a cura della Redazione “Italiacanora”


Hanno vinto partendo da favoriti della vigilia e il loro percorso è stato costante in queste cinque serate, tanto da risultare sempre in testa eccetto che nella prima classifica generale, data dai soli voti della sala stampa, in cui figuravano al secondo posto dietro ad Elisa.
Ma andiamo con ordine e ripercorriamo quel che abbiamo visto nella serata conclusiva di questo festival dei record (addirittura 60,5% di share per la serata delle cover), che viene aperta dall’Inno di Mameli suonato dalla Banda della Guardia di Finanza.

Viene poi riepilogata da Amadeus la classifica provvisoria, che potrebbe essere rivoluzionata dalle esibizioni di stasera che saranno valutate dal televoto. Saranno poi i primi tre classificati a giocarsi la vittoria con una nuova votazione.
Il primo artista ad esibirsi è il giovane Matteo Romano (“Virale”), seguito da una scosciata Giusy Ferreri (“Miele”) e dal rapper Rkomi (“Insuperabile”).
Ospite fissa di questa serata finale è l’irresistibile Sabrina Ferilli, che col suo carisma prende subito possesso della scena. È lei a introdurre l’esibizione della veterana Iva Zanicchi (“Voglio amarti”), così come quella di Aka 7even (“Perfetta così”).
Sesto artista in gara è Massimo Ranieri (“Lettera di là dal mare”), che si conferma straordinario interprete nonostante un brano difficile.
Settima artista in gara è una sempre più solare Noemi (“Ti amo non lo so dire”), che meriterebbe decisamente un gran balzo in classifica, seguita da un sempre convincente Fabrizio Moro (“Sei tu”) e dal trascinante sound di Dargen D’Amico (“Dove si balla”).
Amadeus quindi invita sul palco Sabrina Ferilli perché possa prendersi il suo spazio da sola, ma lei invita il presentatore a rimanere e si cimenta in un “non monologo” nel quale finge di non sapere quali argomenti trattare (“ma perché la presenza mia deve essere per forza legata a un problema?”), ma in realtà riesce a toccarne tanti con intelligenza e con la sua innata ironia.
La gara riprende con Elisa (“O forse sei tu”), in lizza per bissare il successo del 2001, e Irama (“Ovunque sarai”) che dopo un festival in quarantena stavolta si è goduto sapientemente il palco.
Un colorato intermezzo è quello della nazionale di ginnastica ritmica, le cosiddette “farfalle azzurre”, in occasione del World Nutella Day.
Dodicesimo artista in gara è un delicato Michele Bravi (“Inverno dei fiori”), a cui fa seguito l’energia di La Rappresentante di Lista (“Ciao ciao”).
Tocca poi a Emma (“Ogni volta è così”), seguita dai capilista Mahmood e Blanco (“Brividi”) e da un altro duo, quello formato da Highsnob e Hu (“Abbi cura di te”).

Al rientro dalla pubblicità, Marco Mengoni e l’attore Filippo Scotti leggono una serie di messaggi raccolti dalla rete, prima ironici poi via via sempre più verbalmente violenti. Vogliono sensibilizzare sul fatto che la libertà di parola e di espressione non può e non deve sovrastare la dignità e il rispetto nei confronti di ciascun individuo. Mengoni chiude l’intervento accennando “L’essenziale”, canzone con cui vinse il Festival nel 2013.
Riprende la gara con Sangiovanni (“Farfalle”), che regala ad Amadeus, interista, la sciarpa del Milan che in giornata ha vinto il derby, seguito dal vincitore della serata delle cover, Gianni Morandi (“Apri tutte le porte”).
Ritorna Sabrina Ferilli e offre un delicato ricordo di Lucio Dalla a dieci anni dalla sua scomparsa.
Si torna alla gara con DitonellaPiaga e Rettore (“Chimica”), prima del collegamento con la Costa Toscana, da dove Fabio Rovazzi e Orietta Berti questa sera duettano tra loro, sulle note di “Che cosa c’è” e “Parole parole”.
Tocca poi a un bravo ma sottovalutato Yuman (“Ora e qui”), seguito da un sempre meno trasgressivo Achille Lauro (“Domenica”).
Altro sentito omaggio della serata è quello a Raffaella Carrà. Per l’occasione viene proposta l’anteprima del musical a lei dedicato, “Ballo ballo”, alla cui produzione ha collaborato anche il suo compagno di una vita, Sergio Japino.
Riprende la gara col ritmo latino di Ana Mena (“Duecentomila ore”), seguita da Tananai (“Sesso occasionale”) e Giovanni Truppi (“Tuo padre, mia madre, Lucia”), fresco di Premio Lunezia per il valore musical-letterario.
Chiudono la gara Le Vibrazioni (“Tantissimo”), annunciati da Amadeus dalla galleria.
In attesa della classifica generale, torna Marco Mengoni e propone il suo ultimo singolo, “Mi fiderò”, che vede la collaborazione tra gli altri di Madame.
Arriva la classifica generale, data dalla somma del televoto di stasera con la classifica pre-esistente, che conferma il podio delle ultime sere: a giocarsi la vittoria saranno Elisa, Gianni Morandi e Mahmood con Blanco.
Le tre canzoni ora ripartono da zero e vengono rivotate, sia dal televoto che dalla giuria demoscopica e dalla sala stampa.
Nell’attesa del responso, Sabrina Ferilli dedica una simpatica ode ad Amadeus, mentre fanno il loro ingresso all’Ariston Orietta Berti e Fabio Rovazzi. Orietta, dopo l’hit estiva “Mille”, si lancia in una nuova hit dance, “Luna piena”, mentre Rovazzi propone “Senza pensieri”.


Come ogni Festival, anche questo prevede dei premi collaterali.

Il premio della critica “Mia Martini” va a Massimo Ranieri.
Il premio della sala stampa “Lucio Dalla” va a Gianni Morandi.
Il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo viene assegnato alla canzone “Sei tu” di Fabrizio Moro.
Il premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale viene invece assegnato alla canzone “O forse sei tu” di Elisa.
Arriva quindi la busta con il responso, che conferma le previsioni: Mahmood e Blanco vincono il 72° Festival di Sanremo. Seconda Elisa, terzo Gianni Morandi.
Mahmood e Blanco chiudono l’ultima votazione con il 51,8% totale dei voti, contro il 26,3% di Elisa e il 21,9% di Gianni Morandi.
Per Mahmood è la seconda affermazione al Festival di Sanremo, dopo quella con “Soldi” nel 2019.
Si chiude così il terzo festival di Amadeus, costruito egregiamente e contraddistinto da ascolti record difficilmente pareggiabili. Ce ne sarà un quarto? Staremo a vedere…