a cura della Redazione di “Hello Maestro”


Lewis e Clark, è un po’ l’avventura del “Far West” prima dell’ora. Fu grazie a loro che si aprì l’enorme e magnifico territorio dell’Ovest, che sarebbe diventato lo scenario di tante avventure. All’epoca in cui il presidente Jefferson affidò ai nostri due eroi il difficile compito di raggiungere il Pacifico, nessuno aveva ancora sentito parlare delle Montagne Rocciose, del Grand Canyon… I possedimenti europei, all’inizio del XIX secolo, si spingono fino all’Oregon nel nord-ovest, dove gli spagnoli, i russi e gli inglesi stanno combattendo. Nel sud-ovest, l’enorme Louisiana francese sta per essere acquistata dagli americani. La spedizione del capitano Lewis e del suo amico Clark avrà un territorio di 200 milioni di ettari da esplorare: 350 volte la grandezza della Francia! È un’America in pieno cambiamento che i nostri eroi scopriranno. Non ancora la “corsa all’oro”, neanche per sogno. E sono spesso i primi uomini bianchi ad attraversare le rapide e le montagne che attraversano. Ma già alcuni villaggi indiani sono stati devastati dalle malattie europee, già alcuni trapper dallo sguardo truce circolano alcolici… Lewis e Clark saranno tuttavia gli spettatori privilegiati di un mondo che ha solo un secolo di vita, quello della caccia al bufalo, delle conferenze con gli anziani delle tribù che incontrano, con cui fumano la pipa della pace… Ed ecco il loro viaggio, salendo alle sorgenti del Missouri in canoa e poi giù per il Columbia fino al Pacifico. Partirono nell’estate del 1804 e 15 mesi dopo, il 22 ottobre 1805, entrambi incisero i loro nomi sulla corteccia di un albero in riva all’oceano. Le informazioni che riportarono fecero scoprire agli americani l’immensa ricchezza che li aspettava in queste terre sconosciute, ricchezza che sarebbe stata la causa di una delle più grandi migrazioni di popolazioni della storia. Anche uno dei più grandi genocidi, ma questa è tutta un’altra storia.