a cura del Dr. Claudio Pagliara – Oncologo, esperto di Medicina Olistica


l'importanza di respirare bene

Il processo di respirazione coinvolge tutte le parti del corpo e rappresenta un fattore molto importante per il benessere fisico. Scoprite le tecniche più salutari con il Dott. Mauro Angelo Codifava. Molte persone non sanno respirare. Detto così sembra davvero un paradosso, ma la verità è che sono in tanti a praticare una respirazione superficiale.

Attraverso un processo inconscio è infatti facile ritrovarsi a respirare impiegando la parte costale alta del corpo.

Respirazione e salute, qual è la modalità più corretta?

Per fornire il corretto apporto di ossigeno all’organismo, in realtà, è la respirazione diaframmatica quella più idonea, come racconta il Dott. Mauro Angelo Codifava, Medico Chirurgo esperto di queste tematiche.

“La respirazione può diventare una piaga quando non viene praticata in modo corretto. Sono pochissimi coloro che sanno respirare utilizzando il diaframma. Spesso, infatti, le persone tendono ad avere una respirazione affrettata e superficiale che può causare l’insorgere di diverse patologie”.

Perché è importante “respirare bene”?

L’obiettivo di questo meccanismo fondamentale per la sopravvivenza dell’organismo, è quello di fornire il corretto apporto di ossigeno al corpo.

“Una cattiva respirazione può portare a carenze enzimatiche e cellulari che portano a sofferenze per polmoni e diversi tessuti del corpo” prosegue il Dott. Codifava.

“L’ossigeno è il carburante delle cellule, poiché permette loro di produrre ATP, un composto ad alta energia richiesto nella maggioranza dei processi metabolici”.

Se i mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, non vengono correttamente alimentati dall’ossigeno, è possibile incorrere in patologie. Si può passare da leggeri malesseri fino all’insorgenza di tumori nei casi più gravi.

Respirazione e salute: quanto tempo dedicare alla respirazione profonda

Ogni giorno, secondo Codifava, si dovrebbero dedicare dai cinque ai dieci minuti alla respirazione diaframmatica profonda.

Esistono molte tecniche di medicina orientale e occidentale, da adottare su consiglio di un medico professionista in base alle peculiarità della singola persona.

Secondo l’approccio della Medicina Olistica, è necessario effettuare un’anamnesi approfondita prima di prescrivere le modalità di respirazione più idonee per il singolo soggetto.

Gli studi sulla respirazione sono la nuova frontiera della medicina

“Nella mia professione consiglio quotidianamente diverse tecniche ai miei pazienti. Ho anche approfondito i benefici nei testi che ho pubblicato. Come Salute in pratica e Giovani per sempre” racconta il Dott. Codifava.

“Gli studi sulla respirazione rappresentano un campo moderno della medicina, così come quelli sulle tecniche dello yoga. Non ne esistono di universali, ma di validate a livello scientifico poiché applicate con successo”.

La respirazione, inoltre, fa comunicare conscio e inconscio e ha un’azione benefica su tutto il corpo e sulla mente. Ecco perché si trova alla base di tutte le procedure di meditazione, di concentrazione e di preghiera.

Respirazione e salute, la tecnica da applicare

Ed è proprio una tecnica mista orientale e occidentale a rivelarsi la più performante, grazie all’unione di tre tipologie principali di respirazione: diaframmatico/ basso addominale, costale medio e clavicolare alto.

Codifava consiglia di praticarla restando accovacciati in flessione sulle ginocchia, mantenendo la schiena eretta e poggiando il mento sullo sterno.

A questo punto, si può procedere con tre secondi di inspirazione e sei di espirazione, facendo due pause di un secondo per trattenere l’aria sia alla fine dell’inspirium che dell’espirium.

respirare grazie alla meditazione

Quando è preferibile praticare la respirazione profonda?

Gli orari ottimali sono al mattino e alla sera prima di andare a dormire.

Una corretta respirazione, infatti, permette di migliorare certe tipologie di insonnia e combattere la difficoltà di addormentamento.

Il corretto utilizzo dell’ossigeno facilita il rilassamento muscolare e provoca un senso di benessere che concilia il sonno. Se avete problemi ad addormentarvi, infatti, dovreste provare a respirare!

“Prima di coricarvi praticate dai cinque ai dieci minuti di respirazione profonda e diaframmatica” conclude Codifava.

“Prendere sonniferi, tranquillanti e ipnoinducenti non risolve il problema dell’insonnia in profondità e porta a controindicazioni e assuefazione”.

Articolo a cura di Dott. Mauro Angelo Codifavai


Profilo del Dr. Claudio Pagliara

Claudio  Pagliara  nasce il 16 Agosto del 1952 a San Vito dei Normanni, piccola cittadina della provincia di Brindisi, dove attualmente vive e svolge l’attività di medico di medicina generale e di specialista in Oncologia. Avendo la passione per la medicina si impegna con entusiasmo e determinazione negli studi. Impara molto sui banchi di scuola e soprattutto  dell’Università di Bologna, dove si laurea nel 1978 con 110 e lode, dopo aver superato tutti gli esami, ad eccezione di uno, con il massimo dei voti. Ancora studente cura insieme alla dott.ssa Montanari Nicoletta, nel 1977, il primo libro scientifico in Italia sulla  “Tossicità dei farmaci” edito dalla CLUEB (Cooperativa Libraria Universitaria Editrice di Bologna) che ha avuto notevole successo. Infatti è stato più volte ristampato e usato in diverse Facoltà di Medicina e Chirurgia. E’ stato, in qualità di oncologo, Consulente tecnico d’Ufficio del Tribunale di Brindisi. Presidente del L’ARCA (Associazione di Assistenza e di Ricerca sul Cancro) ha assistito gratuitamente centinaia di pazienti con tumore in fase terminale.

Ha effettuato numerose pubblicazioni scientifiche, è stato relatore in un gran numero di convegni scientifici ed ha svolto diverse docenze. Ha svolto, come “mmg” (medico di medicina generale) autorizzato a condurre sperimentazioni cliniche, attività di ricerca, in uno studio multicentrico, dal titolo “Rischio&Prevenzione”, della durata di 5 anni, per l’Istituto Mario Negri . I risultati sono stati pubblicati anche su una delle più prestigiose e autorevoli riviste medico-scientifiche come il il New England Journal of Medicine. Ha svolto attività di ricerca con La Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali “B. Ramazzini”, finalizzata alla realizzazione di alcuni registri tumori. E’ stato, inoltre, componente del Comitato Scientifico Nazionale della Legambiente, capo scout, medico volontario in Kenia e medico volontario presso una comunità per tossicodipendenti : La ComunitàEmmanuel. Ha istituito, in collaborazione con la Fondazione Europea di Oncologia di Bologna, il Gruppo Oncologico dell’Italia Meridionale ed altri, il Registro Tumori del Comune di San Vito dei Normanni dal 1960 e del Comune di Brindisi dal 1990.


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