a cura della Redazione GreenMe


La crisi esistenziale è una fase nella quale si precipita in un turbamento profondo e si mettono in dubbio i capisaldi della propria vita. Per affrontarla con successo è importante sapere che cos’è e affrontarla come una opportunità, piuttosto che una difficoltà.

La crisi esistenziale è una condizione molto particolare che può presentarsi più volte nel corso della vita. Il termine è molto conosciuto e utilizzato spesso in modo ironico (“gli adolescenti in crisi esistenziale” vengono così presi bonariamente in giro dai genitori). 

Ma la crisi esistenziale è un momento di reale e profondo disagio: si ha quando la persona inizia a mettere in dubbio alcuni dei pilastri fondanti della propria vita come il lavoro, il partner, gli amici, ma soprattutto se stessa. Quando le colonne su cui si regge una vita intera traballano, non si può far altro che avvertire un profondo turbamento. 

Perché capita di trovarsi in crisi esistenziale? Questa fase di angoscia e ansia intense arriva di solito  durante i più grandi cambiamenti della nostra vita. Ecco alcuni esempi: 

  • Adolescenza
  • Scelta del percorso di studi futuro.
  • Fine degli studi, laurea.
  • Morte di un familiare.
  • Raggiungimento di determinate età anagrafiche (i vent’anni, i trenta, i cinquanta, i sessantacinque…)
  • Problemi nell’ambito del lavoro.
  • Traumi e shock psicologici o fisici.
  • Domande esistenziali e spirituali profonde che non trovano una risposta soddisfacente. 

Spesso il sentimento che sorge da questi momenti di rottura è l’insoddisfazione. La sensazione imperante è di aver sbagliato tutto nella propria vita o, ancor peggio, di essere intrappolati in un’esistenza che non si vuole. Questo porta a mettere in discussione ciò che fino a poco prima era dato per sicuro, a non trovare più accogliente ciò che prima era confortevole, a mettere in dubbio valori e comportamenti personali. 

Esistono tre tipologie principali di crisi esistenziale: 

  • Crisi “di vuoto”, quando si ha la sensazione che la propria vita sia, appunto, vuota, desolata, senza prospettive. Questo accade soprattutto ai giovani dopo la fine degli studi. 
  • Crisi “di noia”, che viene dall’insoddisfazione per le scelte che si son fatte o per lo stile di vita che si conduce. Spesso nasce in seguito a crisi di coppia, lavorative o legate all’età che avanza. 
  • Crisi “di identità” che riguardano non tanto lo stile di vita e le prospettive per il futuro, ma proprio il rapporto con se stessi. 

Le crisi esistenziali sono molto importanti e dovrebbero essere accolte con favore quando si presentano: molto spesso, da questi momenti, nascono soluzioni nuove, nuove idee e in ogni caso si arriva a una riappacificazione con sé e con la vita, migliorandola. Le crisi esistenziali sono quelle che permettono alle persone di lasciare un lavoro che le opprime, di allontanarsi da un partner assente o di cercare un nuovo amore, di creare opere d’ingegno mai pensabili prima, di risolvere conflitti interiori e familiari cementificati negli anni. 

A volte queste crisi possono però portare a deprimersi e a lasciarsi andare, quindi è bene permettersi di vivere i momenti di passaggio ma vigilare sempre, ricordandosi di avere cura di sé ed eventualmente chiedendo supporto ai propri amici e familiari.