a cura dell’Autoscuola Giulia – istruttore Stefano San Romè


La cintura di sicurezza, nell’ambito dei trasporti, è un dispositivo di protezione individuale ancorato all’interno di un veicolo che, in caso di una brusca variazione di velocità (generalmente associata ad un urto nel caso di veicoli stradali, o anche a turbolenze nel caso di aeromobili), trattiene il corpo degli occupanti del veicolo sul sedile, diminuendo il rischio di impatto contro le strutture interne del veicolo ed evitando la proiezione degli occupanti fuori dal veicolo.

L’airbag (in italiano cuscino salvavita) è un dispositivo di sicurezza passivo installato all’interno del volante, della plancia, dei sedili o del padiglione di un’automobile per proteggere i passeggeri dagli urti in caso di incidente stradale.

Sulle automobili è costituito da un pallone (camera d’aria) che, al momento di un violento urto della vettura, ad esempio in un incidente stradale, viene gonfiato da una piccola esplosione, da una reazione chimica o dal rilascio istantaneo di gas compresso. Il pallone gonfio che si ottiene evita che la testa e altre parti vitali degli occupanti colpiscano elementi contundenti dell’abitacolo. Se in una vettura ci sono gli airbag, è estremamente importante indossare le cinture di sicurezza. L’airbag viene gonfiato in 30/50 millesimi di secondo a una velocità di circa 3,2 x 105m/s, pertanto può spingere all’indietro la testa del conducente. Perciò è importante che il poggiatesta del sedile sia realizzato con un materiale morbido o imbottito, e abbia una forma inclinata ad angolo acuto, in modo da evitare il rischio di una contusione cerebrale, perché il cervelletto non urti il poggiatesta.

L’airbag può essere usato una sola volta e, dopo il primo urto, deve essere sostituito. Diversamente da un paracadute non può essere ripiegato e reinserito nell’apposito vano. Il prezzo di un airbag oscilla tra i 200 e i 1000 euro[8] ed ormai è di serie su quasi tutte le auto. Il costo dei dispositivi di sicurezza è un problema parzialmente attenuato da una diffusione su vasta scala, che consente economie di scala. Inoltre in alcuni modelli è previsto un sensore posto nel sedile del passeggero in grado di rilevare la presenza del passeggero e di disattivare in caso di posto vuoto il funzionamento dell’airbag. Più raramente un sensore, a seconda del peso della persona, gonfia più o meno violentemente l’airbag (airbag a più stadi), modulando la detonazione della carica esplosiva.

Pur se il funzionamento è simile per tutti i tipi di airbag, questi sono prodotti in diverse dimensioni e forme, per poter essere montati in differenti parti dell’autoveicolo; abbiamo quindi il classico airbag per guidatore e passeggero, airbag posteriori, a tendina, laterali fino agli ultimi ritrovati di piccoli dispositivi situati sotto il volante che salvaguardano le gambe del guidatore. I primi airbag laterali al mondo sono stati montati da Volvo nel 1994.


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