a cura della Redazione di “Hello Maestro”


Studioso e filosofo, umanista, fondatore dell’etnologia e dell’antropologia, è impossibile descrivere in una frase la gamma di talenti di Alexander von Humboldt, una delle menti più brillanti dell'”Illuminismo”! Quando il 28enne berlinese incontrò il botanico francese Aimé ‘Bonpland a Parigi, i due uomini andarono subito d’accordo e progettarono di lavorare insieme.

Era il 1798 e le notizie di un nuovo mondo pieno di specie sconosciute arrivavano dalle colonie spagnole dall’altra parte dell’Atlantico. È sufficiente per far sognare giovani naturalisti ambiziosi… Humboldt era un ricco barone che finanziò personalmente il suo viaggio in Sud America. A queste condizioni, il re Carlo IV di Spagna non poteva opporsi e diede ai due uomini i salvacondotti di cui avrebbero avuto bisogno. L’avventura può iniziare… Lasciando Caracas, i nostri due amici si recarono prima al fiume Orinoco, dove, qualche tempo fa, il francese de la Condamine aveva fatto l’unico vero studio della regione. Viaggiando in piroga con guide indiane, Humboldt e Bonpland accumulano scoperte e sorprese; tra l'”albero del latte” e i “vampiri volanti”, non c’è tempo per annoiarsi! Incontrano un venerabile frate cappuccino che li accompagnerà e i cui consigli saranno molto utili, soprattutto quando la malaria minaccerà la vita dei nostri due eroi. Dopo questo viaggio amazzonico, sono le Ande, regno degli Incas. I nostri amici lanciano la moda dell’alpinismo, raggiungono quasi la cima del Chimborazo (6300m!), una prima! Da lì, andranno verso il freddo Pacifico, prima di reimbarcarsi per il Messico. Dall’enorme ricchezza di esemplari, note e souvenir che Humboldt riportò in Europa, produsse la sua opera in quattro volumi, “KOSMOS”, che cerca di spiegare che il mondo è un tutto, che i climi e le specie dipendono l’uno dall’altro… Humboldt, precursore dell’ecologia? Un uomo, in ogni caso, ispirato da ciò che ha visto e capito della nostra terra …