di Tiberio La Rocca
La poesia affronta il tema – attualissimo – della pandemia oggi imperante nel mondo, con tutto il suo carico di dolore, di morti, di “solitari commiati”. Può essere paragonato – quanto accade – ad un mare in tempesta. I ricordi possono rappresentare un riparo sicuro, come uno scoglio per il naufrago. Questo tempo – però – finirà; vinceremo il male e torneremo alla vita!
E CI SARÀ UN DOMANI Esistenze spezzate da dolori inattesi solitari commiati colorati d’amore; malinconiche vie e un silenzio assordante ed il vento tra i rami di fioriture precoci. Non è amico quel vento di oggi, ora è tempo di sorrisi insicuri di parole sussurrate e di sguardi invocanti un approdo sicuro. E i ricordi, trascinati dall’ozio, tra i marosi furenti di oggi sono isole e ripari preziosi. Muteranno i destini di molti, gioia e lacrime marcheranno la vita e il deserto di oggi aprirà le sue porte a gioiosi via vai. E la speranza è quel piccolo fiore, il vagito di un bimbo che nasce e il dolore che adesso ci segna, ricadrà vinto e domo nel nulla.
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