia, dove ci sono due rivali in due tavoli diversi: Domenico Modugno con la sua compagnia teatrale, tra cui il comico Franco Franchi e Claudio Villa con amici; un certo punto Franco Franchi si avvicina a Claudio Villa e gli rileva che Modugno ha una canzone che è una “bomba” e vorrebbe cantarla con lui a Sanremo.
1957 – Corde della mia chitarra
L’edizione 1957 fa ritornare a furor di popolo il Maestro Angelini ed il Maestro Trovajoli. Torna anche Nunzio Filogamo affiancato da Marisa Allasio e Fiorella Mari due attrici assai gradevoli nell’aspetto ma che contrassegnano questa edizione con le loro “papere senza papaveri” come vennero definite dalla stampa nazionale.
1956 – Aprite le finestre
L’edizione del 1956 è caratterizzata dalla voglia dell’ente organizzatore (la Rai) di un totale rinnovamento. Per questa motivazione l’ente di stato decide di far interpretare le canzoni partecipanti da un gruppo di voci nuove, eliminando la presenza di ogni big. Bandisce dunque un concorso al quale si iscrivono 6646 cantanti e tramite delle selezioni accurate vengono ridotti a 12.
1960 – Romantica
Canzoni in gara e cantanti: Le canzoni in gara furono 20 – I Cantanti 17.
La formula: I giurati 389 per serata, furono divisi così; 189 presenti in sala, e altri 200 divisi in 20 città Italiane, che giudicarono attraverso la televisione. Fu l’Intendenza di Finanza ad interpellarli alla fine dell’esibizione degli interpreti.
1951 – Grazie dei fiori
Lunedì 29 Gennaio 1951, ore 22: “Signore e signori, benvenuti al Casinò di Sanremo per un’eccezionale serata organizzata dalla Rai, una serata della canzone con l’orchestra di Cinico Angelini. Premieremo, tra le duecentoquaranta composizioni inviate da altrettanti autori italiani, la più bella canzone dell’anno”.