2023 – Due vite

Il settantatreesimo Festival di Sanremo si è svolto al teatro Ariston di Sanremo dal 7 all’11 febbraio 2023 con la conduzione e la direzione artistica entrambe affidate, per la quarta volta consecutiva, ad Amadeus; nel corso delle serate è stato affiancato da Gianni Morandi e da varie co-conduttrici

2022 – Brividi

Hanno vinto partendo da favoriti della vigilia e il loro percorso è stato costante in queste cinque serate, tanto da risultare sempre in testa eccetto che nella prima classifica generale, data dai soli voti della sala stampa, in cui figuravano al secondo posto dietro ad Elisa.

2021 – Zitti e buoni

La serata si apre ufficialmente con l’inno della Repubblica Italiana eseguito dalla Banda Musicale della Marina Militare, seguito dall’inno del Battaglione San Marco. Per i 26 artisti in gara, stasera entra in gioco il televoto, aperto fin da subito e per tutto il corso della gara.

2020 – Fai rumore

Il 70° Festival della Canzone Italiana si è concluso con la vittoria di Diodato.
Il responso è arrivato al termine dell’ennesima maratona televisiva di questo festival, che ha visto la gara scorrere molto più velocemente delle altre sere, ma estenuante è stata poi l’attesa dei risultati.

2014 – Controvento

Al Festival partecipano quattordici Campioni e otto Nuove Proposte. Ciascun Campione in gara propone due brani, dei quali nel corso delle prime serate il pubblico decreta il migliore, che è quello con cui poi il cantante gareggia effettivamente per la vittoria del Festival.

2013 – L’essenziale

Al Festival partecipano quattordici Campioni e otto Nuove Proposte. Ciascun Campione in gara propone due brani, dei quali nel corso delle prime serate il pubblico decreta il migliore, che è quello con cui poi il cantante gareggia effettivamente per la vittoria del Festival.

1999 – Senza pietà

Finalmente, dopo il tentativo dell’anno precedente, lo presenta, Fabio Fazio e porterà molte novità. Primo, già sono particolari gli altri presentatori con lui: la bellissima francese, ultimo grido di modella, Laetitia Casta e il premio Nobel del 1972, direttamente dagli Stati Uniti, dove era in esilio da molti anni, Renato Dulbecco

1997 – Fiumi di parole

Finito il periodo di Baudo, a causa di una malattia alle corde vocali, arrivano nuovi presentatori. Dal 1996 l’organizzazione era passata alla Rai. Il Festival diventa, d’ora in poi, più un occasione per vedere ospiti e presentatori e solo un pretesto se ci sono i cantanti.

1994 – Passerà

Molti cambiamenti ci sono in questa edizione. Prima di tutto cambia l’organizzazione, poiché sparisce il trio (Ravera, Aragozzini, Bixio) e diventa patron e presentatore Pippo Baudo. Tutti si aspettano un Sanremo in stile Domenica In, ma non sarà così.

1993 – Mistero

Questa è l’ultima edizione creata dal terzetto dei Patron (Bixio, Ravera e Aragozzini). Subito è scandalo, per due avvisi di garanzia ad Aragozzini e all’assessore del turismo e dello spettacolo di Sanremo (in pratica quello del Festival) e si parla di chiusura di Sanremo (ma non sarà così).

1988 – Perdere l’amore

Questo Sanremo, sempre del patron Marco Ravera, è presentato dai bravi e diligenti: Miguel Bosè e Gabriella Carlucci; al Palarock, come l’anno precedente, Carlo Massarini e al casinò Kay Sandvich (una bella ragazza di origini orientali, da poco scoperta), Lara Saint Paul e Memo Remigi. Interessante, fin da subito, è la sigla, dove Luciano Pavarotti canta, facendo roteare una mazza da golf, “Volare” del grande Modugno.

1985 – Se m’innamoro

L’edizione inizia con la protesta al Tar di due società romane che protestano per l’illecito appalto dato alla Publispei di Gianni Ravera, per le edizioni di Sanremo ma il Tar respinge le accuse. In questa edizione presenta sempre Pippo Baudo, con una sola valletta Patty Brard.

