di Roberta Annecchini (Biocity Natura)


Storia, usi e proprietà

La Rosa è la pianta protagonista del mese di Maggio. Appartiene alla famiglia delle Rosacee e molto probabilmente è originaria del Medio Oriente, anche se alcuni fossili di Rosa sono stati trovati 30 milioni di anni fa in America. E’ nota per la fioritura del suo incantevole bocciolo, che può avere profumo diverso a seconda della varietà.

Sotto l’influenza positiva del pianeta Venere, simboleggia il piacere, l’armonia, la bellezza e il fascino. E’ infatti ormai di uso comune, regalare una rosa rossa alla propria amata come gesto d’amore, magari dopo una lite o semplicemente ricordando il proprio anniversario. Altri significati importanti sono legati alla tonalità e all’intensità del loro colore.

Oggi se ne contano circa 3000 specie, tra le più note: Alba, Centifolia, Damascena, Gallica, Moschata ecc..

Possono essere suddivise in sei classi: rose botaniche, rose moderne, comprese le ibridi, le rose antiche, a cespuglio, in miniatura e rampicanti.

La Rosa Damascena è un ibrido di Rosa Moschata incrociata con il polline della specie Fedtschenkoana. E’ una delle più importanti specie della famiglia delle Rosacee. Oltre che per uso ornamentale, è coltivata principalmente per l’utilizzo in profumeria, medicina e industria alimentare. E’ infatti nota per il suo effetto profumato floreale.

STORIA.

L’etimologia del suo nome non deriva dall’indicazione del colore da attribuire al fiore; in realtà rosa è una parola che viene dal greco rhodon, che ricorda Rhodos, l’Isola delle Rose, che a sua volta deriva dalla radice vrad, con cui vengono indicate le spine, in particolare quelle del cespuglio di rose. La parola “rosato” o “rossastro” appare solo successivamente dopo, ed è ispirata, appunto, alle tonalità di colore della rosa.

Esiste un forte legame tra gli uomini e questa pianta e non solo per le sue proprietà medicinali, ma anche per aspetti religiosi. La gente chiama questa pianta anche “Fiore del profeta Maometto” (Gole Mohammadi), perchè crede che il suo piacevole aroma ricordi loro il profeta Mohammad.

E’ coltivata attualmente soprattutto in Iran, nella regione del Kashan, per la preparazione di Acqua di rose e di olio essenziale. La sua essenza è tra le più costose e pregiate sul mercato mondiale, a causa della bassa resa dei petali, materia prima di estrazione. Ci sono molte prove della coltivazione e il consumo di R.Damascena in Iran; si ritiene che la distillazione di rose per l’olio provenisse dalla Persia, alla fine del VII secolo d.C. e si diffuse nelle province dell’Impero Ottomano, solo più tardi nel XIV secolo. Fu importata in Europa all’epoca delle Crociate e oggi viene coltivata soprattutto in Bulgaria e Turchia per la produzione di olio essenziale.

USI TRADIZIONALI.

Ippocrate di Kos, , (460 a.C circa – 377 a.C.) , padre della medicina occidentale, prescriveva i petali di rosa macerati nell’olio, come rimedio contro alcune malattie dell’apparato genitale femminile. Anche anni addietro, nell’Iliade, Omero descrisse Afrodite vegliare giorno e notte la salma di Ettore, massaggiando il suo corpo con olio di rose per imbalsamarlo.

La regina d’Egitto Cleopatra (69-30 a.C) pretendeva di avere il letto coperto di rose fresche ogni ogni giorno e si narra che accolse l’imperatore romano Marco Aurelio con profumatissimi petali di questo fiore, al quale si attribuivano poteri afrodisiaci.

Se per i Greci  rappresentava un attributo di Afrodite, per i Romani la rosa, creata da Venere, era simbolo di fecondità e prosperità. L’imperatore Nerone (37-68 d.C.) pare che dormisse in un letto di petali di rosa, ne usava così tanti come tappeto e da bere come vino aromatico. Si utilizzavano a quei tempi ricette a base di acqua di Rose, di miele, di confetture e di oli presenti negli antichi testi di medicina e di erboristeria.

Nella Medicina Persiana tra gli effetti terapeutici sono inclusi il trattamento del dolore addominale, i problemi digestivi e la riduzione degli stati infiammatori, il trattamento del sanguinamento mestruale e un’azione tonica sul cuore. Per la medicina preindustriale infatti si dice che “la Rosa rallegra il cuore.”

Le tribù degli Indiani d’America invece usavano bere il decotto della radice di R.Damascena come rimedio per alleviare la tosse dei bambini.

Nell’icona cristiana la rosa rappresenta sia la coppa che raccoglie il sangue del Cristo, sia la trasfigurazione delle gocce di questo sangue e il simbolo delle sue piaghe. Queste immagini evocano al “Sacro Graal”, la coppa con la quale Gesù celebrò l’Ultima Cena e nella quale il suo sangue fu raccolto da Giuseppe d’Arimatea dopo la crocifissione.

