a cura di Vlad l’Opinionista


Salve,oggi vorrei commentare il risultato del referendum riguardante il taglio dei parlamentari.
So che e’ stato detto praticamente tutto a proposito,ma mi piacerebbe approfondire alcuni aspetti non messi in risalto dai media. 345,se non sbaglio, e’ il numero dei parlamentari che mancheranno da camera e senato.

Questa massa di persone che viene pagata profumatamente per esssere presente forse 6/8 al mese al proprio posto di lavoro, si avvale di tutto uno staff di collaboratori,anche loro pagati largamente al di sopra dei meriti che possano avere, forma tutta insieme un reggimento che sguazza e si sollazza a spese del popolo.
Pensate che ognuno di questi parlamentari,anche quelli i cui nomi sono totalmente sconosciuti a noi mortali,ha a disposizione 2 o 3 portaborse.


Quelli un pochino piu’ importanti anche qualche segratario/a ,piu’ ovviamente l’auto blu.
Se consideriamo che ognuno di questi “validi rappresentanti della democrazia” tra stipendio e benefici di ogni sorta guadagnano in un mese piu’ di un onesto operaio in un anno,gia’ possiamo capire l’importanza di questa riduzione sancita dal referendum.
Io pero’ non mi fermerei qui.Una larga parte dei parlamentari continuano ad esercitare la professione che facevano prima di essere eletti,avvocati,medici,imprenditori anche attori etc.
Forse per questo li si vede poco alla camera o al senato.
La domanda sorge spontanea:tutti quelli che hanno gia’ un lavoro o una professione perche’ devono incassare ulteriori stipendi ,per di piu’sproporzionati, oltre ai loro guadagni?
Il popolo votandoli consegna loro un biglietto vincente della lotteria con la futile speranza che essi vadano a difendere gli interessi del popolo stesso.
Purtroppo questa effimera convinzione da parte delle masse affonda le radici nella notte dei tempi.
Adesso veniamo ad un altro interrogativo che mi sono posto dopo il risultato del referendum.
Perche’ il taglio dei parlamentari avverra’ solo alla fine della legislatura e non subito?
Perche’ concedere ancora probabilmente 2 o 3 anni a tutti questi “inquilini” ormai fuori dai giochi
e permettere loro di accumulare altro denaro e benefici pensionistici invece di applicare subito la nuova legge?
I partiti sapevano da tempo che ci sarebbe stato questo referendum.
Abbiamo sentito durante questo periodo le varie ragioni del “no”,tutte a dir poco patetiche.
Potevano quindi prepararsi,tutti i partiti, ai vari tagli.No!Perche’,mancando ancora tempo all’entrata in vigore della nuova situazione,le cose possono cambiare di nuovo o accomodarsi “all’italiana”!
Io mi auguro che non vada cosi’,anzi preferirei che si facesse subito questo sfratto.