a cura della Redazione “Il Postalista”


Un mese dopo la vicenda delle “due etichette al costo di una” il 15 ottobre 2000 andai a trovare, all’Abazia di San Paolo, il mio vecchio compagno d’armi Emidio, ormai da tre decenni monaco benedettino e così a fine visita tornai al Chiosco di San Paolo per spedire 6 raccomandate affrancate e già coi rispettivi Mod. 22-R compilati e i tasselli col numero a barre incollati alle buste; chiesi l’invio con il bollo speciale Giubileo.

Con mia sorpresa, l’impiegata addetta mi confessò che il bollo Giubileo s’era rotto (cioè lo avevano rotto lei o la collega, forse facendolo cadere in terra) e che, insomma, non teneva più in sito il blocchetto datario e io risposi che la cosa non mi interessava e che dovevano prendere comunque almeno un invio con il bollo Giubileo (una lettera Raccomandata A. R. di comodo inviata al mio collega di Studio il quale, poi, me l’avrebbe consegnata perchè non volevo avere tutte le lettere raccomandate indirizzate a me o a miei famigliari).

L’impiegata fu sollecita, prese la lettera, un bustone 20 x 14 centimetri, annullò i valori col bollo Giubileo senza data e in più appose, correttamente, il timbro ordinario dell’Ufficio “00144 ROMA EUR N 1” con inchiostro color rosso.

Identico trattamento ebbero la mia copia a ricalco (RICEVUTA) del Mod. 22-R e l’Avviso di Ricevimento, un vecchio, si fa per dire, Modello 23-I Edizione 1998 in cartoncino color ocra, dato che nel periodo di interregno, del passaggio tra i due tipi di modelli, era possibile usare sia i vecchi modelli 23-I color ocra e da spillare sulla lettera che i nuovi modelli bianchi cm. 16 x 10 autoadesivi .

Mi riservai di tornare a San Paolo, al Chiosco delle Poste dopo una decina di giorni, per completare gli invii che m’erano rimasti in borsa, confidando nel fatto che il bollo Giubileo sarebbe stato o riparato o sostituito: l’Azienda doveva aver fatto predisporre minimo due bolli speciali Giubileo in metallo, uno per il Chiosco e uno per la Divisione Filatelia (all’epoca si trovava in Piazza Dante, nel fabbricato umbertino ex sede della Direzione dei Conti Correnti Postali); il secondo bollo, sono certo, venne usato per eseguire il servizio filatelico per tutti gli abbonati d’Italia.

Avevo già in mie mani la ricevuta del Mod. 22-R col bollo Giubileo rotto e pochi giorni dopo ebbi in ufficio sia la lettera raccomandata che il Mod. 23-I relativo che qui allego, tutti e tre fronte/retro.

Certo i bolli Giubileo apposti su di essi sono “sfregiati”, ma ogni qualvolta li riguardo, per me, sono bellissimi.
Chissà se sono anche “unici” ?


La busta RACCOMANDATA A.R., la Ricevuta e l’Avviso di ricevimento

Articolo di Antonio Rufini


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