di Tiberio La Rocca


In questo periodo così triste, una poesia spiritosa. Una interpretazione particolare di “una nota vicenda”. Mela o vino? A voi l’ardua risposta…

Signore - chiese Adamo al Creatore -
ma in Paradiso voi...cosa bevete?
Io vedo che qui c’è solo un ruscello,
d’altre bevande qui, non disponete?

Perché? Disse il Signore assai adirato,
che c’è che non va bene, è acqua pura
qui sopra al Paradiso è tutto a posto,
qui non c’è inquinamento alla natura!

Lo so, rispose Adamo, questo è certo,
però qualcosa c’è di inconfessato
altri mi ha detto “no, non bere acqua,
qui in Paradiso...c’è un nettare pregiato”.

Tu non berrai quel nettare, giammai,
tuonò il Signore con la voce dura
se lo farai, assieme alla tua donna,
sarai scacciato da questa natura.

La storia si concluse, lo sappiamo,
con l’uomo che cedé alla tentazione
e che non si limitò solo all’assaggio,
ma bevve veramente a profusione.

Da questo poi è derivato il tutto,
tutto è dipeso da un’ubriacatura
non fu la mela che generò il peccato,
ma il “dolce nettare” che vien dalla natura…

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