1984 – Ci sarà

Per questa edizione, Ravera, attua una grande novità:galvanizzato dalla scoperta di un grande come Vasco Rossi, divide le due categorie: Big (20 cantanti) e Giovani (16 e diventeranno 8), alla fine quindi usciranno due vincitori. I giovani vengono votati con le giurie e i Big solo con le schedine del Totip.

1982 – Storie di tutti i giorni

La struttura di questa edizione cambia poco, confronto alla precedente:i cantanti sono 30 invece che 28 ma sempre divisi tra gli 8 Big, senza eliminazione e i 16 “giovani”, da cui ne verranno 8.  Per la terza volta consecutiva è presentato dal bravo Claudio Cecchetto, seguito dalla diligente e brava Patrizia Rossetti e da Daniele Piombi; questa volta (come la scorsa) non c’è Naso e rimane solo Ravera.

1981 – Per Elisa

A questo festival si respira aria di rinascita e sarà così. Il patron Gianni Ravera cambia molte cose. Prima di tutto non c’è più l’orchestra ma solo le basi musicali, le canzoni sono 28, di cui 12 di Big che passano di sicuro la finale e 16 di giovani, di cui 4 verranno eliminati ed inoltre per la prima volta, dopo tanto tempo, la televisione trasmette per intere tutte e 3 le serate.

1979 – Amare

L’edizione 1979 del Festival di Sanremo torna ad essere organizzata da Gianni Ravera, il quale cerca di rinverdire la manifestazione. Al timone del Festival c’è Mike Bongiorno affiancato dalla bambola-sexy Anna Maria Rizzoli che certamente non aiuta il re del quiz, con la sua poca preparazione artistica.

1978 – E dirsi ciao…

La ventottesima edizione viene ancora una volta organizzata da Vittorio Salvetti. Il patron del Festivalbar decide di affidare l’orchestra a El Pasador. Per la conduzione si sceglie di miscelare bene gli ingredienti per far si che tutto scivoli meglio e risulti digeribile da un pubblico sempre più attento ed esigente.

1977 – Bella da morire

L’edizione 1977 viene nuovamente affidata all’organizzatore Vittorio Salvetti che ha fatto cose discrete lo scorso anno riportando in auge un festival da alcuni anni in declino. Questo festival è denominato “il festival del domani”in quanto si fa attenzione nella scelta dei cantanti in gara;

1976 – Non lo faccio più

Dopo la disastrosa e precedente edizione, il Comune torna ad affidare l’organizzazione ad un vero patron Vittorio Salvetti, il quale cerca di riportare agli antichi fasti la manifestazione. Dapprima ingaggia tutta una serie di ospiti importanti per ridare linfa ad un festival che spera in una rinascita

1972 – I giorni dell’arcobaleno

Roventi sono le polemiche all’inizio e durante il corso del Festival 1972. Tante sono le innovazioni apportate quest’anno. Dapprima si elimina la doppia esecuzione e si invitano direttamente gli artisti a presentarsi con una canzona scelta per i propri mezzi vocali. Questa decisione crea un certo malcontento tra gli artisti, ma soprattutto tra i discografici che vedono ridurre notevolmente il numero degli artisti ammessi in gara.

1969 – Zingara

Alcuni estremisti di destra, contestano il numero troppo elevato dei cantanti stranieri presenti alla manifestazione. Altri informano l’organizzazione che caleranno al Salone delle Feste con striscioni e cartelli con scritto: Bolivia? No Sanremo.

1966 – Dio come ti amo

Il Festival di Sanremo edizione 1966 si apre all’insegna di una viva battaglia tra melodia e beat. Numerose sono le canzoni che pervengono alla Commissione presieduta dal maestro Pino Calvi. (per l’esattezza 216). Una prima scrematura riduce le canzoni a trentacinque. La selezione definitiva le porta a ventisei.

