a cura del Dr. Claudio Pagliara – Oncologo, esperto di Medicina Olistica


Ognuno di noi vive situazioni che lo fanno sentire bene e situazioni che alimentano malessere; si relaziona con persone che gli generano gioia e persone che gli generano rabbia; osservano atteggiamenti che amano e atteggiamenti che lo indispongono.

Ma ti sarà capitato anche di avere a che fare con persone i cui atteggiamenti ti piacevano, ti facevano stare bene e ti facevano sentire a tuo agio e poi, un bel giorno, improvvisamente inizi a notare che, di questa persona, ogni atteggiamento, azione o parola non ti piacciono più, ti irritano, non ti fanno stare bene.

Cosa sei disposto a osservare?

Cosa pensi sia accaduto?

Pensa ad un bicchiere che contiene acqua per metà, come puoi considerarlo? Mezzo pieno o mezzo vuoto?

La verità è che dipende da cosa sei disposto ad osservare… Pensaci…

Perché, per me, il bicchiere è sempre tutto pieno, per metà d’acqua e per metà d’aria!

Le tue sensazioni o le tue reazioni non hanno niente a che fare con l’altro ma con ciò che sei disposto ad osservare di lui.

L’attenzione è come l’acqua, va dove c’è un apparente vuoto da riempire; vediamo e sentiamo ciò che vogliamo vedere e sentire, perché ne abbiamo bisogno!

Così una persona con cui amavi passare del tempo, ora ti infastidisce, parole che prima ti piacevano ora ti indispongono, modalità che prima ammiravi ora ti irritano.

Magari potrai sentirti in colpa perché si tratta di qualcuno a cui vuoi bene e non comprendi come ciò possa accadere.

Bicchiere acqua

Questione di chimica

Beh, ti farà piacere sapere che “non è colpa tua!”: la responsabilità è dei tuoi SCHEMI!

È tutta una questione di chimica: il nostro cervello tende a rifugiarsi nelle abitudini, meccanismi che ci fanno reagire automaticamente a specifiche sollecitazioni esterne attraverso la produzione di sostanze chimiche che ti impongono come reagire.

La mente, senza nuovi stimoli, lentamente si “spegne”, entra nella routine e ti porta ad etichettare queste persone come negative o incapaci quando prima erano positive e capaci, queste situazioni come problematiche facendotele vivere con disagio, percepisci di essere circondato da persone e situazioni che minano la tua felicità, fino ad etichettare la tua vita come infelice e priva di significato.

Ma la qualità della tua vita dipende dai momenti di gioia, tranquillità e benessere che sei disposto a vivere!

Come osservare il bello delle cose

Quindi, o elimini dalla tua vita queste persone (ma attento/a! perché potresti lentamente fare “piazza pulita” intorno a te e rimanere solo) oppure cerchi di cogliere ciò che di bello ogni persona o situazione ti offre.

Insomma, ogni cosa, fatto o situazione si porta dietro accezioni positive o negative; se osservi quelle positive vivrai nella positività, se osservi quelle negative sarai sempre teso, avrai la percezione che nulla vada bene, che non ci sono soluzioni e vivrai infelice.

Ecco cosa puoi fare per sentire di essere incluso in relazioni belle e che ti fanno sentire bene:

  1. in questa settimana, quando sei in presenza di una situazione o persona che ti suscita sensazioni o reazioni negative, prova, con un atto consapevole, ad osservare solo quanto di bello questa persona o situazione possa avere;
  2. poi scrivi su un foglio ciò che hai osservato e ogni mattina rileggilo provando a sentire le emozioni che queste bellezze ti suscitano;
  3. dopo qualche giorno fa’ un’attenta valutazione delle tue sensazioni e reazioni pensando alla persona o alla situazione.

Se, come io penso, ne vedrai i cambiamenti, allora sei sulla strada giusta, stai già cambiando la tua biochimica.

Articolo a cura di Natale Petti


Profilo del Dr. Claudio Pagliara

Claudio  Pagliara  nasce il 16 Agosto del 1952 a San Vito dei Normanni, piccola cittadina della provincia di Brindisi, dove attualmente vive e svolge l’attività di medico di medicina generale e di specialista in Oncologia. Avendo la passione per la medicina si impegna con entusiasmo e determinazione negli studi. Impara molto sui banchi di scuola e soprattutto  dell’Università di Bologna, dove si laurea nel 1978 con 110 e lode, dopo aver superato tutti gli esami, ad eccezione di uno, con il massimo dei voti. Ancora studente cura insieme alla dott.ssa Montanari Nicoletta, nel 1977, il primo libro scientifico in Italia sulla  “Tossicità dei farmaci” edito dalla CLUEB (Cooperativa Libraria Universitaria Editrice di Bologna) che ha avuto notevole successo. Infatti è stato più volte ristampato e usato in diverse Facoltà di Medicina e Chirurgia. E’ stato, in qualità di oncologo, Consulente tecnico d’Ufficio del Tribunale di Brindisi. Presidente del L’ARCA (Associazione di Assistenza e di Ricerca sul Cancro) ha assistito gratuitamente centinaia di pazienti con tumore in fase terminale.

Ha effettuato numerose pubblicazioni scientifiche, è stato relatore in un gran numero di convegni scientifici ed ha svolto diverse docenze. Ha svolto, come “mmg” (medico di medicina generale) autorizzato a condurre sperimentazioni cliniche, attività di ricerca, in uno studio multicentrico, dal titolo “Rischio&Prevenzione”, della durata di 5 anni, per l’Istituto Mario Negri . I risultati sono stati pubblicati anche su una delle più prestigiose e autorevoli riviste medico-scientifiche come il il New England Journal of Medicine. Ha svolto attività di ricerca con La Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali “B. Ramazzini”, finalizzata alla realizzazione di alcuni registri tumori. E’ stato, inoltre, componente del Comitato Scientifico Nazionale della Legambiente, capo scout, medico volontario in Kenia e medico volontario presso una comunità per tossicodipendenti : La ComunitàEmmanuel. Ha istituito, in collaborazione con la Fondazione Europea di Oncologia di Bologna, il Gruppo Oncologico dell’Italia Meridionale ed altri, il Registro Tumori del Comune di San Vito dei Normanni dal 1960 e del Comune di Brindisi dal 1990.


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