a cura della Redazione “Portale di ornitologia”


L’isola di San Pietro, di origine vulcanica, è “protetta” dal vigile occhio del Falco della regina che ogni estate sceglie queste scogliere per nidificare. Proprio per salvare questo splendido rapace, minacciato dal bracconaggio e dalla raccolta di uova e piccoli da parte di collezionisti e falconieri, la Lipu per mezzo dei volontari della Sezione di Oristano ha promosso fin dal 1980 un campo di studio e sorveglianza.

Da questa esperienza è successivamente nata l’Oasi di protezione faunistica, istituita dalla Regione Sardegna nel 2011 e gestita dalla Provincia di Carbonia-Iglesias, dal Comune Carloforte e dalla Lipu. Ma l’ispiratrice delle attività di tutela della Lipu è la “giudichessa” sarda Eleonora d’Arborea che fin dal 1400 dichiarò protetti tutti i falchi della Sardegna (da lei la specie prende il nome, Falco eleonorae).

L’Oasi Carloforte presenta una notevole varietà di ambienti naturali che le conferiscono un aspetto insolito e selvaggio. L’Oasi rappresenta un importante luogo di sosta e nidificazione per moltissime specie di uccelli. La specie più rara e importante è il Falco della regina, che si riproduce esclusivamente sulle scogliere a picco sul mare in isole del Mar Mediterraneo. Ogni estate, circa 100 coppie di falchi arrivano dal Madagascar per nidificare nell’Oasi e dal mese di Maggio le scogliere sono vivacizzate dal vociare, dai voli di corteggiamento, dalle picchiate sulle prede e dalle delicate fasi della riproduzione di questi splendidi rapaci. Ma si possono osservare anche altre specie, come il Gheppio, la Poiana ed il Pellegrino. Sopra il limpido e azzurro mare volteggia poi il rarissimo Gabbiano corso dal particolare becco rosso corallo, mentre il Marangone dal ciuffo, posato su uno scoglio o intento a pescare, cattura la nostra attenzione con il suo buffo comportamento. Tra i fitti e intricati arbusti della macchia mediterranea trovano rifugio una notevole varietà di piccoli Passeriformi: l’Occhiocotto, la Magnanina comune, la Magnanina sarda e la Sterpazzolina. Sulle rocce assolate è facile sentire il melodioso e gorgheggiato canto del Passero solitario.

Le visite guidate, per scoprire e conoscere l’Oasi in tutti i suoi ambienti, si snodano attraverso diversi sentieri natura corredati da pannelli didattici e che partono dal Centro visite in località Capo Sandalo. In estate, per potenziare le attività di visita e di sensibilizzazione, è attivo anche il Campo base in località Cala Fico.

Numerose le attività dell’Oasi Carloforte: campo estivo di sorveglianza e studio del Falco della regina, visite guidate, educazione ambientale, tutte a disposizione dei visitatori e dei volontari mettendosi direttamente in contatto con il responsabile dell’Oasi.

Fonte : “LIPU”