a cura della Redazione “Il Postalista”

Giuseppe De Benedictis, professore ordinario di Anatomia Patologica dell’Università di Bari, è stato, insieme a Sterpellone, fra i massimi cultori della Filatelia Medica. L’autore nella sua prefazione al libro Philmedica – Proposte di tematica medica – afferma di sviluppare il collezionismo “tematico” applicato alla Storia della Medicina. per il De Benedictis, attraverso la tematica medica si percorre la Storia della Medicina e non ci si può trovare d’accordo con chi vorrebbe confinare questa tematica nella messa insieme solo di documenti postali con chiari riferimenti a medici ed a personaggi strettamente medici. Illustrare con la filatelia una branca scientifica come quella medica significa anche dare testimonianza della evoluzione dello stesso pensiero storico della disciplina attraverso una accurata ricerca dei motivi di connessione di pezzi filatelici consentendo di spaziare nel più vasto campo della scienza e della tecnica e, perché no, in tutti gli altri campi dello scibile umano.
La filatelia tematica, dunque, non diventa più raccolta colorata, ma cultura come un libro da scrivere. Grande risalto, nella filatelia medica, lo hanno avuto “Gli evasi della Medicina”, ovvero quei medici che si sono dedicati ad altre attività, una volta conseguita la laurea.
Il primo della serie è il Che, Ernesto Guevara de la Serna, noto rivoluzionario sudamericano scomparso tragicamente e ricordato in numerosi francobolli cubani. Dopo di lui Salvatore Allende, Presidente cileno ed apprezzato medico nel suo paese, ricordato in francobolli di vari paesi. Anche l’Angola dedica un set di francobolli, nel 1977, al suo Presidente medico., Agostinho Neto. Altro dottore di specie fu Abdhul Zahir dell’Ospedale afgano di Kabul e laureato alla John Hopkins University (USA), nominato ambasciatore in Italia e poi Presidente del suo paese e ricordato in un francobollo del 1978.
Un posto importante nella filatelia occupa anche la figura di Sun Yar Sen (1863-1925) Presidente della Repubblica cinese del sud e laureato in medicina nel 1894. E’ forse il personaggio più ricordato nei lavori postali che giungerebbero a ben 2500 varietà. Anche le poste haitiane hanno ricordato, con intere serie, il loro Presidente medico Francois Duvaliet, laureto in medicina nel 1934 nella Università locale di Port-au-Prica ed eletto Presidente nel 1957 nelle Filippine, Jose Rizal, settimo di undici figli, si laurea in medicina nel 1884 a Madrid studiando anche ij Francia ed in Germani, per dedicarsi poi alla liberazione del suo Paese dal dominio spagnolo.
La musica, invece, attrae il medico polacco Joseph Elsner (1768-1854) divenuto direttore del conservatorio di Varsavia e celebrato in un francobollo del 1942 e su un intero postale nel 1975.
Altro musicista medico fu il grande russo Borodin, figlio illegittimo di un principe e di una moglie di un medico militare. Prima di scrivere la sua prima sinfonia, si laureò in medicina a Pietroburgo nel 1858 diventando medico militare. Anche la drammaturgia vanta due medici mancati: Schiller e Cechov. Il primo fu medico per tradizione essendo il padre chirurgo dell’armata dei Wuttemberg , il secondo si inscrisse e studiò per alcuni anni prima di abbandonare la facoltà e scrivere le sue storie stupende. Medico (ricordato anche lui dalle poste) è pure il britannico John Keats, fondatore del romanticismo insieme con Byron e Shelley.
Nel lungo elenco, compare anche la prima dona in Italia a conseguire la laurea in medicina a Roma nel 1894, Maria Montessori, ideatrice del metodo educativo che porta il suo nome. Con la filatelia si potrebbe scrivere la Storia della Medicina e Luciano Sterpellone nel libro “La medicina nella filatelia” lo ha fatto. Da filatelico e non più medico in esercizio credo che la filatelia sia anche storia, cultura, e, a volte, divertimento.
Articolo di Aldo Baldi
Il Postalista
Rivista on line di cultura filatelica e storico postale
Iscrizione Tribunale di Arezzo n. 1326/04 del 28 settembre 2004
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