di Roberta Annecchini (Biocity Natura)


Che una Primula faccia primavera è sicuramente fuori discussione, nessun’altra pianta è mai riuscita a contenderle il titolo. Ce lo indica l’etimologia latina del suo genere che significa primo fiore, con un chiaro riferimento alla precoce fioritura. Questa specie sembra come se avesse quasi il compito di annunciare la primavera ed aprire la stagione delle fioriture, periodo importante di rinascita del regno vegetale. La Primula appartiene alla famiglia delle Primulaceae, con più di 400 specie, che crescono nelle regioni climatiche umide e temperate e vengono per lo più oggi coltivate a scopo ornamentale. Primula vulgaris, la nostra più comune specie spontanea, la incontriamo da Febbraio a Marzo, è presente in tutte le regioni d’Italia, ai margini dei boschi di latifoglie, soprattutto faggete e quercete, dal livello del mare fino a circa 2.000 metri di quota. Timida, quasi riservata, sopravvive anno dopo anno al gelido inverno e alle nevicate, interrata ed invisibile ai nostri occhi, per poi spuntare con una semplicità disarmante. Le sue foglie di forma tondeggiante, armoniche, sembrano uscite da un disegno animato; la Primula è una pianta che rimane bassa e non produce altre foglie se non quelle basali. Fiorisce quando gli insetti sono ancora pochi e i fiori dunque molto spesso non vengono impollinati, lo stesso Shakespeare, in Racconto d’inverno, alludeva con metafora poetica alle “pallide primule che muoiono nubili”, tutti aspetti che denotano se vogliamo una certa riservatezza e timidezza intrinseca nella pianta.

Nella credenza popolare le primule avevano le capacità di portare fortuna, di agire addirittura come una sorta di talismano; era usanza portare al collo la radice o di avvicinare un mazzolino al cuore, poichè sembrasse in grado di scacciare la malinconia. Ma affinchè questi fiori diventino un talismano invincibile, bisognerebbe tenerli sul cuore insieme con un uovo di cristallo di rocca. In cucina si utilizzavano le foglie e i fiori. Le foglie di Primula vulgaris, talmente gradevoli e tenere, si possono consumare crude nelle insalate miste, oppure lessate e da consumare all’agro. I fiori anch’essi eduli, erano famosi soprattutto nelle tisane contro l’insonnia, nella preparazione di vini medicinali; il cosiddetto vino di Primula, che si ottiene mettendo i fiori in una bottiglia e coprendoli di vino bianco, per 15 giorni, favorisce la buona circolazione e combatte i disturbi cardiaci. Inoltre vi è possibile prepararne un’ottima marmellata. Le Primule venivano utilizzate nella medicina tradizionale prevalentemente contro bronchiti, asma ed insonnia.

Sono ricche di saponine, alcaloidi, tannini, terpeni e composti fenolici, principi attivi che hanno proprietà antiossidanti, antimicrobiche, antigenotossiche, antinfiammatorie, ipoglicemizzanti, citotossiche e cicatrizzanti e sono ampiamente studiati in queste specie. L’interesse commerciale per la Primula è in continua crescita, soprattutto nell’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica, grazie appunto alla sue proprietà benefiche. Numerosi studi hanno rilevato l’effetto antiproliferativo di diverse specie di Primula, confermando per certi aspetti la visione e il linguaggio antico medico-preindustriale, dove questa pianta scacciava la melanconia. L’estratto metanolico di Primula auriculata ha mostrato proprietà apoptotiche nella linea cellulare del cancro del colon umano. Un recente studio turco invece ha mostrato l’effetto citotossico dell’estratto di fiori di P.vulgaris sulle cellule del cancro cervicale, grazie soprattutto ai polifenoli di queste piante, un’importante classe di metaboliti vegetali secondari con forti proprietà antiossidanti e che sembrano possano intervenire prevendo la proliferazione delle cellule tumorali e donando, in parte, nuove speranze future nelle terapie oncologiche. Sono necessari comunque ulteriori studi per una comprensione più dettagliata.

Tutto ciò che annuncia la nuova stagione ed il rinnovamento della natura è diventato di conseguenza un augurio di buona fortuna, una Primula fa ancora primavera.


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