a cura della Redazione “Italiacanora”


2003 (53a Edizione) – Dal 4 all’ 8 Marzo 2003

Presentano: Pippo Baudo con Serena Autieri e Claudia Gerini

Commissione artistica del Festival di Sanremo, composta da:
Pino Massara, Patrizia Ricci e Sergio Bardotti,
Direttore artistico: Pippo Baudo
Totale brani: 20 della categoria Big + 16 della categoria Giovani
Organizzazione: RAI


Prima serata

Si apre come ogni anno questo appuntamento istituzionale che tutti noi attendiamo non solo per ascoltare nuove canzoni, ma anche per renderci conto dell’evoluzione degli usi e costumi del nostro paese.
L’edizione del Festival di Sanremo del 2003, come già una passata edizione (quella del 1991), si apre in un clima di “vento di guerra”.
Sicuramente la nota kermesse sanremese non ci mette mai d’accordo sui gusti musicali, ma spero quest’anno più che mai serva a regalarci momenti di spensieratezza in questa grande voglia di “pace” che noi tutti desideriamo.
Al timone chi poteva esserci se non lui?
Il Pippo nazional-popolare.
Personalmente detesto Baudo, anche se devo riconoscere la sua professionalità.
Viene affiancato da Claudia Gerini e Serena Autieri, due gradevoli attrici che, oltre a condurre, gestiscono un proprio spazio dove danzano e cantano note canzoni del repertorio di questo o quel cantante, affiancandosi a loro.
Lucio Dalla direbbe “è questa la novità”, anche se a mio avviso è solo una novità nell’ambito festivaliero.
Le stesse cose le hanno già fatte Roberta Lanfranchi e Matilde Brandi in “Amore
mio” con Claudio Amendola. Lo hanno fatto anche Francesca Neri, Lucrezia Lante
della Rovere affiancando Celentano, Morandi, Zero negli spettacoli della Rai di qualche anno fa.
Una novità è certamente rappresentata da un siparietto che precede la presentazione dei brani dei big, dove ciascun cantante in gara si esprime come meglio crede.
C’è chi ricorda qualcosa, chi fa un bilancio della propria carriera, chi ci racconta l’inizio di una love story.
Tutto questo però, se ha lo scopo di interrompere la sequenza delle canzoni, non snellisce il programma stesso che si dilunga, chiudendo la programmazione dopo le ore 1:00.
Un vero tour de force per gli appassionati del Festival, con il rischio che qualcuno glissi sullo show del Dopofestival!
Completano la serata l’ottima performance di Peter Gabriel, che ruota all’interno di una grossa palla coreografica, e l’ironia e le gags di Luciana Littizzetto, adorabile e travolgente.
Aspettiamo ora di vedere cosa succederà nelle prossime serate!!!

Seconda serata

Puntuale si da il via alla seconda serata del Festival seguito nella prima serata da circa dodici milioni di spettatori.
Il risultato sembra essere soddisfacente ed anche le critiche giornalistiche, sempre assai pungenti nei confronti di questa manifestazione, sono generose.
Stessa struttura della prima serata, si confermano brave le due donnine del festival che ballano con abiti stile “Grease” in un rock scatenato presentato nel siparietto da Bobby Solo e Little Tony, cantano con Alexia il brano che l’ha resa famosa al festival ed una di loro suona addirittura un assolo di basso con i Negrita.
Ospite comico è stato Enrico Montesano che ha sospeso la programmazione al Teatro Sistina di Roma del suo spettacolo “Malgrado tutto beati voi!” per essere presente sul palco sanremese dove ha divertito con le sue esilaranti satire politiche.
Gradevole ritorno di Rod Stewart, il rocker internazionale che ha proposto un brano vagamente retrò, ironizzando sulla sua età non più giovanissima.
Straordinaria anche Des’Ree, liquidata immediatamente da Baudo senza neanche una piccola intervista.
Per quanto concerne le canzoni convincono di più i big che i giovani. Infatti i campioni presentano dei brani innovativi per il loro repertorio mentre i giovani non osano nessun tipo di rinnovamento.
Il programma ha chiuso i battenti leggermente prima della serata precedente, per lasciare spazio a un Dopofestival, senza mordente condotto da un bravo Magalli, contornato da ospiti che poco sanno sul mondo delle canzonette.

