di Roberta Annecchini (Biocity Natura)


“Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo.” Abbiamo dimenticato questa saggia citazione di Ippocrate, padre della Medicina? Siamo oggi forse troppo presi dalle pubblicità o dalle mode che ci propinano continuamente in tv e dallo stile frenetico della vita moderna, mangiamo cibi industriali e preconfezionati, passando dunque poco del nostro tempo in cucina, dimenticando che il cibo è prima soprattutto cultura e tradizione di un popolo e poi salute. La citazione di Ippocrate, lungimirante, oggi trova un importante fondamento scientifico. Una sana alimentazione è la base per la prevenzione di diverse malattie, ciò che ingeriamo, partendo dall’atto della masticazione è una scelta che può scatenare, nel tempo risposte positive o negative, come per esempio l’obesità.

In Italia una persona su tre è in sovrappeso, nove persone su cento sono obese. Sono entrambe condizioni che influiscono sulla nostra silhouette. A livello sociale ci possiamo sentire a disagio, non essere sicuri di noi stessi, ma soprattutto un eccesso di presenza di massa grassa, può influire sul nostro stato di salute. Sovrappeso ed obesità sono infatti la porta d’ ingresso per le malattie metaboliche, purtroppo ormai comuni, come la sindrome metabolica, l’insulino-resistenza, il diabete di tipo 2, l’ipertensione e l’aterosclerosi. La predisposizione genetica esiste, ma ciò che gioca un ruolo cruciale è lo stile di vita.

Il secondo pilastro della salute riguardante anche il dimagrimento e controllo del peso è sicuramente il movimento. L’organismo umano si è evoluto nel corso di centinaia di migliaia di anni in un ambiente in cui il cibo era scarso e lo sforzo fisico invece intenso, per passare oggi invece all’opposto contrario; non dobbiamo più procuraci il cibo da noi, esiste il supermercato sotto casa, ci muoviamo anche meccanicamente e non più a piedi, grazie alle automobili e agli ascensori. La tecnologia inoltre, per motivi di lavoro e di hobby ci porta a passare parecchio tempo della nostra giornata davanti al pc o al cellulare. Facciamo dunque una vita molto sedentaria. Solo nella seconda metà del XX secolo, con la pubblicazione dei primi studi epidemiologici, la scienza moderna ha capito l’importanza dell’esercizio motorio per il mantenimento della salute psico-fisica e per la prevenzione delle malattie, soprattutto di origine metabolica, cardiovascolare ed oncologica. Ma attenzione, l’esercizio fisico non può essere un sostituto di una sana alimentazione. La qualità del cibo che ingeriamo resta importante, fornisce i mattoncini con cui vengono costruite le nostre cellule, organi, il cervello e i muscoli.

Se tutto questo non dovesse bastare, ovvero cambiare stile di vita, tramite alimentazione e movimento, può aiutarci, soprattutto in una prima fase iniziale, per smuovere un pò, la fitoterapia. La Fitoterapia  è lo studio delle sostanze naturali per il loro uso in medicina riguardante il settore della farmacognosia; una specifica disciplina medica che prevede l’utilizzo delle piante medicinali e le loro preparazioni.

Per gli antichi, che erano i grandi maestri del sapere medico tramite l’utilizzo delle piante, il trattamento dimagrante assume degli aspetti che ci sono in parte sconosciuti. Il modello estetico della fase storica pre-industriale, non ha niente a che vedere con i moderni canoni di bellezza, che esprime oggi la nostra società. Seppur i modelli di riferimento erano quelli della bellezza classica greco-romana, appiano in altre epoche modelli estetici di figure femminili che oggi definiremo grasse e cellulitiche. Le forme e le curve tondeggianti rappresentate dagli artisti e scultori del passato, erano un’immagine armoniosa, simbolo di accoglienza, prosperità e non qualcosa di dispregiativo. Anche la ricchezza materiale, non accessibile a tutti, ma solo dalla classe nobile, veniva rappresentata con l’opulenza del fisico.

Se dovessimo seguire la teoria ippocratica umorale, ogni costituzione presenta fattori ed aspetti legati all’obesità, che sono differenti tra loro. Il Melanconico è predisposto di più al sovrappeso per un fattore psichico, è infelice ed è attanagliato dalla freddezza, la sua predisposizione alla depressione lo può portare ad un atteggiamento di tipo compulsivo verso il cibo. Il freddo è un elemento fondamentale perchè esprime una certa staticità, differentemente dal calore che genera movimento ed asciuga. Il Sanguigno, che presenta una costituzione pletorica, è una persona amichevole, gioiosa, gli piace stare in compagnia e quindi mangiare. Essendo un buongustaio, può andare incontro al sovrappeso, seppur in lui è molto presente il calore interno, ma non ha nessuna intenzione di dimagrire, è felice così com’è. Nel Flemmatico invece, l’obesità è frutto di un ristagno di liquidi, c’è eccessiva presenza di acqua organica tra i tessuti, che non riesce ad essere eliminata per la mancanza di Calore interno. E’ una costituzione fredda e umida, si presenta gonfio e flaccido, ha scarso tono muscolare e non ha nessuna voglia di fare movimento perchè è pigro.Conoscendo la visione degli antichi da collegare alla visione scientifica moderna, come dimagrire con l’aiuto della fitoterapia?

