di Pippo Ferraro


Il personaggio di cui vi parlo oggi appartiene ad una categoria di artisti a 360°.
Si tratta di Lelio Luttazzi,pianista,compositore,conduttore televisivo,attore,showman.
Luttazzi tutto questo lo e’ stato davvero.Quel genere di personaggi che per descriverli non si possono trovare riferimenti al giorno d’oggi.


Chi guarda la televisione attualmente non ha idea di come fossero all’epoca i programmi di intrattenimento.Per far ridere non era necessario dire parolacce e volgarita’,i cantanti cantavano perche’ avevano le doti per farlo,altrimenti cambiavano mestiere,i musicisti dovevano saper suonare senza far finta e senza trucchi tecnici,gli attori recitavano sorretti da una preparazione adeguata.Insomma,era tutta gente che sapeva fare il proprio lavoro con cognizione di causa.
In una frase era la tv elegante ed intelligente fatta da professionisti.
Uno dei simboli di quel periodo e’ stato senza dubbio Lelio Luttazzi.

Il grande pubblico lo ha conosciuto quando ha cominciato a fare il presentatore in tv nei primi anni ’60 ma aveva gia’ alle spalle una notevole carriera.
Luttazzi nasce a Trieste nel 1923.Ancora alle medie,comincia a prendere lezioni di pianoforte dal parroco del suo paese.Dopo il liceo si iscrive a giurisprudenza a Trieste,ma dara’ solo pochi esami.Nel frattempo ha continuato a studiare pianoforte e comincia ad esibirsi a radio Trieste.

Un cantante che all’epoca andava di moda,Ernesto Bonino,lo nota in suo spettacolo,Luttazzi era stato chiamato a dirigere un’orchestra formata da compagni di universita’ per introdurre l’esibizione del cantante.
Da li’ comincia la carriera di Lelio Luttazzi.Compone per il Bonino la canzone “il giovanotto matto” che ottiene un grande successo.Terminata la guerra,la SIAE gli corrisponde per i diritti d’autore una cifra da capogiro per l’epoca.Portato per il jazz e lo swing,compone altre canzoni per cantanti in voga in quel periodo.Nel 1950 diventa direttore dell’orchestra della Rai a Torino e nel ’54 a Roma.Si esibisce al pianoforte cantando con uno stile personale pezzi da lui composti con testi divertenti.
Nel 1962 debutta in televisione come conduttore in un programma musicale.Negli anni successivi presenta alcuni grandi show della tv come Studio Uno,doppia coppia e Teatro 10.
Dotato di un umorismo garbato sapeva come accogliere e mettere a proprio agio i vari ospiti delle sue trasmissioni.
E’ stato attore cinematografico in alcuni film di Toto’.E’ apparso anche nella famosa “biblioteca di studio uno” in cui il Quartetto cetra parodiava grandi film e romanzi famosi.
Era ancora all’apice del successo quando fu invischiato in una vicenda giudiziaria di droga.
Dopo 27 giorni di detenzione,fu scarcerato e prosciolto con formula piena.
Ne usci’ molto toccato e li’ comincio’ la sua parabola discendente.
La tv bacchettona dell’epoca non vedeva di buon occhio chi aveva avuto problemi con la giustizia
sebbene innocente.La sua sfortunata vicenda pare abbia ispirato Alberto Sordi per il film “Detenuto in attesa di giudizio”.
Noi vogliamo ricordare Lelio Luttazzi per il suo talento,la sua signorilita’ e l’eleganza con cui si proponeva ai suoi ammiratori.
Il Maestro ci ha lasciato nel 2010.



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