1965 – Se piangi se ridi

Questa edizione presenta grosse novità. Prima di tutto le canzoni diventano 24 e alla fine, per non scontentare nessuno, ne vince una sola; secondo gli orchestrali vengono scelti dalle case discografiche (entrano a far parte quindi :Morricone, Kramer, Simonetti, ecc.) e loro stesse danno le canzoni

1964 – Non ho l’età

Tantissime sono le novità per questa edizione. La più importante è sicuramente la presenza di sedici interpreti stranieri che affiancano i cantanti italiani nell’esecuzione dei brani ed obbligatoriamente cantano in lingua italiana. Tale decisione suscita critiche ed i sindacati insorgono in favore degli interpreti nazionali.

1962 – Addio addio

In questo festival, due cose si decidono prima che esso inizi. La prima di esse si svolge in un ristorante di provincia, dove ci sono due rivali in due tavoli diversi: Domenico Modugno con la sua compagnia teatrale, tra cui il comico Franco Franchi e Claudio Villa con amici; un certo punto Franco Franchi si avvicina a Claudio Villa e gli rileva che Modugno ha una canzone che è una “bomba” e vorrebbe cantarla con lui a Sanremo.

1959 – Piove

Dopo il successo riscosso da Modugno l’anno scorso che è sicuramente servito a trovare un nuovo percorso musicale da seguire, nell’edizione 1959 l’Ata che organizza il festival è tutta concentrata a scegliere brani che in qualche modo possano continuare su questa strada del rinnovamento.

1957 – Corde della mia chitarra

L’edizione 1957 fa ritornare a furor di popolo il Maestro Angelini ed il Maestro Trovajoli. Torna anche Nunzio Filogamo affiancato da Marisa Allasio e Fiorella Mari due attrici assai gradevoli nell’aspetto ma che contrassegnano questa edizione con le loro “papere senza papaveri” come vennero definite dalla stampa nazionale.

1956 – Aprite le finestre

L’edizione del 1956 è caratterizzata dalla voglia dell’ente organizzatore (la Rai) di un totale rinnovamento. Per questa motivazione l’ente di stato decide di far interpretare le canzoni partecipanti da un gruppo di voci nuove, eliminando la presenza di ogni big. Bandisce dunque un concorso al quale si iscrivono 6646 cantanti e tramite delle selezioni accurate vengono ridotti a 12.

1954 – Tutte le mamme

La quarta edizione del Festival, è all’insegna di alcune novità: la prima è quella di una vittoria di voci maschili; la seconda è la presenza della TV. In effetti nel 1954 nasce la televisione, ma l’ente di stato pur mandando dei collaboratori, preferisce mandare in onda la manifestazione via radio

1953 – Viale d’autunno

L’edizione del 1953 si apre all’insegna delle novità. La prima importante novità è rappresentata dalla doppia orchestra;infatti al Maestro Cinico Angelini viene affiancato il Maestro Armando Trovajoli. Il primo propone degli arrangiamenti tradizionali il secondo delle orchestrazioni innovative.

1961 – Al di là

L’undicesima edizione vuole aprirsi con tante innovazioni. Innanzitutto la Siae vieta ai suoi associati l’invio di canzoni alla commissione selezionatrice del Festival per protestare contro la maniera con la quale è stata stilata la classifica dell’anno precedente.

2000 – Sentimento

Il cinquantesimo Festival di Sanremo si tenne a Sanremo dal 21 febbraio al 26 febbraio 2000. Quest’edizione fu presentata da Fabio Fazio, al suo secondo Festival consecutivo, affiancato dal tenore Luciano Pavarotti, Teo Teocoli e dalla modella ed attrice spagnola Inés Sastre.

1960 – Romantica

Canzoni in gara e cantanti: Le canzoni in gara furono 20 – I Cantanti 17.
La formula: I giurati 389 per serata, furono divisi così; 189 presenti in sala, e altri 200 divisi in 20 città Italiane, che giudicarono attraverso la televisione. Fu l’Intendenza di Finanza ad interpellarli alla fine dell’esibizione degli interpreti.

1951 – Grazie dei fiori

Lunedì 29 Gennaio 1951, ore 22: “Signore e signori, benvenuti al Casinò di Sanremo per un’eccezionale serata organizzata dalla Rai, una serata della canzone con l’orchestra di Cinico Angelini. Premieremo, tra le duecentoquaranta composizioni inviate da altrettanti autori italiani, la più bella canzone dell’anno”.