a cura di “Molise e dintorni” – Redazione Spazio Interattivo


Bagnoli del Trigno, il borgo molisano circondato da rocce giganti

Un piccolo borgo immerso nel verde, alle cui spalle sorgono delle rocce gigantesche che fanno da fantastica cornice a un panorama da mozzare il fiato.

Il paese si trova nel cuore del Molise, in provincia di Isernia, ed è stato costruito su un rilievo collinare a ridosso di un massiccio roccioso che divide il fiume Trigno dal torrente Vella. L’incredibile posizione in cui sorge ha reso Bagnoli del Trigno un’attrazione turistica senza precedenti. In effetti, è come osservare un giocattolino intagliato dalla roccia dalle mani di un gigante, e la linearità delle costruzioni è elemento caratteristico del paesino.

Essendo situato a due differenti altezze, a partire da 660 metri di altitudine sino ad arrivare ai 783 metri del punto più alto, il borgo è socialmente e culturalmente scisso in due zone, rispettivamente chiamate Terra di sotto e Terra di sopra. Passeggiare lungo le vie che, dal centro storico, si diramano per l’intero paese è come fare un vero e proprio viaggio nel tempo. Solo 700 persone vi abitano, e i ritmi qui sono ancora lenti come in passato. Un posto meraviglioso, dunque, per rigenerarsi e ritrovare se stessi.

La storia di Bagnoli del Trigno

Sulle origini di questo ameno borgo non si sa molto. Le leggende sulla nascita di Bagnoli del Trigno sono le più varie: chi fa cenno a una sorgente termale che diede vita al primo nucleo urbano, chi invece ritiene che tutto abbia avuto inizio per mano di una tribù in fuga dalle invasioni barbariche. Ciò che è certo è che le prime notizie ufficiali risalgono al medioevo, quando il centro abitato era un feudo appartenente al Contado del Molise. Le sue alterne vicende lo videro passare di mano in mano tra varie famiglie importanti, sia italiane che straniere. Nei secoli successivi, Bagnoli del Trigno divenne parte del Regno di Napoli e, in seguito, del Regno d’Italia. È proprio in questo periodo che visse il suo massimo splendore, prima di subire un fenomeno di emigrazione che lo portò quasi allo spopolamento. Moltissimi abitanti oggi risiedono a Roma, tanto che la capitale vanta un numero di bagnolesi più elevato rispetto a quello di coloro che si trovano ancora nella loro terra natia. Ma il piccolo borgo risplende ancora, grazie alle attività di artigianato e al turismo. Scopriamo alcune delle sue meraviglie.

Visitare il piccolo borgo, uno dei più affascinanti e suggestivi d’Italia, è un’esperienza che non dimenticherete mai. Nella zona più bassa potete ammirare la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, l’edificio religioso più grande del pese. Risalente al XVIII secolo, per alcuni anni è rimasta chiusa al pubblico a causa dei danni subiti dal terremoto de L’Aquila del 2009 e ha riaperto da pochi mesi. Molto affascinante è anche la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria: è la più antica del paese e sorge appena sotto un costone roccioso. Venne costruita probabilmente a cavallo tra il XII e il XIII secolo, ma il portale architravato venne restaurato in epoca rinascimentale, come si evidenzia anche dai fregi ornamentali che vi spiccano. Salendo con lo sguardo, non si può che rimanere colpiti dal campanile della Chiesa di San Silvestro Papa, arroccata sullo sperone roccioso che sovrasta Bagnoli del Trigno. Edificata tra il XII e il XIV secolo, la chiesa è letteralmente incastrata tra due rocce e ne restano visibili solo le pareti laterali e il portale di accesso maggiore, caratterizzato da uno stile romanico gotico. Il campanile, dicevamo, è sicuramente ciò che salta all’occhio: ha pianta quadrangolare ed è incastonato nella roccia, ma spicca per la sua copertura a cipolla rivestita in maiolica colorata. Altre tappe fondamentali per chi visita il borgo sono il monumento ai caduti, al centro di Piazza Umberto I, e la Fonte Vecchia, lo storico lavatoio costituito da una grande vasca centrale con rivestimento in blocchi di pietra.

Il Castello San Felice

Ciò che più di tutti incanta i turisti è però il Castello ducale San Felice, che svetta imponente sulla cima della montagna rocciosa che avvolge alle spalle il paese. Come un solitario guardiano che veglia su Bagnoli del Trigno, la fortificazione risale all’XI secolo e venne costruita durante il dominio normanno della famiglia di Beraldo. In posizione strategica a dominare sull’intera vallata circostante, il castello aveva importanti funzioni difensive. Ma pian piano perse il suo ruolo fondamentale e venne abbandonato, fin quando non iniziò un’imponente restaurazione. Proprio i lavori operati sulle rovine del castello hanno portato alla scoperta di numerose zone di ampliamento che vennero aggiunte nel corso dei secoli, quando l’edificio passò da bastione di difesa ad abitazione signorile. Ne sono esempi il portale cinquecentesco di accesso, lo spazio di affaccio sulla vallata e il cortile superiore con giardino. Oggi, per arrivare al castello si può percorrere la scalinata San Felice: seppure realizzata in epoca moderna, rispetta il classico stile di un tempo grazie ai sampietrini. È una via tortuosa, che parte dalla Chiesa di Santa Maria Assunta e ci porta al punto più alto del paese, ma merita davvero un piccolo sforzo.

Fonte : “siviaggia” – “comune di Bagnoli del Trigno”


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