a cura della Redazione “Scuola e studenti” e “Focus Junior”


La scoperta dell’America, da parte di Cristoforo Colombo, ha cambiato il mondo intero. Colombo era convinto di poter raggiungere le Indie in nave. Ottenuto l’appoggio di Isabella di Castiglia, è stato finanziato dai regnanti di Spagna. Salpato da Palos de la Frontera il 3 agosto 1492, ha raggiunto San Salvador il 12 ottobre 1492. Il nome America, invece, è legato alla figura di Amerigo Vespucci, navigatore ed esploratore italiano che ha compreso che le terre dove era approdato Colombo non appartenevano al continente asiatico, come Colombo pensava, ma facevano parte di una nuova terra, ancora inesplorara.

Alla fine del Quattrocento i re di Spagna decisero di favorire i viaggi di esplorazione, il più importante dei quali fu quello di Cristoforo Colombo, navigatore genovese, che involontariamente si fece autore della scoperta dell’America. Nell’aprile del 1492 Colombo, dopo aver incassato un rifiuto dai Portoghesi non interessati all’impresa, ottenne dalla regina Isabella di Castiglia l’autorizzazione e i mezzi per mettere in atto il progetto di «buscar el Levante por el Ponente», di raggiungere cioè le Indie navigando verso Occidente. L’idea audace di Colombo maturò in seguito alla lettura de Il Milione di Marco Polo e delle sue avventure sulla via della seta le cui descrizioni della Cina lo avevano affascinato; trasse così forza dalle notizie che iniziarono a circolare sulla sfericità della Terra e sulla vicinanza delle coste dell’Europa a quelle della Cina.
Dopo aver calcolato in modo errato la circonferenza della Terra e la distanza tra i due continenti, il navigatore genovese partì dalle Canarie, isole spagnole nell’Oceano Atlantico al largo dell’Africa, nell’agosto del 1492 con tre navi: la Niña, la Pinta e la Santa Maria. La scoperta dell’America stava per avvenire. Colombo il 12 ottobre del 1492 raggiunse un’isola dell’arcipelago di Bahama, da lui chiamata San Salvador, dopo due mesi di navigazione e dopo aver represso un principio di ammutinamento.
Pensando di essere arrivato in Cina toccò invece Cuba, definita da Colombo «l’isola più bella che occhio umano abbia mai visto» e Haiti che chiamò Hispaniola. Credette anche di essere arrivato in Giappone perché confuse la parola indigena Cibao con Cipango, nome dato nel Medioevo al Paese asiatico. Nel gennaio del 1493 lasciò nelle terre appena raggiunte una parte dei suoi uomini per tornare in Spagna. Qui chiese di compiere altri viaggi, che in totale furono quattro, promettendo di riportare spezie e ricchezze e diffondendo notizie sugli Indios.

Nella sua relazione, Colombo così descrisse gli indios d’America: “Gli abitanti di essa mancano di armi, che sono loro quasi ignote, né a queste son adatti, non per la deformità del corpo, essendo anzi molto ben formati, ma perché timidi e paurosi . Del resto, quando si vedono sicuri, deposto ogni timore, sono molto semplici e di buona fede, e liberalissimi di tutto quel che posseggono: a chi ne lo richieggia nessuno nega ciò che ha, ché anzi essi stessi ci invitano a chiedere.”

Ben presto i racconti di viaggio di Colombo, diffusi dalla corte spagnola, alimentarono in tutta Europa una forte curiosità perché sin dall’antichità si era fantasticato su uomini diversi e su mostri orripilanti che vivevano in luoghi lontani. Con Colombo venne introdotta una nuova figura: quella del selvaggio, un uomo primitivo che viveva ancora allo stato di natura. Nel frattempo dal nuovo continente scoperto, l’America, iniziarono ad arrivare oro e alimenti sconosciuti in Europa, oggi completamente integrati nella nostra alimentazione e stile di vita. Venne anche accertata la vera identità delle terre scoperte da Colombo. L’esperto navigatore fiorentino Amerigo Vespucci compì tra 1499 e 1502 un viaggio lungo le coste dell’America meridionale, che lo convinse del fatto che Colombo fosse realtà approdato in un nuovo continente e avesse quindi scoperto l’America. Il testo del 1502 in cui Vespucci scrisse queste conclusioni, Mondus Novus, fece il giro d’Europa tanto che nel 1507 un geografo tedesco, Martin Waldseemüller, indicò per la prima volta come “America” il Nuovo Mondo scoperto da Colombo.  

Fonte : “studenti.it”