a cura della Redazione “Il Postalista”


Come collezionista ricevo molta posta, dovuta soprattutto ai molti acquisti che effettuo on line.
Alcune volte capita che queste missive siano affrancate in deroga ai vigenti regolamenti postali, tariffe comprese.
Francobolli già in maniera evidente annullati oppure con l’annullo cancellato o persino grattato, francobolli fuori corso, francobolli di altri stati, francobolli falsi… le casistiche sono molte e variegate.

Questo articolo non vuole qui accusare nessuno dei mittenti, i cui nomi verranno ovviamente oscurati, ne tantomeno puntare il dito contro Poste, in quanto, con il cattivo operato dei suoi dipendenti reca danno solo a sé stessa: l’obiettivo di questo scritto è solo quello di documentare quanto accade quotidianamente.

Partiamo con una piccola premessa, come dicevano i latini repetita juvant: i francobolli con valore espresso in lire, emessi dopo il 1967, sono tutti ancora regolarmente in corso, salvo alcuni casi quali le serie Siracusana, Michelangiolesca, Donatello, Fiori, Italia ’76 e tutti i servizi (posta aerea, pacchi, segnatasse, espresso, posta pneumatica, recapito autorizzato).

Partiamo quindi con l’analisi del caso forse più eclatante, una busta in tariffa “piego di libri raccomandato” che dovrebbe quindi essere affrancata per euro 4,63 pari a 8964,93 lire.

Riscontriamo però un’affrancatura che per poco non arriva alle 6000 lire, per di più composta da francobolli di San Marino e Vaticano, i quali ovviamente non hanno validità se impostati negli uffici postali italiani. Inoltre vi sono alcuni francobolli emessi antecedentemente al 1967, e precisamente: Benedetto Croce, Battaglia di Bezzecca, 150° Arma dei Carabinieri. Quindi l’ipotetica affrancatura (errata) di 6000 lire si dovrebbe ulteriormente ridurre di circa 1000 lire. Come potete vedere inoltre, molti francobolli, sono applicati volutamente sovrapposti per coprire lo stato di emissione e delle volte anche il valore.
Altri due amici, non collezionisti, hanno acquistato dei libri dallo stesso venditore ed hanno anche loro ricevuto buste con affrancature simili.
Appurata quindi la volontà truffaldina del mittente, ci sarebbe da capire se il fatto che l’impiegato postale abbia accettato un simile oggetto possa essere dovuto ad una totale ignoranza, anche della più banale matematica, oppure si tratti di un caso di connivenza con il mittente.

In questa busta invece all’affrancatura mista lire ed euro, è aggiunto un 400 lire Siracusana, non più in corso: essendo una raccomandata sorge anche qui la domanda circa l’ignoranza o la connivenza dell’impiegato postale (credo sia più probabile la prima ipotesi).

Anche qui troviamo la presenza della Siracusana (lire 130 + lire 300) a completamento di una affrancatura di euro 2,58 (sicuramente staccato da precedente invio e in parte raschiato, forse per cancellarne l’annullo): 430 lire sono pari a 0,22 euro quindi la tariffa sarebbe pienamente assolta… ovviamente se i francobolli fossero in corso. Anche la Posta1, come la raccomandata, deve essere impostata presso l’ufficio postale, quindi vigono le domande precedentemente esposte.

Su questo “piego di libri raccomandato” affrancato per 8710 lire, quando la vigente tariffa ne prevede 8964,93 sono stati applicati n. 12 francobolli da lire 175 dell’Amicizia Italo Brasiliana emessi nel 1958 e n. 7 francobolli da lire 130 Dante Alighieri emessi nel 1965.

Purtroppo non sono a conoscenza delle esatte tariffe per controllare se il 5.12.2007 i 3,00 euro applicati dal mittente siano corretti o meno: posso però solo notare i francobolli emessi prima del 1967 e cioè Romagnosi, Bodoni, Resistenza, Universiadi, Patto Atlantico. Possiamo inoltre notare che il francobollo da 0,60€ Intercultura presenta degli evidenti annulli ad onde, segno di un truffaldino recupero da precedente missiva: per la verità presentano tracce di precedenti annulli anche il Lire 40 Universiade e il 1400 Castelli.

Passiamo quindi ad analizzare alcune corrispondenze affrancate con francobolli già annullati.
Il meno eclatante è questa Posta1, affrancata con due valori da euro 1,40 Posta Prioritaria: sembrerebbero solo rovinati dal recupero da una precedente missiva, ma ad un attento esame si nota la presenta di un annullo su lato sinistro.

Questa Posta1 mi è giunta non timbrata… forse perché il francobollo presentava già un precedente annullo?

Fresca fresca mi è giunta oggi, 5 febbraio 2020, questa Posta1 impostata il giorno 04.02 con francobollo da 2,80 euro già in maniera evidente annullato: forse l’impiegato postale non è a conoscenza del fatto che il timbro sui francobolli ha anche lo scopo di toglierlo di validità in quanto ha espletato il servizio per cui il suo valore è stato creato.

Tra le varie tipologia di Pacchi postali, solo i Postadelivery standard, cioè i pacchi ordinari, possono essere affrancati con francobolli. In questo caso la tariffa di 9,00 euro è coperta affrancando con francobolli per 18000 lire, cifra ovviamente arrotondata: tutti i pezzi applicati, chi più chi meno, presentano precedenti annulli.

Concludo, per ora, con una riflessione: durante l’estate appena trascorsa ho ricevuto questo piego di libri sul quale i francobolli sono stati applicati con nastro adesivo. Mi chiedo se questa pratica sia tollerata dal servizio postale in quanto, l’annullo cadendo su una superficie liscia, può essere agevolmente cancellato, rendendo quindi possibile il riutilizzo dei francobolli.

Articolo di Samuel Rimoldi


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