a cura della Redazione Dmax


L’arrivo dell’accendino a gas è una piccola rivoluzione. Inventato dal francese Henry Pingeot e commercializzato da Marcel Quercia, il primo accendino tascabile, il Crillon, apparve nel 1948. E che innovazione! In un semplice colpo di pollice, la scintilla prodotta accende il flusso di gas rilasciato. Una volta che il serbatoio è vuoto, l’accendino non deve essere gettato via: viene ricaricato presso il tabaccaio. Occorrerà attendere gli anni 70′ per vedere sbarcare a Parigi i primi accendini usa e getta del marchio Bic, oggi leader mondiale sul mercato. Questo piccolo oggetto in plastica, dal design familiare, è ormai una vera e propria celebrità, poiché fa parte della collezione permanente “Architettura e Design” del Museum of Modern Art (MoMa) di New York.

Un’altra celebrità, lo Zippo è della Pennsylvania, frutto di un designer alla ricerca di estetica, semplicità e affidabilità. Tutta la filosofia di Stûv! Georges Blaisdell, nel 1931, ebbe quindi l’idea geniale di progettare un accendino da tempesta (a benzina) dotato di una chiusura a cerniera: i più esperti riuscirono ad aprirlo e ad accenderlo con un solo scatto delle dita. Chiamato Zippo in riferimento ad un’altra rivoluzione, la chiusura lampo (zip), questo accendino di design sarà ricordato per gli anni a venire.

Non ricaricabile o da collezione, ancestrale o contemporaneo, l’accendino è diventato una parte essenziale delle nostre case. Un piccolo oggetto che nasconde una grande storia!