a cura della Redazione di “Hello Maestro”


1735 – Una controversia infuria all’interno dell’illustre e dotta Accademia delle Scienze di Parigi. La terra è rotonda, a forma di patata, o appiattita, a forma di pera? C’è solo un modo per scoprirlo: una spedizione si recherà all’equatore per prendere le misure, mentre un’altra andrà in Lapponia per fare lo stesso. Il giovane Charles Marie de la Condamine fu incaricato della missione equatoriale. Si imbarcò con nove compagni matematici, botanici, medici e marinai. Infatti, per la maggior parte questi uomini, qualunque sia la loro sete di conoscenza, erano più abituati ai salotti parigini che alle difficoltà dell’Amazzonia. Tanto più che, fin dal loro primo contatto con il nuovo mondo, le disavventure dovevano accumularsi. I puma voraci e le febbri mortali decimano rapidamente la nostra compagnia. Inoltre, l’atmosfera è degradata da una gelosa competitività tra gli esploratori, ognuno dei quali vuole raccogliere i frutti di un lavoro collettivo. Alla fine, solo La Condamine era abbastanza aperto per fare delle vere scoperte. Bisogna dire che la fortuna aveva messo sulla sua strada uno spagnolo straordinario, senza il quale l’avventura non sarebbe stata sicuramente nulla. Pedro Vincente Maldonado era un esploratore, astronomo e amico degli indiani. Quest’ultima qualità si sarebbe rivelata la più importante. Infatti, nel mezzo della foresta pluviale, gli scienziati europei sarebbero probabilmente morti senza l’assistenza degli indiani. E fu proprio visitandoli che La Condamine notò l’uso che facevano del curaro, della chinchina (albero del chinino) e degli alberi della gomma, e apprese la loro conoscenza tradizionale delle piante e della natura. Viaggiando con i nostri amici, scopriamo questo curioso universo equatoriale dove coesistono tribù selvagge, colonie spagnole e campi di schiavi africani liberamente stabiliti. E questo in labirinti d’acqua e di verde dove si perde facilmente l’orientamento, se non la ragione… De La Condamine ha percorso il Rio delle Amazzoni dalla sorgente alla foce – 7000 km! Lo mapperà, aprendolo, nel bene e nel male, alle generazioni future…