Terza serata

Si è conclusa anche la terza serata di questa edizione 2003 del festival di Sanremo. Cosa possiamo dire?
La serata si è aperta con i componenti della squadra juventina che partecipano in qualità di promotori di un progetto che li ha visti incidere un cd, “il mio canto libero”, storico brano di Lucio Battisti i cui devoluti di vendita andranno in beneficenza dell’ospedale “Gaslini” di Genova.
Tra i grandi ospiti anche Carla Bruni, ex fotomodella italo francese che ha proposto la sua ballata folk “Quelq’un m’a dit”, ricordando vocalmente la cantante Francoise Hardy.
Con questa canzone sta spopolando in tutte le classifiche europee.
Più tardi Sharon Stone rilascia a Pippo Baudo un’intervista. Racconta dei suoi inizi di fotomodella e di attrice, della sua famiglia e della malattia che ha combattuto con grande forza.
Invita tutti i presenti a pregare e a creare una rete nella quale tutte le persone possono apportare le loro forze in aiuto dei bisognosi.
Semplice, elegante e di classe, ha prima ballato sulle note di una nota canzone di Ray Charles con Baudo; ha poi recitato un’emozionante poesia.
Altra presenza speciale quella di Tara Gandhi, nipote del pacifista indiano che si è fatta testimone di un messaggio di pace proprio dal Teatro Ariston.
Ha raccontato i suoi ricordi legati a suo nonno e ha ricevuto dalle mani dell’assessore Antonio Bissolotti un premio per la sua attività rivolta ad ottenere la pace nel mondo.
Ospiti musicali i Panjabi Mc, gruppo anglo-indiano che ha regalato un momento di etnia musicale alla platea.
Anche più spiccati e simpatici sono stati gli interventi di Nino Frassica, direttore artistico di un finto festival analogo a quello sanremese trasmesso per un emittente fantastica chiamata “Tele Scasazza”.
Tutti i cantanti hanno ripetuto la propria canzone con più sicurezza vocale e, al riascolto, tutti i brani in gara sono apparsi più validi.
Nonostante questo le classifiche non stravolgono i risultati sinora conosciuti.

Quarta serata

Serata assai varia la quarta dell’edizione 2003 del Festival.
Si inizia con l’ospitare Nicola Arigliano, il quale viene premiato di un disco d’oro per le vendite del suo ultimo album “Go man”.
Nonostante le richieste di Fiorello di far cantare Arigliano sul palco alla vigilia del festival e durante il suo corso, al cantante non è concessa esibizione alcuna perché il regolamento non lo prevede e viene invitato al Dopofestival.
Ospiti musicali della serata sono la boyband “i Blue” che presentano il brano “One love” cimentandosi anche in un balletto alla Take That, e Shaggy che presenta il brano reggae “Strength of a woman”, accompagnato da un gruppo tutto al femminile
per omaggiare le donne della sua vita, da sua madre passando per le sorelle fino a giungere alla sua compagna.
Momento coloratissimo è offerto dalla rappresentazione di un brano tratto dal musical di prossimo debutto “Pinocchio”, ispirato alla favola di Collodi e musicato dai Pooh con interpreti Manuel Frattini, Lena Biolcati (gradito ritorno nella musica che vanta tante partecipazione alla manifestazione sanremese), Arianna (che a Sanremo 1999 si classificò al quarto posto nella categoria giovani) e Silvia Querci, una promettente interprete che qualche anno fa partecipò a Sanremo Giovani senza purtroppo accedere alla manifestazione vera e propria.
Claudia Gerini fa da mattatrice con il personaggio della Signora Arancia, una benestante signora spagnola attratta soprattutto dalla vita mondana, dagli
uomini e dal denaro.
Serena Autieri invece si cimenta in duetto con l’attore Massimo Ghini, cantando “Parole” di Mina. Alla fine dell’esibizione l’attore italiano si scatena con un bacio choc sulla bocca della biondissima presentatrice.
Viene inoltre consegnato il premio alla carriera, istituito dal comune di Sanremo, a Nilla Pizzi, alla quale l’Orchestra diretta da Pippo Caruso regala un medley dei suoi più grandi successi, accompagnata dalle voci della Gerini e dell’Autieri.
Per quanto concerne la gara vera e propria si conclude con questa serata la partecipazione della sezione giovani, assegnando il primo posto a Dolcenera, cantautrice leccese che interpreta il brano “Siamo tutti là fuori“.
Un secondo posto per Alina con il brano “Un piccolo amore” e terzi i Zurawsky con la rockeggiante “Lei che“.
Tanti premi vengono assegnati: Il premio Alex Baroni ed il premio Mia Martini vengono assegnati a Patrizia Liquidara con la canzone “Lividi e fiori”, a mio avviso una delle più interessanti proposte.
Il premio Sala stampa tv viene assegnato a Dolcenera.
Speriamo che qualcuno dei brani proposti tra i giovani riesca a decollare nelle classifiche di vendita, nonostante il livello medio delle canzoni in gara.

