di Valerio Semeraro (Sicuro Food)

La famigerata Kousmine! Chi era Catherine Kousmine?
Catherine Kousmine (1904 – 1992) nasce in Russia per approdare ancora molto giovane in Svizzera, a Losanna. Qui diventa medico quando “fare scienza” era cosa da uomini. In piena guerra mondiale, cerca di capire l’importanza dell’alimentazione nella genesi del cancro nei topi e di altre malattie cosiddette incurabili. Quando nel 1949 applica le sue scoperte alla cura di un malato di cancro condannato dalla medicina ufficiale, lo vede sopravvivere fino all’età di 89 anni: è solo il primo di una lunga serie di successi, di tante guarigioni e di casi risolti che danno all’autrice la forza di superare le critiche di molti colleghi.
Come funziona?
Dal punto di vista delle scelte alimentari, il metodo Kousmine impone di consumare al massimo un bicchiere di vino rosso al giorno, diminuire al massimo i grassi animali e quelli idrogenati, eliminare gli oli spremuti a caldo, prediligere olio extravergine, eliminare lo zucchero aggiunto, eliminare tutti i cibi light, prediligere (eventualmente) lo zucchero integrale o il miele, scegliere (come bevande) i succhi di frutta naturali, eliminare TUTTA la pasticceria industriale (unica concessione il cioccolato fondente puro), ridurre il consumo di carne, favorire il consumo di pesce e carne bianca, ridurre il consumo di latte, latticini e formaggi stagionati, optare per i legumi e i cereali come fonti di proteine, ridurre il caffè, bere almeno un 1,5 litri di acqua al giorno, diminuire il consumo di sale ed evitare tutti gli alimenti conservati, definiti “morti”.
La famigerata dieta nella sua originale estensione e nelle sue varianti
- 1 c. circa di cereale integrale macinato finemente – meglio se avena, grano saraceno, orzo, riso
- 2 c. di olio di lino – o 1e ? di semi di lino Altri semi in piccole quantità: nocciole, mandorle, noci, girasole, zucca il succo di mezzo limone
- Una mezza banana matura – o un cucchiaino di miele o altro dolcificante naturale (agave, sciroppo d’acero, malto di riso…)
- Ricotta (100g circa)
- Yogurt (125gcirca – anche di soya)
- Consiglio i derivati da latte di capra nostrani, sconsiglio con enfasi il tofu crudo.
- Frutta di stagione a pezzetti
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