a cura della Fondazione Umberto Veronesi e della Redazione “Mamma e Papà”


L’uso del biberon prima di addormentarsi può essere pericoloso per i denti provocando carie da biberon. Riguarda la fascia dei bambini di età compresa fra 1 e 4 anni.

La sindrome da biberon è una forma di carie a rapida evoluzione che distrugge la dentatura da latte (in pediatria si dice “dentatura decidua”), specificamente gli incisivi, e che è causata dalla abitudine di assumere latte o liquidi zuccherati continuamente nella giornata o durante il sonno. In particolare, occorre sapere che:

  • i bambini che bevono frequentemente bevande zuccherate rischiano la carie agli incisivi 5 volte di più degli altri
  • bere latte o tisane dolci prima di addormentarsi è particolarmente nocivo, in quanto la posizione sdraiata durante il sonno favorisce il ristagno di liquido intorno ai denti e durante il sonno manca l’azione di lavaggio della lingua e della saliva
  • la buona abitudine di usare lo spazzolino e di assumere il fluoro non è sufficiente ad evitare la carie agli incisivi se si mantiene la scorretta abitudine di concedere il biberon prima di andare a letto.

Che cos’è la carie da biberon?

E’ la carie indotta da un uso scorretto del biberon (detta anche “sindrome da biberon”). Riguarda la fascia dei bambini di età compresa fra 1 e 4 anni. I fattori che danno origine a questa sindrome sono: – un prolungato allattamento al seno (sia come numero di ore al giorno, sia come numero di mesi); – l’uso di biberon o ciucci con prodotti zuccherati; – la non corretta attenzione all’igiene orale dopo l’uso di questi accessori. L’azione degli zuccheri in bocca, specialmente quando biberon e ciuccio vengo usati di notte per tenere “buono” il bambino, favorisce lo sviluppo di microrganismi responsabili della demineralizzazione dello smalto dei denti da latte e del formarsi della carie. Quest’ultima colpirà per primi gli incisivi mascellari centrali e laterali, per poi propagarsi agli altri denti.

Non vanno sottovalutate le conseguenze dovute ad abitudine scorrette nell’ambito famigliare, quali l’assaggio da parte della madre del biberon o la condivisione delle posate. Tutto ciò favorisce la trasmissione degli agenti cariogeni. Se il processo carioso non è controllato e si deve procedere ad estrazioni, ciò comporta complicanze di notevole importanza. E’ quindi necessario prendere consapevolezza della sindrome da biberon per poter agire correttamente sulla prevenzione, coinvolgendo in ciò i genitori, ai quali va insegnato cosa fare e cosa non fare, nell’interesse di un’armoniosa e sana crescita dei denti dei loro bambini. Kroll e Stone hanno trovato una correlazione tra la presenza di Sindrome da Biberon e il tempo in cui il piccolo paziente dorme con il biberon in bocca. Infatti essi hanno constatato che la diffusione continua di liquidi zuccherati sulle superfici dei denti nelle ore notturne con flusso salivare ridotto crea l’ambiente ideale per lo sviluppo di microrganismi acidogeni responsabili della demineralizzazione dello smalto.

Articolo a cura del Dott. Giuseppe Varrasi (pediatra)