MECENATI DELLA MUSICA – Antonio Salieri

Antonio Salieri (1750- 1825), di famiglia agiata veneta, fin da piccolo manifestò una grande predisposizione per la musica ma, rimasto orfano in giovane età, vide disgregarsi la sua agiatezza in un breve lasso di tempo. Andò prima a Venezia e poi, grazie a Florian Gassman, a Vienna, ove visse per il resto della sua vita. Fu compositore presso la corte imperiale di Vienna per la totalità della sua carriera

MECENATI DELLA MUSICA – Amilcare Ponchielli 

Nell’ottocento operistico italiano ritroviamo uno dei musicisti di cui poco si parla e che invece andrebbe rivalutato e studiato per la sua valenza di compositore e docente:Amilcare Ponchielli (Paderno 1834 – Milano 1886). Nato nella provincia di Cremona, iniziò gli studi al Conservatorio di Milano dove, dal 1883, insegnò composizione ed ebbe come allievi altri due futuri grandi protagonisti delle scene operistiche italiane: Giacomo Puccini e Pietro Mascagni.

MECENATI DELLA MUSICA – Jules Massenet

Compositore francese Jules Massenet nacque a Montaud, Saint-Étienne, 1842 e morì a Parigi nel 1912. Iniziò gli studi musicali sotto la guida della madre; a nove anni fu ammesso al Conservatorio di Parigi, dove fu allievo di Laurent per il Pianoforte, Reber per l’Armonia e A. Thomas per la Composizione.

MECENATI DELLA MUSICA – Antonio Vivaldi

Antonio Lucio Vivaldi (Venezia 1678 – Vienna 1741) fu compositore e violinista italiano del periodo Barocco che, grazie al suo abbondante lavoro, esercitò una forte influenza sullo sviluppo musicale dell’epoca e portò ad un consolidamento stilistico di una delle forme musicali più in voga dell’epoca: la sinfonia.

MECENATI DELLA MUSICA – Johannes Brahms

Johannes Brahms (Amburgo 1833 – Vienna 1897) è tra gli illustri compositori tedeschi del XIX secolo.
Dai primi rudimenti musicali appresi dal padre, suonatore di contrabbasso, passò velocemente allo studio del pianoforte con F.W. Cossel. La sua capacità di apprendimento nel campo musicale gli permise, sin da giovanissimo, di guadagnarsi un posto in alcune orchestre locali, nelle quali ha imparato l’arte dell’accompagnamento, nonché di approfondire lo studio della composizione con E. Marxsen.

MECENATI DELLA MUSICA – Ludwig van Beethoven

Ludwig van Beethoven fu tra i compositori che tra la fine del’700 e la prima metà dell’800, per la sua inventiva, stravolse quelli che fino all’epoca furono le strutture formali musicali. Fu grazie a lui che proprio in quegli anni si ebbe l’affermazione della “forma sonata”, nella struttura che oggi conosciamo. Ma non solo, la sua instancabile penna ci ha lasciato opere immortali come le Nove Sinfonie

MECENATI DELLA MUSICA – Gioacchino Rossini

Il primo Ottocento italiano è dominato dal genio musicale di Gioacchino Rossini . La complessità della figura di Rossini è unica, sospesa com’è tra la storia e l’aneddotica: il musicista pesarese ne esce come proverbiale pigrone, dedito soprattutto al cibo, ma allo stesso tempo compositore dai ritmi frenetici, capace di sfornare un’opera in poche settimane. Formose sono poi le sue battute tramandate da illustri testimoni, uno su tutti Henry Boyle detto Stendhal.

MECENATI DELLA MUSICA – Vincenzo Bellini 

In un momento in cui lo stile rossiniano sembrava aver contagiato chiunque si accostasse all’opera, Vincenzo Bellini (definito dai posteri “Il Cigno Catanese”) con il suo puro lirismo, sfugge da ogni contaminazione. Nella sua musica trionfa quella melodia semplice, lineare, che l’etereo accompagnamento dell’orchestra rende quasi fragile, talvolta trasparente

Giuseppe Verdi

Quando nel 1848 moriva Donizetti, il giovane Giuseppe Verdi si avviava a consolidare quella fama conquistata non facilmente dopo anni di dura gavetta, quelli da lui stesso definiti “anni di galera”

Gaetano Donizetti 

La carriera del bergamasco Gaetano Donizetti non fu certo una delle più facili. L’allievo di Simone Mayr, poco più che ventenne, si affaccia sul panorama musicale della sua epoca e si deve confrontare con un Rossini dominatore ed un Bellini ormai ad un passo dalla celebrità.

Claude Debussy 

La maturazione del suo stile personale avvenne, in quegli anni, con una serie di lavori cameristici vocali e strumentali: Cinq Poèmes de C. Baudelaire (1887/1889); Ariettes oubliées (1888) e Fêtes Galantes (1882), su poesie di Verlaine; il Quartetto per archi (1893).

Felix Mendelssohn

Felix Mendelssohn nasce nel febbraio del 1809, nella tedesca Amburgo. È una famiglia molto ricca e colta quella in cui cresce il piccolo Felix, che fin da bambino viene educato alla musica, alla letteratura, all’arte. Vive in un ambiente sereno e si impegna con serietà allo studio. Ogni mattina si alza alle cinque e inizia la sua laboriosa giornata al pianoforte, violino e viola.