a cura di Luciana Gennari

Può accadere che una persona, una volta riconosciuta invalida civile e ottenuta la relativa pensione, oppure riconosciuta la legge 104 e/o altre agevolazioni non economiche (come ad esempio l’esenzione ticket, collocamento obbligatorio, ecc), voglia rinunciare all’invalidità civile.

La volontà di rinunciare all’invalidità civile può derivare da cause diverse, come ad esempio da cause psicologiche: si pensi a chi, ottenuta l’invalidità per una patologia depressiva dovuta ad un periodo particolarmente brutto della sua vita, abbia il desiderio di non pensarci più e di dimenticarsi di tale periodo.

La rinuncia all’invalidità può derivare anche da altre motivazioni, quali ad esempio il fatto che dal riconoscimento di un’invalidità la persona possa avere problemi sul lavoro, nello svolgimento delle mansioni attribuite.

In ogni caso, qualunque sia la motivazione che porti una persona a voler rinunciare all’invalidità civile, va chiarito che l’invalidità civile è un diritto irrinunciabile. La normativa non prevede la possibilità di rinunciare all’invalidità civile, né di presentare una domanda di “miglioramento”, ma solo una domanda di aggravamento.

Quindi come fare a rinunciare all’invalidità civile?

L’invalido che vuole rinunciare all’invalidità civile, sia alla prestazione economica in godimento che alle altre agevolazioni non economiche derivanti dal riconoscimento dell’invalidità, deve presentare una nuova domanda amministrativa di aggravamento. Attenzione: la domanda di aggravamento altro non è che una nuova domanda.

Una volta presentata la domanda di aggravamento, l’Inps disporrà una visita a cui occorrerà presentarsi (infatti, in caso di mancata presentazione a due convocazioni, la domanda verrà archiviata).

In questa sede l’invalido, ai fini della rinuncia all’invalidità, potrà esibire certificazione medica che dimostra che si è migliorati rispetto a quando l’invalidità era stata concessa, oppure che le vecchie patologie non vi sono più, o ancora potrà non portare alcuna documentazione a visita di modo che l’INPS abbassi il punteggio di invalidità, o comunque l’invalido potrà motivare il perché voglia rinunciare all’invalidità civile.

Fonte : https://diversabili.it/ – Avv. Nadia Delle Side  – 22 Novembre 2023 


Luciana Gennari

Nata a Roma il 7 febbraio 1953Vive a Roma

Persona con Disabilità per Ischemia cerebrale. Mamma di tre ragazzi. Raffaello: il figlio dell’amore, il figlio del desiderio e il figlio della scelta. Simone il figlio del desiderio ha una gravissima disabilità dalla nascita. Francesco il figlio della scelta, di anni 30, con patologia schizofrenica (malattia invisibile), morto il 26 novembre 2021. Già Presidente della Consulta per i Diritti delle Persone con Disabilità – Municipio IX ROMA EUR – Comune di Roma, dalla sua istituzione nel 1999 ad oggi, fino alla morte del proprio figlio. In questa Rubrica si potrà parlare di disabilità motoria, sensoriale, intellettiva e mentale, perché farlo dà la possibilità a chi ci circonda di confrontarci ed aiutarci. Sarà un impegno prezioso per un gesto di servizio e di solidarietà autentica.

Email: luciana.gennari53@gmail.com

Cell: +39 3358031152


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