di Valerio Semeraro (Sicuro Food)


Che cos’è il vino biodinamico e cosa lo differenzia dal vino tradizionale o anche dal vino biologico?: vediamo nel dettaglio le caratteristiche uniche di questo tipo di vino.

Una filosofia di vita

Vino biodinamico? Per qualcuno una semplice moda, per altri una scelta di vita. Che non si presta ad essere banalizzata o sintetizzata in una formula di poche parole. Nel mezzo ci siamo noi, che come sempre cerchiamo di capirci qualcosa di più.

Già, perché produrre vino è una faccenda seria. Sono tante le dinamiche da valutare e gli sforzi necessari per fare del buon vino. Intorno a questa bevanda, vanto della cultura italiana, sono sorte scuole di pensiero, degustatori accreditati, e si è investito molto. Perché il vino non è soltanto una miscela di uva pestata: è qualcosa di più. È terra. È tradizione. È una filosofia di vita. Proprio dalla filosofia questa volta partiamo per arrivare a capire cosa sia il vino biodinamico. Quali differenze lo contraddistinguono dal vino biologico. E perché preferire un’agricoltura biodinamica.

Le differenze fra vino biolologico e biodimanico

Per saperne di più lo abbiamo chiesto a Giuseppe Ferrua, produttore biodinamico e titolare dell’azienda agricola Fabbrica di San Martino in Vignale. L’azienda si trova sulle colline toscane, a nord ovest di Lucca. È una splendida tenuta di 20 ettari fra vigneti, oliveti e boschi, in un ambiente ricco di fascino, storia e vita vissuta. Qui è possibile bere vino, assaggiare olio extravergine e addolcirsi di miele. In totale armonia con la natura e con sé stessi.

Agricoltura biodinamica

Attraverso l’agricoltura biodinamica riteniamo si esprimano al meglio le nostre piante. Grazie ad un occhio attento alle influenze astrologiche sulle piante e sul terreno si lavora per rimettere questi nella giusta inter-connessione. In vigna, o meglio in tutta l’azienda, a partire da un uso limitato e rispettoso dei trattori, a pratiche di semina di sovesci, bandita la chimica dei fitofarmaci, facciamo in modo che si ristabiliscano le giuste connessioni fra il cielo ed il terreno. Si usano dei preparati che innescano processi di formazione dell’humus (il 500) e stimolatori delle funzioni della luce e del calore (il 501). Invece di combattere le malattie inneschiamo meccanismi per creare salute, ribaltando la logica dell’agricoltura industriale moderna. Che è lontanissima dal riconoscere quale sia la giusta valenza di un alimento. Un cibo che non sia semplicemente una lista di componenti minerali più o meno complessi ma un complesso organico di correnti e di flussi energetici che, come possono essere buoni e idonei a mantenerci sani  possono essere altrettanto concausa di danni irreversibili per l’organismo.

Biodinamica e produzione vino

Con i metodi biodinamici si raggiungono delle espressioni di maturità della frutta che sono estremamente legate  alla mineralità della terra, al clima dell’annata e al timbro varietale della pianta. Questa si esprime nella sua interezza, complessità di aromi e di zuccheri in una forma più completa e profonda di tutte le sue componenti. Il risultato nei vini è il carattere estremamente marcato e sorprendono sempre per la grande esperienza gustativa che offrono, in genere molto diretta. Sono vini che fanno molto leva sulle sfere inconsce della persona. Le fermentazioni dei vini sono tutte ottenute senza aggiunta di lieviti esterni, vengono rigorosamente utilizzati solo i lieviti presenti sulle uve provenienti dalle vigne. Le solforose sono in genere molto contenute (questo è uno dei punti che rappresenta la maggiore discussione).
Un vino biologico non prende in considerazione tutte queste componenti. Nell’agricoltura biologica si ritiene la pianta un organismo da nutrire attraverso sali minerali che, seppure abbiamo origine organica, rappresentano una forma naturale di agricoltura convenzionale, si dimentica che il nutrimento della pianta è in prevalenza da energia di fonte cosmica e che esiste una stretta relazione fra il cosmo e le piante.

Vino naturale

Un vino biologico può certamente essere naturale al 100% se si intende naturale senza aggiunte o manipolazioni. Certamente se si ritiene naturale non semplicemente una questione di ingredienti.  Ma se si cerca un prodotto coltivato e ottenuto secondo processi in stretta connessione con la natura, allora non si può definire naturale.

Perché scegliere i prodotti da agricoltura biodinamica?

I prodotti da agricoltura biodinamica sono dal punto di vista alimentare estremamente più ricchi. Sono alimenti che provengono da terreni in stretta connessione con l’ambiente. Energeticamente hanno una valenza maggiore non fatta di semplice composizione chimica. Con l’alimentazione non soddisfiamo semplici bisogni di ingerire energie tradotti oggi in calorie ma ci mettiamo in relazione con il nostro ambiente, esistono relazioni di scambio molto più complesse.

Fonte : “tuttogreen”