a cura della Redazione “Italiacanora”



Il Festival si svolse dal 7 al 9 febbraio
Sedi della manifestazione: Teatro Ariston; Salone delle Feste del Casinò
Organizzazione fu affidata alla Publispei: Patron Gianni Ravera
Direzione Artistica di Gianni Naso
Presentarono: Claudio Cecchetto con Roberto Benigni e Olimpia Carlisi. Al Casinò Daniele Piombi
Vinse la 30a edizione del Festival di Sanremo, Toto Cutugno con “Solo noi” Cantanti in gara 30 le canzoni 30. Dieci brani appartennero a cantanti big, che si assicurarono così la finale, più dieci cantanti giovani, grazie al voto delle giurie (9 in località segrete) cinque motivi passarono il turno, e cinque brani furono eliminati. Per la serata finale, 20 cantanti gareggiarono per il primo posto. La Rai riprese in diretta tutte e tre le serate.
Debuttanti: Alberto Beltrami, Giorgio Bennato, Bottega dell’Arte, Alberto Cheli, Luca Cola, Coscarella e Polimeno, Toto Cutugno, Bruno D’Andrea, Gianfranco De Angelis, Decibel, Aldo Donati, Henry Freis, Leroy Gomez, Orlando Johnson, Latte e Miele, Linda Lee, Mela Lo Cicero, Francesco Magni, Enzo Malepasso, Sally Oldfield, Omelet, Pupo, Rimmel, Paolo Riviera, Stefano Rosso. Veterani: Armonium, Peppino di Capri, Gianni Morandi, Leano Morelli, Bobby Solo.


Canzoni finaliste :
Canterò canterò canterò
Cavallo bianco
I Sing for you
Il sole canta
L’italiano
Mara
Mariù
Ma vai…vai
Musica regina
Passerà
Più di una canzone
Solo noi
Su di noi
Ti voglio bene
Tu cioè…
Tu mi manchi dentro
Va’ pensiero
Voglio l’erba voglio


Classifica finale:
al primo posto Totò Cutugno con “Solo noi”

Gli ospiti della manifestazione:
David Zed, Alberto Sordi, Giulio Cappelli, Pippo Franco, Dionne Warwick, Suzi Quatro, Billy Preston & Syreeta, Silverster, Status Quo, Sheila B.Devotion. Il vincitore della 30a edizione Totò Cutugno vinse per la prima volta a Sanremo da solista, dopo aver partecipato nel 1976 e 77 con un gruppo gli “Albatros”. Fu l’inizio di una storia costellata da vari successi in tutto il mondo.Il presentatore Roberto Benigni, fu una sorpresa per gli organizzatori, perché nessuno sapeva cosa aveva in mente, il Patron Gianni Ravera pretese d’essere informato dall’attore, che gli disse di stare tranquillo, e che a chiusura della manifestazione desiderava solo dare un bacio alla sua partner, invece una volta sul palco dell’Ariston Benigni andò a ruota libera, guardando le telecamere parlò ai politici, al Papa, rivolgendosi a loro come se fossero vecchi amici, ai quali poter dire ciò che passa in testa, in modi ruspanti, con il suo “Wojtylaccio”. L’atteso bacio ad Olimpia Carlisi, invece si rivelò più preoccupante, e della durata di 45 secondi, in diretta televisiva Roberto Benigni non mollava la preda e nessun poté fermarlo, lasciò il segno nella storia del Festival. Le giurie dissero che erano in tutto dieci, e tenute in luoghi nascosti, invece scoprirono che erano solo nove. La canzone cantata da Gianni Morandi “Mariù” fu scritta da Ron e Francesco De Gregori. Una curiosità per illuminare il maestoso palcoscenico del Teatro Ariston, oltre agli effetti speciali in laser, occorsero 11.500 lampadine coloratissime.

Il trentesimo Festival della canzone italiana, ha avuto luogo al Teatro Ariston di Sanremo dal 7 al 9 febbraio, condotto da Claudio Cecchetto affiancato dalla soubrette Olimpia Carlisi e dall’attore futuro Premio Oscar Roberto Benigni.  Trenta le canzoni in gara affidate alle sapienti voci di alcuni veterani, da Gianni MorandiPeppino di Capri, passando per Bobby Solo, gli Armonium e Leano Morelli, oltre a numerosi esordienti, tra cui: Pupo, i Decibel (di cui il frontman è un giovanissimo Enrico Ruggeri), Enzo Malepasso, Alberto Beltrami, Leroy Gomez, Aldo Donati, Francesco Magni, Luca Cola, Alberto Cheli, Gianfranco De Angelis, Mela Lo Cicero, La Bottega dell’Arte, Bruno D’Andrea, i Rimmel, Henry Freis, Sally Oldfield, Coscarella e Polimeno, Linda Lee, Giorgio Zito e i Diesel, Orlando Johnson, Latte e Miele, gli Omelet, Paolo Riviera, Stefano Rosso e Toto Cutugno, al suo debutto da solista dopo due partecipazioni con gli Albatros, che conquista la vittoria con il brano “Solo noi”. Tra gli ospiti musicali di questa edizione, ricordiamo: Dionne Warwick, Suzi Quatro, Sylvester, Sheila & B. Devotion e Billy Preston. Ad imporsi nelle classifiche di vendita all’indomani del Festival, oltre alla canzone vincitrice “Solo noi” di Toto Cutugno saranno soprattutto “Su di noi” di Pupo e “Contessa” dei Decibel, che proprio quest’anno sono tornati sulle scene discografiche con una reunion. Grande riscontro lo ottiene anche “Mariù“ di Gianni Morandi, che torna in gara a otto anni di distanza dal suo debutto. Tra gli altri 45 giri degni di nota, ricordiamo: “Gelosia“ di Bobby Solo, “Ti voglio bene“ di Enzo Malepasso, “Canterò canterò canterò“ di Aldo Donati e “Tu cioè…” di Peppino Di Capri. E’ l’anno di Toto Cotugno che, dopo due Festival con gli Albatros (1976 e 1977), approda all’Ariston per la prima volta da solista e riesce a vincere la competizione senza troppi problemi (750 i suoi voti, 650 quelli del secondo classificato, Enzo Malepasso). Sarà la prima e l’ultima volta che Cutugno riuscirà ad ottenere il leone d’oro malgrado le altre 12 partecipazioni di cui 5 di seguito dal 1986 al 1990. Da sottolineare, però, la sfilza di secondi posti che da allora annoverò giungendo sempre ad un passo dal bissare la vittoria del 1980: nel 1984 arrivò 2° con “Serenata” dietro ad Al Bano e Romina, nel 1987 con “Figli” fu preceduto dal trio di Gianni Morandi-Umberto Tozzi-Enrico Ruggeri, lo stesso accadde nel 1988 con “Emozioni” dietro a Massimo Ranieri, e nel 1989 quando fu la coppia di Fausto Leali e Anna Oxa a precedere la sua “Le mamme”. Il secondo posto fu suo anche nel 1990 quando i Pooh precedettero la sua “Gli amori” e nel 2005 quando a vincere fu Francesco Renga sul suo duetto con Annalisa Minetti in “Come noi nessuno al mondo”. In totale su 12 partecipazioni 6 lo videro mettersi al collo la medaglia d’argento di cui ben 4 furono consecutive (dal 1987 al 1990).