a cura di Felice Nicotera


Dal libro omonimo di Ruello Majolo (edito dall’Associazione Nazionale Nunziatella- Napoli, 1994) apprendiamo che l’Accademia Borbonica della Real Marina delle Due Sicilie è la più antica Accademia Militare d’Italia. Essa fu fondata nel 1735 per volere del sovrano Carlo di Borbone sotto il nome di “Academia de los Guardias estendartes de las galeras””, nell’intento di potenziare le forze navali del Regno, e, per accogliere i nobili giovanetti destinati a comporre un giorno “l’arma nobilissima dellla marineria”. Si assiste, dopo, ad alterne vicende legate agli eventi storici che videro il sorgere ed il rapido tramonto della Repubblica Napoletana, il temporaneo allontanamento del Re Borbone e quindi la sua restaurazione fino a giungere all’anno 1806 quando, giunti i francesi a Napoli, il nuovo sovrano Giuseppe Bonaparte decise di fondare una sua Accademia di Marina. Durante questo periodo, noto come il decennio francese (1806-1815), si ebbe la contemporanea esistenza nel Regno di ben due Accademie di marina, una a Napoli e l’altra a Palermo. Negli anni successivi ci furono vari cambiamenti fino all’ingresso di Garibaldi a Napoli il 7 settembre 1860 ed il suo Decreto Dittatoriale n.3 che decretò la fine della marina Napoletana con “l’aggregazione di bastimenti, arsenali e materiali alla Squadra del Re d’Italia Vittorio Emanuele” comandata dall’Ammiraglio Persano. L’Accademia di Marina fu così svilita a Scuola di Marina applicandovi le norme e le disposizioni esistenti presso la Scuola di Marina di Genova, quando nel maggio 1878 una legge del Regno d’Italia stabilì di “istituire un’Accademia Navale per l’educazione e l’istruzione dei Giovani destinati a divenire Ufficiali della regia Marina” e la città prescelta fu Livorno.