a cura dell’Autoscuola Giulia – istruttore Stefano San Romè


Il sistema anti bloccaggio, meglio noto con l’acronimo ABS (anti-lock braking system), evoluzione del precedente sistema “anti-slittamento” (antiskid system), è un’unità di controllo elettronico o sistema integrato di sicurezza che evita il bloccaggio delle ruote dei veicoli garantendone la guidabilità durante le frenate.È talvolta integrato con i sistemi di frenata assistita.

Dalla sua immissione sul mercato fino a oggi, l’ABS si è evoluto e diversificato, divenendo un sistema complesso e caratterizzato dai vari produttori. Il funzionamento basilare però, fatte le dovute considerazioni, è rimasto lo stesso. Su ogni ruota del veicolo è posto un Encoder (trasduttore di posizione angolare), formato da un trasduttore e da una ruota fonica, che è costituita da una ruota dentata simile ad un ingranaggio che gira con la ruota del veicolo ed un sensore di prossimità induttivo fisso che rileva il passaggio dei denti di suddetta ruota. La centralina elettronica, contando il numero di denti che passano in una data unità di tempo, calcola la velocità di rotazione della ruota e se rileva che una o più ruote sono bloccate in fase di frenata comanda la pompa idraulica in modo da diminuire la forza di frenata, in pratica esegue la stessa azione che compirebbe il guidatore rilasciando il pedale del freno. Da notare che l’ABS è un sistema unidirezionale, esso infatti esegue solo un’azione di rilascio dei freni mentre la forza di chiusura di essi deve essere fornita dal guidatore tramite il pedale del freno.

In una frenata di emergenza il guidatore deve premere il pedale il più forte possibile senza preoccuparsi di bloccare le ruote, visto che è la centralina a diminuire tale forza fino al limite di tenuta del veicolo, inoltre è consigliabile che il conducente prema la frizione per ottimizzare la ripartizione della frenata ed evitare che il freno del motore sulle ruote motrici influenzi l’intervento della centralina dell’ABS e degli altri sistemi di controllo. In più, se l’automobile rallenta eccessivamente a frizione non premuta, il motore potrebbe spegnersi provocando di conseguenza lo spegnimento del servofreno, rendendo la frenata più difficoltosa. Fondamentale per l’ottimizzazione del funzionamento è la presenza dell’EBD (ripartitore elettronico della frenata), infatti con esso può essere trasferita forza frenante tra un asse e l’altro riuscendo così a sfruttare tutta l’aderenza che le ruote riescono a fornire e che normalmente è assai diversa tra avantreno e retrotreno.
Oggi, come già detto, tale sistema si è evoluto con alcune migliorie, dove si è passati dalle 3 correzioni di frenata al secondo dei primi sistemi alle 15 degli attuali, inoltre i più recenti sistemi sono stati resi bidirezionali riuscendo così a serrare un freno oltre che rilasciarlo, ciò ha permesso un miglioramento delle funzionalità e l’integrazione con altri sistemi di sicurezza come ad esempio la frenata di emergenza assistita. Tale funzione dell’ABS permette di aumentare automaticamente la forza di frenata, diminuendo così lo spazio di arresto del veicolo, nel caso in cui il pedale sia premuto con una velocità e una forza tale da far presagire una situazione di pericolo. Lo slittamento non è pattinamento: nel primo fenomeno la ruota, essendo bloccata, non gira ovvero scivola; nel secondo la ruota gira a vuoto (aderenza del battistrada del pneumatico insufficiente).


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