di Pippo Ferraro


Giuseppe Saronni (Novara, 22 settembre 1957) è un dirigente sportivo, ex ciclista su strada e pistard italiano. Professionista dal 1977 al 1990, vinse due Giri d’Italia, una Milano-Sanremo, un Giro di Lombardia, una Freccia Vallone e un campionato del mondo su strada. Dal 2005 è general manager del team Lampre-Merida.

Piemontese solo di nascita, crebbe a Buscate alle porte di Milano. Approdò al ciclismo giovanissimo, inizialmente con l’attività su pista. Da junior arrivò al titolo europeo della velocità; da dilettante fu invece selezionato per i Giochi olimpici di Montréal nel 1976, partecipando alla prova di inseguimento a squadre, nella quale il quartetto italiano, completato da Sandro Callari, Cesare Cipollini e Rino De Candido, venne eliminato ai quarti di finale dall’Unione Sovietica.

Fu autorizzato al passaggio di categoria a 19 anni e mezzo: professionista dal 1977, inizialmente vestì la casacca bianconera della Scic diretta da Carlo Chiappano. Il 23 febbraio dello stesso anno, al Trofeo Laigueglia, fu secondo dietro al campione del mondo Freddy Maertens. Nel 1979, a soli 21 anni e 8 mesi, si aggiudicò la classifica generale del Giro d’Italia. La corsa si decise nella cronoscalata di San Marino, dove Saronni vinse indossando la maglia rosa: non lasciò più il primato, risultando uno dei vincitori più giovani della storia del Giro.

Nel 1980 passò alla Gis Gelati, sempre sotto la direzione di Chiappano: quell’anno vinse la Freccia Vallone, sette tappe al Giro d’Italia (in cui concluse settimo) e il titolo nazionale professionisti; l’anno dopo si aggiudicò quindi tre frazioni al Giro e la medaglia d’argento ai campionati del mondo di Praga, superato allo sprint da Freddy Maertens.

Nel 1982 passò alla Del Tongo-Colnago. Ottenne le vittorie più importanti nei mesi tra febbraio 1982 e giugno 1983: nella primavera 1982 vinse Tirreno-Adriatico e Giro di Svizzera, mentre nell’autunno seguente trionfò ai campionati del mondo di Goodwood, in Gran Bretagna, battendo in volata l’americano Greg LeMond, e al Giro di Lombardia. Nella primavera 1983 si aggiudicò in solitaria la Milano-Sanremo; sempre in maglia iridata concluse la serie di successi nel giugno 1983 con tre trionfi di tappa e la vittoria finale, la seconda in carriera per lui, al Giro d’Italia.

Nella bacheca di Saronni mancano vittorie al Tour de France, dove non corse mai tranne una volta a fine carriera. Ha indossato 49 volte la maglia rosa e ha sempre gareggiato sulle biciclette Colnago, tranne nel 1979, anno in cui vinse il suo primo Giro d’Italia, in cui corse con bicicletta Bottecchia. Nel 1986 si piazzò secondo al Giro d’Italia, battuto da Roberto Visentini, e terzo ai campionati del mondo di Colorado Springs vinti da Moreno Argentin. Nella seconda metà degli anni ottanta la sua forma però declinò: abbandonò le corse nel 1990.

L’anno seguente al ritiro divenne team manager della Lampre, alla guida della quale vinse due Giri d’Italia, nel 1996 con Pavel Tonkov (team Panaria-Vinavil) e nel 2001 con Gilberto Simoni (Lampre-Daikin).

Fonte : “tls”