a cura della Redazione di “Motori e manutenzione”


Ottimizzare la resa del veicolo in ordine ai consumi è sempre possibile: sfruttando le tecnologie multimediali, le modalità di marcia, i comandi si può far fronte ai rincari di benzina, gasolio, GPL e metano.

Prima di “accontentarsi” della prima area di servizio, è bene individuare i distributori che offrono carburanti a prezzi più convenienti. In questo, gli strumenti multimediali possono rappresentare un valido aiuto: esistono diverse App specifiche (ne indichiamo alcune, a titolo di esempio: Benzina Comparatore di Prezzi, Distributori Metano, GPL e Colonnine by EcoMotori, Drivvo, Fuelio, Prezzi Benzina, Waze, ViaMichelin), la maggior parte delle quali disponibili in forma gratuita per i sistemi Android e iOs, che offrono all’utente la possibilità di scegliere il distributore al prezzo più basso, e aiutano lo stile di guida all’insegna dell’ottimizzazione dei consumi. osto che la “modalità Servito”, come si sa, costa di più (dunque, il “fai-da-te” rappresenta di fatto uno dei principali metodi di rifornimento da scegliere per “limare” qualche euro sul “pieno”; lo stesso vale per i rifornimenti in autostrada: meglio evitarli in quanto più cari), può essere utile avvalersi delle “fidelity card” a punti rilasciate dalle principali Compagnie petrolifere, le App dedicate (mediante il sistema dei punti-premio) ed il Cashback ministeriale. Se si può, è opportuno stare attenti ai giorni in cui fare rifornimento. Non è raro, in effetti, che alcuni distributori aumentino un poco il prezzo dei carburanti nei fine settimana. L’ottimizzazione della spesa, poi, dipende anche dai chilometri che si percorrono: se un distributore più economico si trova ad una certa distanza, è chiaro che il “vantaggio” in termini di risparmio sul rifornimento – rispetto ad una stazione di servizio magari un po’ più cara ma più vicina – si assottiglierà, fino quasi ad annullarsi.

Guida fluida

Le brusche frenate, e le altrettanto improvvise accelerazioni, sono da evitare come la peste. E ancora di più se l’attenzione ai consumi costituisce una delle principali “voci” da tenere in considerazione. Il motore deve “lavorare” nel modo più graduale possibile, dunque non va “strapazzato” con scatti brucianti e frenate da staccata in autodromo. Analogamente, le partenze in salita vanno effettuate aiutandosi con il freno a mano (se il veicolo non è provvisto di Hill-start Assist). Questi accorgimenti, fra l’altro, limitano l’usura dei freni e della frizione.

Occhio ai veicoli che precedono

Utile tanto per la sicurezza di marcia quanto per la fluidità di guida, è importante mantenere una certa distanza dai veicoli che procedono davanti. Questa accortezza permette di evitare, in caso di rallentamento o imminente fermata, un intervento sui freni all’ultimo momento.

Freno-motore e corretto uso del cambio

Integra quanto detto più sopra a proposito della “guida fluida”. Se si ha l’accortezza di sollevare il piede dall’acceleratore quanto di ci avvicina a un semaforo rosso, uno “stop” oppure un rallentamento, così come in prossimità delle rotatorie e delle rampe di uscita autostradali, si fa in modo di sfruttare il freno-motore: ne guadagna anche l’usura dell’impianto frenante. È importante passare al rapporto superiore senza portare il motore a regimi di rotazione elevati. Grazie anche ai moderni sistemi di alimentazione che evitano “buchi” di potenza, si può – nelle vetture con cambio manuale – ingranare facilmente la “marcia” superiore quando il motore lavora a bassi regimi (da 1.500 a 2.000 giri/min). Per i cambi automatici, evitare il “kick-down”, e sollevare leggermente il piede dall’acceleratore per far sì che il cambio passi immediatamente alla “marcia” superiore. Altrettanto utile è la funzione di “veleggiamento” (“sailing”) di cui sono provviste molte vetture di più recente produzione, che consente di viaggiare “in folle” per brevi tratti mentre si avanza a velocità costante.

Un aiuto in più dalle modalità di guida

Gran parte delle autovetture più recenti possiedono il selettore dei programmi di guida: uno strumento particolarmente utile perché ottimizza la resa del veicolo in base alla modalità di guida selezionata. Nello specifico, i consumi possono essere tenuti sotto controllo con la modalità “Eco” (oppure” Efficiency”), che agisce su alcune componenti di bordo (riscaldamento, climatizzatore, servosterzo) e su diverse operazioni di guida – come ad esempio accelerazione, indicatore del cambio marcia, decelerazione, regolatore di velocità). Efficace, ai fini dei consumi, è anche il Cruise control, perché – una volta impostata la velocità desiderata – stabilizza l’andatura del veicolo fino a quando il conducente non interviene accelerando, frenando oppure disattivando il sistema. Riguardo al condizionatore: finché la temperatura di esercizio del motore non è “a regime” ed alle basse velocità, è bene tenerlo spento. Oltre i 50-60 km/h si può attivarlo, di tanto in tanto, anche perché così facendo si evita di tenere i finestrini abbassati, anche di poco, il che peggiora le doti aerodinamiche del veicolo e influisce sui consumi.

Scegliere i percorsi più scorrevoli

Prima di un tragitto, è bene – dove si può – dare un’occhiata alle condizioni del traffico che si incontreranno: più che la lunghezza effettiva, conta il fatto se si prevede di trovare rallentamenti o code. A volte, qualche km in più, ma su tratti di strada più fluidi, è meglio di un percorso magari più breve tuttavia più trafficato. In aiuto degli automobilisti ci sono, anche in questo caso, i dispositivi multimediali (dal navigatore di bordo alle App dedicate, alcune delle quali si avvalgono delle indicazioni della “community” di utenti registrati che inseriscono le situazioni viarie in tempo reale).

Manutenzione regolare, filtro aria, olio e gomme

Utile per essere tranquilli che il veicolo è nelle migliori condizioni, l’attenzione ai tagliandi concorre al mantenimento dell’efficienza della vettura, quindi va a beneficio anche dei consumi. La manutenzione periodica va osservata scrupolosamente: soprattutto, in questo frangente, è importante che il filtro dell’aria sia in perfetto stato, e che il lubrificante del motore offra una bassa resistenza agli attriti. Gli pneumatici devono essere sempre alla corretta pressione di gonfiaggio (fare riferimento al libretto di uso e manutenzione, che riporta i vari livelli da rispettare anche in funzione del carico), e – al momento della loro sostituzione – è consigliabile prendere in considerazione quelli a più bassa resistenza al rotolamento (l’etichettatura europea, aggiornata nella primavera 2021, indica una “voce” specifica, riconoscibile dalla figura di un distributore di benzina stilizzato, con codici da “A” ad “E”).

Attenzione ai carichi esterni ed al peso

Qualsiasi oggetto collocato al di fuori del veicolo è “nemico” dell’aerodinamica: quindi, tutto ciò che viene trasportato sul tetto, ed i relativi sostegni, deve essere presente soltanto se non se ne può fare a meno. Analogamente: portapacchi, portasci e portabiciclette vanno tolti quando non servono. A meno che non si utilizzi la vettura per esigenze di lavoro che presuppongono il trasporto di attrezzature, va tenuto a mente che l’auto non è un “magazzino”: la sovrabbondanza di utensili, attrezzi, parti di ricambio e quant’altro che non sia necessario “sul momento” aggiunge peso, e incide in maniera negativa sui consumi. In buona sostanza: nel bagagliaio è bene che ci sia il meno possibile.