a cura della Redazione di “Salute & Benessere”


Inutile chiedere alla caffeina l’impossibile: un espresso aiuta nei compiti più semplici, ma non risolve i deficit cognitivi da mancanza di sonno.

Non riponete troppe speranze in quel caffè: il trucco per farcela è dormire.

Non è il primo caffè del mattino a determinare il tono della giornata, ma la qualità del sonno che l’ha preceduto: la caffeina dà una sferzata all’umore e aiuta a portare a termine i compiti di attenzione più semplici, ma non migliora le funzioni cognitive nei cervelli annientati dalla carenza di sonno. Sarebbe bello pensare che un espresso o due possano rafforzare la memoria ed evitare errori sul lavoro: ma chi per mestiere deve ridurre al minimo le disattenzioni (pensiamo a medici, chirurghi, piloti, autisti, poliziotti), deve prima di tutto rendere il sonno un’assoluta priorità.

Svegli per la scienza. Un gruppo di psicologi della Michigan State University ha cercato di capire in che misura la caffeina fosse capace di contrastare gli effetti della deprivazione di sonno sulle funzioni cognitive. Il team ha chiesto a 276 partecipanti di completare due tipi di compiti, un semplice esercizio di attenzione e un’operazione più complessa (in cui bisognava procedere con ordine e senza saltare o ripetere passaggi) a mente fresca o dopo una notte in bianco in laboratorio. Prima di cimentarsi in queste missioni ad alcuni partecipanti è stata almeno fornita una consistente quantità di caffeina (200 milligrammi) mentre agli altri è stato dato soltanto un placebo.

Prima di tutto, dormi. Non dormire ha peggiorato le performance in entrambi i compiti, ma almeno la caffeina ha aiutato a completare l’impegno più facile, quello che richiedeva semplicemente di prestare attenzione. Non ha però evitato gli errori procedurali nel secondo compito, che – se nel caso dell’esperimento non hanno avuto conseguenze – nella vita di tutti i giorni potrebbero causare infortuni o incidenti anche gravi.

«La caffeina aumenta l’energia, riduce la sonnolenza e può persino migliorare l’umore, ma non può assolutamente rimpiazzare un’intera notte di sonno», spiega Kimberly Fenn, che ha guidato lo studio. «Anche se può sembrare di poter combattere la deprivazione di sonno con la caffeina, le performance ad alto livello risultano comunque alterate. Questa è una delle ragioni per le quali la deprivazione di sonno può essere così pericolosa».

L’esercizio fisico è meglio del caffè per dare la sveglia. C’è chi, come Voltaire, ne prendeva addirittura 40 al giorno, e chi non inizia la giornata senza averne bevuto una tazza fumante: parliamo del caffè, bevanda amata in tutto il mondo e consumata in diversi modi. Secondo una ricerca pubblicata su Scientific Reports, esisterebbe però un metodo più sano ed efficiente per partire col piede giusto la mattina: fare esercizio fisico. e da un lato è vero che la caffeina dà una carica di energia e tira su di morale, dall’altro può anche essere causa di ansia e tremori muscolari nei soggetti più sensibili. Ecco perché potrebbe essere una buona idea sostituire (o alternare) il rituale del caffé mattutino con della sana attività fisica. Tuttavia, come in (quasi) tutte le cose, il segreto è non abusarne, e limitarsi a un massimo di tre o quattro tazzine di caffè al giorno. La ricerca ha analizzato i benefici dell’esercizio fisico e della caffeina sulle capacità cognitive, che influiscono sulla memoria e l’abilità di svolgere compiti mentali. I ricercatori hanno confrontato le abilità di un gruppo di adulti sani dopo aver fatto 20 minuti di camminata veloce, e dopo aver assunto una dose di caffeina corrispondente a quella contenuta in una tazzina di caffè. I risultati hanno evidenziato che l’esercizio fisico è efficace tanto quanto la caffeina nel migliorare la memoria e le funzioni cognitive. Gli studiosi hanno voluto inoltre verificare se l’esercizio fisico potesse porre rimedio ai sintomi causati dalla mancanza di caffeina, quali stanchezza, demotivazione ed emicrania. Hanno quindi chiesto a un gruppo di consumatori abituali di caffè, in “astinenza” da caffeina da 12 ore, di fare una camminata veloce di 20 minuti. I risultati sono stati sorprendenti: l’attività aerobica ha contribuito a migliorare l’umore dei partecipanti, dando loro una sferzata di energia e vitalità.


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