a cura della Redazione di “Salute & Benessere”


I segreti di questa pianta spontanea aromatica utilizzabile in cucina e come erba officinale

Il finocchio selvatico (detto comunemente finocchietto) è un arbusto erbaceo mediterraneo che nasce spontaneo soprattutto nel centro e sud Italia nella cosiddetta macchia mediterranea. Questa pianta aromatica appartiene alla famiglia delle Ombrellifere ed è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche. Dal sapore simile all’aneto, viene utilizzato per insaporire piatti della cucina mediterranea. Ricco di proprietà fitoterapiche viene usato in tutte le sue parti nella preparazione di tisane dalle qualità digestive e carminative soprattutto per le donne.

Si tratta di una pianta ombrellifera dal nome scientifico di Foeniculum vulgare, parente povera del finocchio coltivato ma con diverse caratteristiche botaniche.

Il finocchio selvatico è una pianta spontanea e perenne che si compone di:

  • un fusto ramificato alto fino a 2 metri
  • foglie filiformi verdi simili al fieno
  • piccoli fiori gialli disposti ad ombrello. Da questi fiori nascono numerosi semini che con il vento infestano tutto il terreno circostante diffondendo la pianta officinale a dismisura rivelando la natura infestante di questo arbusto
  • frutti – acheni – verdi/grigiastri

Essendo una coltura perenne, non rende necessario riseminarla: all’arrivo dell’inverno si taglia alla radice e si aspetta poi che in primavera la radice principale produca nuovi getti.

Il finocchio coltivato, invece, è una pianta annuale o biennale con radice a fittone. Raggiunge i 60–80 cm di altezza. Si consuma la grossa guaina a grumolo bianco che si sviluppa alla base.

Il finocchio selvatico richiede poche cure e si mantiene e riproduce facilmente sia in giardino sia in un piccolo orto.

La pianta del finocchio selvatico è interamente commestibile.

  • I semi vengono utilizzati per aromatizzare ragù, formaggi e biscotti, ma anche per speziare secondi di carne e pesce.
  • Semi e foglie macerate nell’alcool puro danno un buonissimo liquore o per arricchire vino caldo o tisane. Infatti questa pianta officinale possiede proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie e digerenti, oltre a essere curativa per intestino e colon.
  • In erboristeria le parti di questa pianta officinale vengono utilizzate per la preparazione di estratti secchi e olio essenziale.

Le proprietà del finocchio selvatico sono molte, tanto da essere una pianta già ampiamente utilizzata nell’antichità.

Ecco le proprietà che spiccano maggiormente:

  • antispasmodiche
  • digestive
  • carminative, favorisce l’espulsione dei gas intestinali
  • proprietà antisettica aiuta ad eliminare l’alito cattivo.

Se ne consiglia l’assunzione come tisana.


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