La Rosa è stata scelta nella storia anche per simboleggiare un’emblema di movimenti, nobili casate, come per esempio quella dei Lancaster nel Regno d’Inghilterra o basti ricordare la presenza de “La Rosa Candida” nella Divina Commedia, scelta appositamente da Dante come immagine del paradiso e formata dai Beati, che erano disposti in cerchi concentrici nella spirale dei petali, illuminati dalla luce di Dio.

E’ in onore della “rosa-Maria” che si recita il “rosario” (corona di rose), che veniva proprio fabbricato con il legno di questa pianta per sottolineare il legame con il fiore. Pregare ancora oggi con il rosario, significa costruire simbolicamente un roseto in onore di Maria e di Gesù.

PRINCIPI ATTIVI ED ATTIVITA’ FARMACOLOGICHE.

I diversi componenti isolati dai fiori e petali di Rosa, sono in maggioranza terpeni, glicosidi, flavonoidi ed antociani. Questa pianta contiene acido carbossilico, mircene, vitamina C, kaempferolo e quercetina. I fiori contengono anche un principio amaro, tannini, oli grassi ed acidi organici. In uno studio del 2007 (Loghmani-Kouzani) sono stati trovati più di 95 macro e micro componenti nell’olio essenziale di R.Damascena, in Iran nella regione del Kashan. Tra questi, i composti identificati erano B-Citronellolo (14,5-47,5%), Nonadecano (10,5-40,5%), Geraniolo (5,5-18%), Nerolo e Kaempferolo.

Le funzioni medicinali delle Rosacee sono in parte attribuite alla loro abbondanza di composti fenolici. I fenoli possiedono un’ampia gamma di attività farmacologiche: antiossidanti, spazzini dei radicali liberi, antitumorali, antinfiammatorie, antimutagena e antidepressive.

Estratti etanolici ed acquosi hanno dimostrato effetti positivi sul SNC, grazie alla presenza di flavonoidi che contribuiscono all’azione ipnotica in numerosi studi e a quella ansiolitica ed antidepressiva. L’olio essenziale di Rosa, inoltre, può ritardare l’inizio delle crisi epilettiche, dove altri componenti presenti come il geraniolo e l’eugenolo, sembrerebbero aver dimostrato effetto antiepilettico in un meccanismo di questi composti che è ancora sconosciuto.

Sempre l’olio essenziale di Rosa, ha proprietà antimicrobiche di ampio spettro, con studi in vitro che dimostrano l’importante attività antibatterica del fiore su ben 15 specie di batteri.

PRODOTTI.

La R.Damascena è una delle più importanti specie della famiglia delle Rosacee, nota principalmente per la sua profumazione. I prodotti più commercializzati ed usati derivano dalla lavorazione dei suoi petali per produrre la famosa acqua aromatica di Rose e l’olio essenziale, che trovano utilizzo soprattutto nel campo della cosmesi e della profumeria.

ACQUA DI ROSE: si tratta di un prodotto molto abbondante in Iran, contiene tra il 10-50% di olio di rose. E’ usata tradizionalmente nelle cerimonie religiose, nelle moschee soprattutto in caso di lutto, per calmare e rilassare le persone. La migliore qualità di Acqua di Rose è prodotta nel Kashan. Oggi ha un valore e un mercato prettamente cosmetico e viene commercializzata nell’industria alimentare e in quella della profumeria. L’acqua di Rose, usata come classico tonico per il viso, è consigliata per la sua azione antiage e rivitalizzante, soprattutto in pelli secche e mature.

OLIO ESSENZIALE: l’arte della distillazione dei petali di rosa è indubbiamente della Persia, dove sin da tempi molto antichi si distillava già l’acqua di rose. Sono stati molto probabilmente gli Arabi a portare l’arte della distillazione nei paesi Occidentali. Oggi i paesi produttori più importanti di olio essenziale di rosa sono la Bulgaria, la Turchia ed il Marocco.

Si tratta di una frazione aromatica della pianta, ottenuta a partire dalla distillazione dei fiori freschi di Rosa Damascena. La raccolta avviene a mano il mattino presto, quando la rosa contiene la maggiore quantità di olio essenziale. Il raccolto viene immediatamente portato alla distilleria, affinchè non avvengono fermentazioni nocive per la qualità dell’essenza. L’olio viene preparato a partire da alambicchi di rame dal contadino o in grandi fabbriche sotto controllo scientifico. Circa 3000 parti di fiori produce una sola parte di olio. E’ molto costoso e facilmente soggetto ad adulterazione. Si presenta pallido, giallo e semisolido. Viene utilizzato in Aromaterapia come supporto per aiutare a curare gli stati depressivi, il dolore, lo stress nervoso e l’eccessiva tensione. Inalato è utile per alleviare alcune allergie, nel mal di testa ed emicrania.

Osserviamo con attenzione: quando sboccia una rosa è sempre uno spettacolo per i sensi.


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