a cura della Redazione GreenMe


Solo 0.2 secondi, dicono gli scienziati. Ma c’è dell’altro? Dopo quanto tempo scatta l’innamoramento? Rispondere a questa domanda è difficile. Gli scienziati affermano che per far scattare la reazione ormonale che chiamiamo “la scintilla”, cioè lo scatto chimico che fa avvertire il caratteristico brivido dell’amore, sono sufficienti 0,2 secondi. In poche parole, basta solo un attimo. Ancora, gli studiosi affermano che anche per creare l’intimità tra due persone ci vuole davvero un tempo record: un’ora più trentasei domande profonde.

La cosa a questo punto sarebbe risolta, ma non ci basta. Prima di tutto, dobbiamo chiederci che cosa voglia dire, davvero, innamorarsi. Sentirsi intimi e avere la reazione chimica tipica del colpo di fulmine sono condizioni per forza concomitanti? Devono avvenire insieme? Che succede se scatta solo una delle due? Ma insomma: che cos’è poi l’amore, come mai si possono definire i tempi di qualcosa che si può provare ma che tutte le parole del mondo non bastano a raccontare?

E poi, bisognerebbe vedere chi si fa questa domanda e perché. Tale quesito sul tempo potrebbe venire in mente a una persona che si stia frequentando con un’altra che prima non conosceva. Passano il primo appuntamento, il secondo, il terzo, ci si scambiano dei baci. Si riflette sul fatto che questa persona appena conosciuta è davvero simpatica, intelligente, sensibile, e che con lei o lui davvero ci si intende su tutto. Ma… niente farfalle nello stomaco, niente pensieri fissi, un piacere tiepido. Che si fa a quel punto? Si getta la spugna o si prova a continuare, nell’idea che ci si possa innamorare pian piano?

Non è nostro compito dare risposte impossibili, anzi, ci piacerebbe conoscere le vostre esperienze ed opinioni. Sicuramente l’idea di amore-lampo non è adattabile a tante situazioni, prima tra tutte quella di due persone che si frequentano per anni in amicizia e si scoprono innamorate solo molto dopo. In questo caso, la scintilla può durare pure 0,2 secondi, ma quanto tempo, quante cose ci sono dietro? Allora dobbiamo pensare che tale “scatto” possa avvenire in qualsiasi momento o non avvenire mai? Cosa ci spinge a continuare una frequentazione con uno sconosciuto per cui non avvertiamo subito questa sensazione bellissima e fulminea di amore? C’è qualcosa che la nostra mente profonda sa e quella cosciente no? O ci perdiamo ogni giorno una miriade di possibilità valide?

Troppe domande. Concludiamo la nostra dissertazione con una serie di “tempistiche” condivise dagli utenti di internet tramite un apposito sondaggio e vediamo quanto tempo trascorre, in media, tra una tappa e l’altra dell’innamoramento.

Giorno 1: scatta la “scintilla”

Giorno 7-14: ci si tiene per mano quando si cammina per strada

Giorno 30 circa: si presenta il partner al migliore amico/a

Giorno 150: ci si dice “ti amo”

Giorno 157: ci si dichiara fidanzati sui social network

Giorno 170: il primo litigio

Giorno 180: si lascia lo spazzolino a casa dell’altro o ci si aggiudica un cassettino nell’armadio

Giorno 190: ci si presenta alle famiglie

Giorno 330: la prima vacanza insieme

Giorno 720: fidanzamento ufficiale

Giorno 813: si valuta di prendere un cagnolino o un gattino

Giorno 1000: è ora di convivere!

Giorno 1400: si pensa a un bambino

Giorno 1440: ci si sposa

Chiaramente l’amore non si fa con la calcolatrice in mano e la storia di ogni coppia, e ogni innamoramento, è diversa. Seguire il proprio cuore e ascoltare ciò che chiede sembra essere l’unica e migliore strada.