a cura di Felice Nicotera


Il Gianicolo è un parco pubblico molto suggestivo sia perché offre dall’alto una splendida veduta di Roma, sia perché è un luogo della memoria, che nei grandi monumenti equestri di Giuseppe e di Anita Garibaldi, negli busti e nelle stele dedicati ai combattenti garibaldini, provenienti da ogni parte d’Italia, ricorda la strenua difesa della breve Repubblica Romana tra l’aprile e il luglio del 1849.

I numerosi busti che furono collocati, a più riprese raffigurano i patrioti italiani e stranieri che durante il Risorgimento combatterono con le armi o con la parola per l’unificazione dell’Italia.

Nel punto più alto del colle, al centro di un piazzale, è situato il monumento equestre di Giuseppe Garibaldi, opera dello scultore Emilio Gallori inaugurata nel 1895.

Il monumento è stato collocato volutamente in un’area dove nel 1849, al tempo della effimera Repubblica Romana, particolarmente cruenti furono i combattimenti tra i garibaldini e le truppe francesi chiamate dal papa Pio IX per ripristinare il potere temporale su Roma.

In un piccolo slargo, circondato da piante di alto fusto e situato a sinistra della strada che dal piazzale scende verso il Vaticano, si trova un gruppo statuario di una donna a cavallo che stringe al petto un neonato: è il monumento equestre eretto in onore di Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, universalmente nota come Anita, rivoluzionaria brasiliana, moglie di Garibaldi e sua compagna di tante battaglie.

Il monumento spettacolare di Anita Garibaldi , realizzato da Mario Rutelli ed inaugurato nel 1932, custodisce le ceneri di Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, universalmente  nota come Anita Garibaldi (Morrinhos, 30 agosto 1821- Mandriole di Ravenna 4 agosto 1849).

Anita stringe tra le braccia un bambino, molto probabilmente Menotti, il figlio appena nato, portato in salvo dalla madre che di notte scappò a cavallo per sottrarsi alle violente truppe imperiali giunte a San Simon nel 1840.Garibaldi, che l’aveva lasciata a casa di amici per cercare vesti per lei e il piccolo, la ritrovò nella foresta mentre allattava il primogenito.  

La creazione incominciò quando il 28 maggio 1849 la Repubblica Romana stanziò 10.000 Lire per la creazione di busti marmorei da esporre nei giardini del Pincio. Alla fine della guerra di busti ne erano stati fatti cinquantadue ma a causa del potere temporale del Papa questi rimasero nei magazzini del Campidoglio.

Nel giugno del 1851 papa Pio IX ordinò di disporre i cinquantadue busti nei giardini del Pincio, escludendo alcuni non graditi perché atei. Nel 1860 gli scultori Achille Stocchi e Tito Sarrocchi sono incaricati di modellare i busti non graditi e di crearne di nuovi. I busti arrivano così ad essere 228.

Un primo posizionamento delle statue avvenne tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento: il monumento a Garibaldi risale al 1896.

Negli anni venti, durante il regime fascista, fu costruito il monumento ai caduti per la causa romana, nel quale sono ancora oggi conservati i resti di questi patrioti.

Dopo la caduta del regime fascista si fece un primo restauro delle statue solo negli anni sessanta, e successivamente nei lavori per il Giubileo del 2000, durante i quali fu scoperta una villa romana e furono restaurate e ricollocate nuove statue, in particolare quella dedicata ad Anita Garibaldi e ai figli dello stesso Garibaldi.

Tutti i busti presenti sono stati restaurati nel 2010-11, in coincidenza col 150° dell’Unità d’Italia.

Infine, un altro punto fondamentale per chi visita il Gianicolo: il Muro della Costituzione Romana! Si tratta di un muro di ferro realizzato su una delle terrazze panoramiche del Gianicolo in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La particolarità di questo muro è che su di esso sono riportate alcune parole incluse nel testo della Costituzione della Repubblica Romana.

La lunghezza totale è di circa 50 metri, per questo motivo per leggere ogni singola riga devi percorrere tutto il muro. Inoltre da qui puoi godere di una vista stupenda su Roma, quindi se stai facendo una gita romantica, sicuramente non puoi perdere l’occasione di visitare questo luogo così suggestivo.