a cura della Redazione “Italiacanora”


1954 (4a Edizione)
Giovedì 28, Venerdì 29, Sabato 30 Gennaio 1954

Presenta: Nunzio Filogamo
Orchestra diretta da: Cinico Angelini e Alberto Semprini
Totale brani: 20
Organizzazione: RAI

LA FORMULA
Due interpretazioni per brano, 10 brani per ognuna delle 2 serate, si qualificano la metà per la serata finale.


La quarta edizione del Festival, è all’insegna di alcune novità: la prima è quella di una vittoria di voci maschili; la seconda è la presenza della TV. In effetti nel 1954 nasce la televisione, ma l’ente di stato pur mandando dei collaboratori, preferisce mandare in onda la manifestazione via radio, forse spaventata dalla complessità tecnica di questa manifestazione e dall’esiguo numero di abbonati televisivi che vi erano allora, nonostante la tanta promozione fatta dopo la sua nascita. Esiste dunque un video girato all’epoca senza audio, perché sembra che l’addetto alle riprese dimenticò di premere il tasto dell’audio mentre riprendeva.

Su questo video sono state successivamente incise di nuovo le canzoni e la conduzione del presentatore: Nunzio Filogamo che piace tanto al pubblico ed anche all’ente radiotelevisivo. Due sono le orchestre: l’Orchestra della Canzone diretta da Cinico Angelini che annovera tra i suoi cantanti: Carla Boni, Gino Latilla, Achille Togliani, Duo Fasano e Vittoria Mongardi; la seconda Orchestra è diretta da Alberto Semprini con i suoi solisti. Tra i suoi cantanti: Giorgio Consolini, Natalino Otto, Katyna Ranieri, Gianni Ravera, Franco Ricci, Flo Sandon’s, Quartetto Cetra. Nilla Pizzi veterana delle prime edizione viene immediatamente ribattezzata dalla stampa “La grande assente”. Sembra che il maestro Angelini non l’abbia voluta, preferendole la Mongardi in quanto la “regina della canzone italiana” ha chiuso poco prima dell’inizio della manifestazione la sua storia sentimentale con il Maestro Angelini. Così il maestro si vendicò non invitandola alla manifestazione ed assegnando a Gino Latilla ben sette canzoni compresa la vincitrice, quale premio per aver chiuso il suo breve ma intenso periodo sentimentale con la Pizzi. Contestate le giurie come sempre; si suppone che le telefonate che comunicano i risultati vengono fatte dagli scantinati del Casinò. Il grande Totò debutta come autore di uno dei brani in gara “Con te”. I prezzi iniziano a crescere a testimonianza del grande successo che sta ottenendo la manifestazione; 5.000 lire per le serate delle eliminatorie e 10.000 lire per la serata della finale. Anche le interpreti femminili tengono più al look: Katyna Ranieri si presenta con abiti piuttosto audaci per l’epoca e la Mongardi cambia vestito per ogni canzone che canta. Vince quest’edizione il brano “Tutte le mamme” che riscuote successo in ambedue le versioni (Latilla-Consolini), che parla di un tema piuttosto ricorrente nella manifestazione: le mamme appunto. Per quanto riguarda le altre canzoni “Mogliettina” è un brano simpatico tutto giocato sull’uso dei diminutivi e vezzeggiativi. Il tema della nostalgia è ben rappresentato da due canzoni che ottengono notevole successo: “Berta Filava” un valzerone di Fiammenghi e “Aveva un bavero” una delle prime canzoni festivaliere, assai orecchiabile. Al secondo posto si piazza però “Canzone da due soldi” che diviene il primo hit festivaliero (130.000 copie vendute). Questa canzone interpretata magistralmente dalla Ranieri, usa una terminologia colloquiale, adatta a trasmettere sentimenti legati alla quotidianità. Terza classificata “E la barca tornò sola” che farà il giro del mondo grazie a Renato Carosone, che a tempo di record la incise stravolgendone i tempi ed aggiungendo “E a me che me ne importa!”. Stefano Cervi giornalista dei Sorrisi e Canzoni scrive: “Eliminate di proposito le canzoni patriottiche e tutte quelle improntate a un sentimentalismo troppo ovvio e così spesso insincero, la musica leggera esce da questo IV festival con una veste anche più decorosa e brillante”. Riporto poi delle quartine scritte su una rivista dell’epoca prendendo spunto dai titoli di alcune canzoni in gara: “Non è mai troppo tardi per cantare, con te, sotto l’ombrello, mogliettina. Ma con questi motivi da ascoltare, la gioia di vivere va in cantina. Angeli senza cielo le canzoni cantate al Festival senza emozioni. Un Cirillino ci o un Piripicchio, non valgono granché, meno di un picchio. Cantando una canzone da due soldi, i drammi di Sanremo son risolti. Ma se Berta filava nel brodicchio, a noi non ce ne importa un Piripicchio.” Già all’epoca pareri contrastanti dei giornalisti che iniziano a sputare fuoco sul Festival!!!!


Gli articoli di “Sanremo è Sanremo”

2 Replies to “SANREMO E’ SANREMO – 1954 – Tutte le mamme”

    1. Caro amico,siamo a conoscenza che non sono stati ancora inseriti gli ultimi due anni di Sanremo. Proprio per questo stiamo ripubblicando tutte le edizioni ed alla fine verranno inserite anche quelle del 2020 e del 2021. Grazie comunque per la tua attenzione.

Lascia un commento