  1. RIDUTTORI DELL’ASSORBIMENTO

Rappresentano quella classe di piante e sostanze naturali che diminuiscono l’apporto calorico del cibo. Si dissolvono in acqua, formando delle soluzioni colloidali o dei gel densi e voluminosi, che legano e trattengono parte del cibo ingerito, soprattutto zucchero e grassi. Sono in grado di prolungare il senso di sazietà, per la distensione delle pareti gastriche ad opera dell’aumentato volume delle fibre stesse, ma anche grazie all’azione viscosizzante sul contenuto intestinale. E’ da notare inoltre un aumento della funzionalità intestinale, grazie all’aumento della velocità di evacuazione, che facilita il fisiologico transito intestinale. Ne beneficia anche un’azione idratante e protettiva sulle mucose del canale digerente. Costituite principalmente da fibre vegetali solubili, sono chimicamente mucillagini, betaglucani, glucomannani, gomme, pectine. Si ricorda che l’assunzione di integratori alimentari a base di fibre vegetali deve essere effettuata lontano da terapia farmacologia, per la possibile interazione da riduzione di efficacia di alcune classi di farmaci.

2.  ATTIVATORI METABOLICI

Gli attivatori metabolici o stimolatori della lipolisi, sono una classe di sostanze naturali che stimolano il metabolismo, sia direttamente interagendo con i recettori delle catecolamine, sia indirettamente tramite una maggiore produzione di ormoni tiroidei. Inducono come ultimo effetto un innalzamento della termogenesi, fattore molto utile perchè i soggetti in sovrappeso, presentano generalmente un metabolismo basale ridotto associato a bassi livelli di termogenesi. Sono tendenzialmente quei fitocomplessi a sinefrina, le basi xantiniche e le alghe marine contenenti iodio.

3. DRENAGGIO E DIURESI

I drenanti rappresentano quella classe di piante che permettono l’eliminazione delle tossine da parte dell’organismo attraverso quelli che sono considerati gli organi emuntori naturali: fegato, reni, intestino, pelle. Ricordiamoci che il sovrappeso è l’incapacità dell’organismo di far circolare Calore. Ci serviamo dunque principalmente di piante amare di qualità calde-secche, come Carciofo, Tarassaco, Fumaria ecc… e di piante considerate regolatrici dell’Acqua organica contenenti maggiormente saponine e che agiscono come diuretici volumetrici, più o meno energetici: Rusco, Ononide, Gramigna, Pilosella, Mais (stigmi) ecc…

4.  CONTROLLO DELLA GLICEMIA

Le sostanze naturali per il controllo della glicemia hanno come effetto finale quello di abbassare l’insulinemia e quindi attivare le lipasi degli adipociti. Quelle più conosciute e con letteratura presente sono la Gymnema sylvestre, la Cannella e i Baccelli di Fagiolo.

La Gymnema contiene nelle foglie degli acidi gymnemici, che sono responsabili dell’attività ipoglicemizzante. Questi sembrano inibire il trasporto di glucosio nell’intestino tenue e aumentare la trasformazione metabolica del glucosio a livello cellulare.

La Cannella è un pianta utilizzata tradizionalmente nelle problematiche dello stomaco, presenta anche attività ipoglicemizzante e migliora la sensibilità all’insulina, grazie alla presenza soprattutto di cinnamaldeide, confermata da studi in vivo. Si è visto che in soggetti con diabete tipo 2, l’integrazione con cannella per un periodo di circa un mese ha portato la riduzione della glicemia a digiuno, oltre ad una riduzione dei livelli di trigliceridi e di colesterolo totale.

I Baccelli del Fagiolo sono invece ricchi di faseolamina. Questa molecola è in grado di inibire l’enzima a-amilasi, responsabile della trasformazione di amido in glucosio assorbibile. La sua inibizione quindi, blocca questa trasformazione rendendo l’amido non assorbibile. Un aspetto molto importante di questo estratto è di ridurre notevolmente il picco ematico di glucosio post-prandiale, in un meccanismo d’azione di inibizione competitiva nei confronti dell’amilasi pancreatica.

5.  AZIONE FIBRINOLITICA

Le piante ad azione fibrinolitica o proteolitica contengono enzimi proteolitici che sono in grado di ridurre l’edema nei tessuti. Sono dei potenti antinfiammatori naturali dove è presente un focolaio infiammatorio con la presenza di fibrina, localizzata nei tessuti molli e nella PEFS (panniculopatia edemato-fibro-sclerotica).

Ricordiamo infine che gli integratori alimentari a base di piante e derivati non devono sostituire una sana e corretta alimentazione, ma possono sicuramente essere d’aiuto, affidandosi sempre alla consulenza di un esperto.


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