di Roberta Annecchini (Biocity Natura)


La prevenzione è la più importante arma a disposizione che abbiamo per non ammalarsi e mantenere uno stato di equilibrio psico-fisico. I fattori principali per una buona strategia della salute sono in linea generale: una sana e corretta alimentazione, prevalentemente di origine vegetale, una quotidiana e non invasiva attività fisica e il nutrimento anche della nostra sfera psico-emozionale, tramite la preghiera e la meditazione.

E’ definita osteoporosi una “malattia scheletrica sistemica” caratterizzata dalla perdita di massa ossea e deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo con un conseguente aumento nella fragilità dell’osso e una maggiore  suscettibilità alle fratture. Si prevede che 1 donna su 3 e un uomo su 5 dopo i 50 anni possa subire una frattura che porta a delle limitazioni nella qualità della vita, al dolore, a problemi anche di natura psicologica e all’aumento della mortalità.

Le cause crescenti di questa patologia rappresentano un problema mondiale che incrementa esponenzialmente tra l’altro  l’onere economico e sono da analizzare soprattutto nella popolazione anziana e nelle donne che hanno raggiunto l’età della menopausa. Queste categorie rientrano nei fattori principali di rischio dell’osteoporosi: età, sesso, predisposizioni genetiche, deficit ormonali, errato stile di vita (alimentazione, attività fisica, alcool e fumo), malattie e abuso di farmaci (glucorticoidi, eparina, immunosoppressori).

Purtroppo ancora oggi l’osteoporosi è spesso sottovalutata e sottodiagnosticata ma un esame clinico è sicuramente indispensabile. Infatti il primo passo importante per prevenire questa patologia consiste nell’effettuare uno screening che verifichi la misurazione della densità minerale ossea (BMD). Inoltre l’analisi di determinati parametri biochimici accerta l’eziologia della malattia e le differenze tra osteoporosi primaria e secondaria. Fino all’età di 20-30 anni assistiamo a un aumento e sviluppo della nostra massa ossea, dove l’osso si adatta alle esigenze biomeccaniche e dipende particolarmente dall’omeostasi del calcio, nonchè da fattori ormonali, malattie e terapie che ne influenzano il suo turnover. Dato che l’osteoporosi è una patologia multifattoriale, anche la prevenzione deve essere affrontata tramite differenti ed importanti strategie, integrate tra loro, soprattutto se è presente una storia e una precisa familiarità del paziente, considerando i vari aspetti legati al miglioramento dello stile di vita.


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