a cura della Redazione “A tutto notizie”
Il Governo ha prorogato per un altro anno il bonus asilo nido, ovvero il contributo economico riconosciuto ai genitori per il pagamento delle rette scolastiche per i figli minori di 3 anni. Vediamo come funziona e a chi spetta.
Bonus asilo nido 2023: cos’è e come funziona?
Il bonus asilo nido è una misura pensata dal governo per aiutare genitori con figli in età d’asilo. Si tratta di un contributo utile per coprire le spese relative alle rette degli asili nido pubblici o privati, ma la misura può essere sfruttata anche per ottenere il cosiddetto supporto famigliare, che consiste in un aiuto economico per le famiglie dei bambini con particolari problemi di salute o con altre problematiche, a causa delle quali non possono recarsi e frequentare gli istituti scolastici.
L’importo del contributo – il cui uso è disciplinato dalla circolare Inps e 14 febbraio 2020, n. 27 – è pari a un massimo di 3mila euro se il nucleo familiare ha un Isee minorenni inferiore a 25mila euro l’anno. In questo caso ai beneficiari saranno erogati 272,73 euro su 11 mensilità. Se l’Isee minorenni è superiore anche solo di un euro a 25 mila euro, ma rimane al di sotto dei 40 mila euro, le famiglie potranno ricevere un contributo pari a 2.500 euro all’anno, erogati su undici mensilità pari a 227,27 euro. Infine, se l’Isee minorenni dovesse superare i 40 mila euro, è possibile ottenere 1.500 euro l’anno, in questo caso l’importo mensile è pari a 136,37 euro per undici mensilità.
A chi spetta il bonus?
Il contributo può essere richiesto dai genitori dei bambini di età inferiore a 3 anni, iscritti regolarmente presso un asilo nido pubblico o privato, in regola con tutti i pagamenti delle rette mensili.
La domanda per ottenere il bonus può essere presentata dal genitore del minore nato o adottato per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (“Contributo asilo nido”), oppure per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione a favore di bambini, al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche (Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione”).
Per quanto riguarda il primo contributo a fare richiesta deve essere il genitore che sostiene il pagamento della retta. Per il “contributo per forme di assistenza domiciliare”, il richiedente deve avere la stessa residenza del figlio.
I requisiti
Il genitore del minore che presenta domanda deve essere in possesso di alcuni requisiti, che sono riassunti sul sito Inps. Fra questi, la cittadinanza italiana, cittadinanza Ue, il permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, le carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea, carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea, lo status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria, residenza in Italia.
Come fare domanda
Il bonus asilo nido viene erogato direttamente dall’Inps. La domanda per ottenere il bonus asilo nido può essere presentata via web, sul sito Inps, tramite il servizio on line dedicato accessibile direttamente dal cittadino in possesso di un Pin, di una identità Spid o di una Carta Nazionale dei Servizi (Cns) per l’accesso ai servizi telematizzati dell’Istituto, oppure tramite il Contact Center multicanale, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803 164 o da telefono cellulare il numero 06 164164, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico, se in possesso di Pin.
È possibile, infine, usare i servizi telematici offerti dai patronati, anche se non in possesso di Pin.
Al momento della compilazione della domanda, il richiedente dovrà indicare se vuole accedere al contributo asilo nido o al contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione.
Nel caso in cui si volesse usare l’agevolazione per più figli occorrerà presentare una domanda per ciascuno di loro.
Fonte : “atuttonotizie.it”
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