a cura di Luciana Gennari


In questi giorni sono sempre più frequenti alcuni specifici quesiti da parte di famiglie con figli maggiorenni con disabilità cui spetta, da marzo, l’assegno unico ed universale. Le stesse famiglie si chiedono seper gli altri familiari (esempio il coniuge) spetti ancora il “vecchio” ANF, l’Assegno al nucleo familiare.


Un esempio per capire meglio: un nucleo familiare in cui sia presente un lavoratore (o un pensionato) che abbia a carico il figlio con disabilità maggiorenne e il coniuge, dal primo marzo percepisce l’assegno unico per il figlio. In precedenza percepiva l’ANF per calibrato sulla moglie e sul figlio. Può ancora percepire l’ANF solo per la moglie a carico?


Purtroppo, dopo alcuni dubbi iniziali, la risposta è negativa.
È quasi superfluo evidenziare come questo limite renda mediamente ancora meno vantaggioso l’assegno unico per i nuclei con figli maggiorenni con disabilità rispetto al trattamento riservato in precedenza (ANF). Importo mediamente minore, spesso di molto, e perdita dell’ANF, ad esempio, per il coniuge a carico.

Si tratta di un esito prevedibile. Per istituire l’assegno unico e renderlo “universale” il Legislatore ha abrogato o limitato alcune opportunità precedentemente previste. Fra queste vi è la soppressione di gran parte dell’Assegno al Nucleo Familiare, operazione che ha consentito (ce lo dice la relazione tecnica al decreto legislativo 21 dicembre 2021, n. 230) di contare su minori uscite pari a 5 miliardi e 102 milioni nel 2023.

La situazione è bene illustrata dalla Circolare INPS n. 34 del 28 febbraio 2022, pur relativa ai propri “assicurati”. A partire dal 1° marzo 2022 non saranno più riconosciute le prestazioni di Assegno per il nucleo familiare (ANF) e di Assegni familiari (AF), riferite ai nuclei familiari con figli e orfanili per i quali subentra la tutela dell’Assegno unico.


Successivamente al 1° marzo 2022, quindi, ove nel nucleo familiare sia presente almeno un figlio a carico con età inferiore ai ventuno anni, oppure un figlio a carico con disabilità, senza limiti di età, per il quale si ha diritto all’Assegno unico, non si potrà richiedere l’Assegno per il nucleo familiare.


Al compimento del ventunesimo anno di età dei figli, qualora non disabili, per i quali si ha diritto all’Assegno unico, si potrà presentare domanda per la prestazione ANF o AF ma esclusivamente per soggetti diversi dai figli, quali il coniuge o eventuali sorelle, fratelli o nipoti nelle previste condizioni di diritto a prestazioni ANF o AF. Per i nuclei con figli disabili, quindi, questa ipotesi è sempre esclusa.

Sempre che non si percepisca l’assegno unico, continueranno, invece, ad essere riconosciute le prestazioni di Assegno per il nucleo familiare e di Assegni familiari riferite a nuclei familiari composti unicamente dai coniugi, dai fratelli, dalle sorelle e dai nipoti, di età inferiore a diciotto anni compiuti ovvero senza limiti di età, qualora si trovino, “a causa di infermità o difetto fisico o mentale”, nell’assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi ad un proficuo lavoro, nel caso in cui essi siano orfani di entrambi i genitori e non abbiano conseguito il diritto a pensione ai superstiti.

Nuclei orfanili

La circolare INPS 34/2022 entra ancora nel dettaglio dei cosiddetti nuclei orfanili.
La normativa vigente prevede che il nucleo familiare può essere composto da una sola persona qualora la stessa sia titolare di pensione ai superstiti  (c.d. reversibilità) da lavoro dipendente e abbia un’età inferiore a diciotto anni compiuti oppure se è maggiorenne che si trovi, “a causa di infermità o difetto fisico o mentale”, nell’assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi a un proficuo lavoro.

È considerato nucleo orfanile anche quello composto dal solo coniuge superstite, ovviamente se in possesso dei presupposti fondamentali per l’esistenza di un nucleo composto da una sola persona (minore età o inabilità).


A partire dal 1° marzo 2022, se il nucleo orfanile risulta composto da figli minori o maggiorenni inabili, non spetteranno l’Assegno per il nucleo familiare e gli Assegni familiari, ma sarà possibile riconoscere esclusivamente l’Assegno unico.


Se invece, il nucleo familiare risulti composto dal coniuge titolare di pensione ai superstiti nell’assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi ad un proficuo lavoro si potrà richiedere l’ANF. 

18 Marzo 2022(Carlo Giacobini, direttore dell’Agenzia Iura)


Luciana Gennari

Nata a Roma il 7 febbraio 1953Vive a Roma

Persona con Disabilità per Ischemia cerebrale. Mamma di tre ragazzi. Raffaello: il figlio dell’amore, il figlio del desiderio e il figlio della scelta. Simone il figlio del desiderio ha una gravissima disabilità dalla nascita. Francesco il figlio della scelta, di anni 30, con patologia schizofrenica (malattia invisibile), morto il 26 novembre 2021. Già Presidente della Consulta per i Diritti delle Persone con Disabilità – Municipio IX ROMA EUR – Comune di Roma, dalla sua istituzione nel 1999 ad oggi, fino alla morte del proprio figlio. In questa Rubrica si potrà parlare di disabilità motoria, sensoriale, intellettiva e mentale, perché farlo dà la possibilità a chi ci circonda di confrontarci ed aiutarci. Sarà un impegno prezioso per un gesto di servizio e di solidarietà autentica.

Email: luciana.gennari53@gmail.com

Cell: +39 3358031152


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