a cura della Redazione “Portale di ornitologia”


L’Oasi Celestina è situati nei pressi di Campagnola Emilia, in provincia di Reggio Emilia. Nasce sul finire degli anni ’90 da una donazione di Maria Celestina Freddi, socia Lipu e appassionata di natura che, con un lascito testamentario lascia i 12 ettari della sua proprietà all’Associazione.

Quello che era un fondo agricolo, viene trasformato nel 2001 in una zona umida grazie alla collaborazione dell’allora Consorzio della Bonifica Parmigiana Moglia-Secchia (adesso Consorzio di Bonifica Emilia centrale). Vengono scavati due invasi, che fungono anche da casse di espansione, collegate ai canali di bonifica del territorio circostante. Come ultima cosa vengono installati il Centro visite e il Capanno di Osservazione. L’Oasi Celestina è inaugurata ufficialmente nella primavera del 2005 grazie alla collaborazione con Comune Campagnola Emilia e poi dal 2009 della Provincia Reggio Emilia. Dal 2012, grazie ad un finanziamento del PSR-Programma Sviluppo Rurale, l’Oasi è dotata di una Torretta di osservazione.

Il paesaggio dell’Oasi è in progressiva evoluzione: le varie piantumazioni di alberi e cespugli autoctoni hanno costituito una serie di siepi e di macchie cespugliate mentre il canneto ha colonizzando gli specchi d’acqua. Tra gli animali, le presenze più rilevanti riguardano senz’altro gli uccelli. Tra i nidificanti ci sono il Cavaliere d’Italia, l’Averla piccola, la Sterna comune, il Tarabusino, la Gallinella d’acqua, il Germano reale, la Passera mattugia.

E’ neiperiodi del passo migratorio che si possono vedere le specie più interessanti. Tra i limicoli, sono stati osservati Chiurlo piccolo, Chiurlo maggiore, Gambecchio, Piovanello pancianera, Combattente, Albastrello, Totano moro, Pantana, Pavoncella, Piro piro boschereccio e culbianco, Beccaccino, Pittima reale, Piovanello comune eccetera. In primavera si possono vedere il Fraticello e le tre specie di Mignattini, il comune, il piombato e l’alibianche, mentre in autunno è stato osservato il Gabbianello. Tra i rapaci, osservati Nibbio brunoFalco di paludeAlbanella reale e minoreSparvierePoianaGheppioLodolaio e Pellegrino.

La visita si può sviluppare partendo dal Centro visite, in cui è allestita una piccola mostra fotografica che illustra la “storia” dell’area protetta. Seguendo il sentiero, si giunge prima alla Torretta e poi al capanno di osservazione. Dal capanno e inoltre dalla mascheratura presente presso il lago piccolo si possono osservare gli stagni e la vita che essi ospitano.

Il Centro visite è dotato di un’aula didattica e dei servizi igienici, ed è accessibile ai diversamemnte abili. L’Oasi, lungo il sentiero-natura, è dotata di nidi artificiali per piccoli uccelli, di bacheche con pannelli didattici, di un gazebo in legno con panche, tavoli e tettoia, aula didattica all’aperto. L’area naturalistica delle Valli di Novellara e Reggiolo, riconosciuta come sito SIC e ZPS, di cui anche l’Oasi Celestina dal 2012 ne fa parte, dista pochi chilometri dall’Oasi stessa. Tutta la provincia di Reggio Emilia è inoltre ricca di interessanti testimonianze storico-architettoniche: meritano una visita la Corte di San Bernardino a Campagnola, la Rocca di Novellara, la Rocca di Reggiolo, solo per citare le più vicine.

Fonte : “LIPU”