Quinta serata

Sanremo chiude i battenti con quest’ultima serata in cui sono stati decretati i vincitori.
Al primo posto Alexia con il brano “Per dire di no“, un brano di buona fattura cantato energicamente dalla cantante spezzina, a mio avviso troppo scontato.
Secondo posto per Alex Britti con i suoi “7000 caffe” e terzo Sergio Cammariere con il pezzo “Tutto quello che un uomo“.
E come ogni anno le previsioni della vittoria si sono avverate, eccezion fatta per Cammariere, di certo è stato aiutato dai voti della giuria di qualità che in questa serata era composta da 10 elementi e dunque aveva un peso ben maggiore che nelle serate precedenti.
Inoltre i giurati demoscopici sono stati 1500, selezionati tra una fascia d’età compresa tra i 14 anni ed i 50 (ma sono ancora troppo pochi).
Tanti sono stati i premi assegnati a partire dal premio della critica Mia Martini, assegnato a Sergio Cammariere, mentre il premio assegnato dalla Sala stampa tv va invece ad Alexia.
La giuria di qualità assegna il premio per i miglior testo a “nessuno tocchi Caino” proposta dal duo Ruggeri-Mirò, il premio per la miglior musica a Sergio Cammariere ed il premio per il miglior arrangiamento al brano di Giuni Russo “Morirò d’amore” diretta da Roberto Colombo ma arrangiato dal cantautore siciliano Franco Battiato.
Notevoli gli ospiti in quest’ultima serata.
Per la parte comica c’e’ stato Giorgio Panariello che per l’occasione non ha ripetuto i suoi più noti personaggi, ma ha disquisito su alcune copertine dedicate al Festival di alcune testate giornalistiche.
Inoltre presenti sul palco dell’Ariston tutto il cast della serie televisiva “Un medico in famiglia capitanata da Lino Banfi con Lunetta Savino, Milena Yukovic e Martina Colombari che sarà presente sui nostri teleschermi prossimamente.
Pippo Baudo presenta ancora il cast del musical “I dieci Comandamenti” ispirato al personaggio biblico di Mosè con musiche dei Fratelli De Angelis, la supervisione di Giancarlo Golzi dei Matia Bazar e con Daniele Vit (al festival lo scorso anno), Barbara Eramo (ex Eramo e Passavanti al festival nel 1997), Sergio Moschetti (ex Moses nella categoria giovani nel 2000) ed Irene Fornaciari (figlia di Zucchero).
Per la musica la presenza di Diana Krall incanta la platea sanremese con la sua canzone “fly me to the moon”. Il successo è tale che Baudo la invita a deliziarci con una canzone presa dal repertorio di Nat King Cole.
L’australiana Holly Valence presenta il suo brano “Down boy” con tanto di coreografia e balletto.
L’evento che ci ha incollati davanti al televisore (quest’anno un po’ meno, come risulta dallo share) per ben cinque sere è terminato. Da domani si torna alla vita normale. Naturalmente i pareri su tutto quello che gravita intorno al festival sono sempre diversissimi. Di certo c’è una cosa sola. Chi ha voluto evadere con la sua mente lo ha potuto fare, spaziando nei tanti generi musicali che questa manifestazione ci ha offerto, per dire il vero con un livello medio-alto dei brani proposti dai big, e non pensare ai tanti problemi che ci affliggono ogni giorno, guerra compresa.

Fonte : a cura di Mirko Fini – Sanremo Story