di Roberta Annecchini (Biocity Natura)


Una delle parole chiave di una corretta alimentazione e quindi di un buono stato di salute,  è l’equilibrio: equilibrio nell’assunzione dei principi nutritivi, equilibrio nella quantità di cibo da assumere, equilibrio nella qualità e via dicendo.

In questo contesto, l’alimentazione ha nella nostra vita un ruolo importante, ma non determinante, se non in rapporto, appunto, con il nostro essere in equilibrio.

E’ basilare pertanto, sperimentare lo stato di benessere psico-fisico immediato che derivano da pochi minuti di meditazione, sperimentando l’interconnessione e il benessere del ritrovato equilibrio.

Oggi sappiamo che la meditazione e le tecniche di rilassamento possono avere effetti positivi sul comportamento alimentare sia perché riducono la percezione di pericolo legata alle situazioni stressanti sia perché riducono la produzione dell’ormone cortisolo. Ma qual è la relazione del cortisolo con il cibo? Il cortisolo è un segnalatore della sensazione di fame e aumenta la predisposizione ed il desiderio di consumare cibi ad alto contenuto di calorie, come i dolci ed i carboidrati in genere i cosiddetti “cibi consolatori”. Il motivo è legato al fatto che la produzione di cortisolo è la risposta che attiva l’organismo, in una ottica filogenetica, ad acquisire calorie velocemente. In questo può essere molto utile quindi praticare la meditazione.

Fino a qualche decennio fa, questa era considerata una pratica marginale ma oggi le cose sono decisamente cambiate e sono stati dimostrati i tanti effetti benefici sul nostro organismo e in particolare sui disturbi legati allo stress di questa pratica plurimillenaria, ovvero: una respirazione più profonda, una pressione sanguigna e una frequenza cardiaca più regolari, fino ad avviare una cascata di effetti fisiologici che sono l’esatto opposto di ciò che si verifica in risposta ad uno stress.

Questa serie coordinata di cambiamenti fisiologici è stata definita la “risposta al rilassamento” di cui beneficiano tutti gli organi del nostro corpo, dal cuore al cervello.  La ricerca scientifica emergente descrive i vari cambiamenti neurobiologici, fisiologici e genomici associati alle pratiche mente-corpo, tra cui l’attivazione di specifiche regioni cerebrali, una maggiore variabilità della frequenza cardiaca e la soppressione delle vie infiammatorie indotte dallo stress. Inoltre, i risultati preliminari suggeriscono che l’integrazione di questi strumenti nel sistema sanitario possono ridurre l’utilizzo dell’assistenza sanitaria e dunque offrire un doppio vantaggio: “la medicina mente-corpo dovrebbe essere riconosciuta come potenziale prevenzione primaria e secondaria e, ove possibile, regolarmente integrata nelle cure primarie”. Ma non solo, visto che stress, alti livelli di ansia e depressione sono frequenti anche tra i giovani, gli autori sono convinti che tecniche come la meditazione siano molto importanti da integrare anche nell’istruzione primaria e secondaria. Le scuole che già utilizzano questi strumenti hanno notato fondamentali miglioramenti nei risultati cognitivi e socio-emotivi degli studenti.

Franco Berrino, epidemiologo e scrittore di successo, è autore con Daniel Lumera e David  Mariani, del libro: “Ventuno giorni per rinascere” un saggio che approccia e integra la nutrizione, il movimento fisico e la pratica interiore. Un invito a coinvolgere tutte le attività dell’essere umano, offrendo una chiave di accesso vincente. Tre settimane è il tempo minimo per far sì che un comportamento diventi routinario in modo da riuscire a fare modifiche sostanziali che generino cambiamenti fisiologici e mentali: dalla rigenerazione del microbiota intestinale fino all’integrazione di nuove abitudini. I tre pilastri su cui si basa il  metodo proposto, sono: uno stile alimentare salutare sulla scia della cucina macromediterranea; l’introduzione di una pratica di movimento aerobico ed anaerobico e la meditazione, secondo uno stile di vita antico e semplice che per i nostri giorni caotici pare addirittura rivoluzionario.

Nel libro “La grande via” sempre Franco Berrino con Luigi Fontana, altro medico e scienziato internazionale, tra i massimi esperti mondiali nel campo della nutrizione, si ribadisce che per mantenere e riacquistare la salute occorre nutrire il corpo con cibo sano, mantenerlo in forma con un esercizio fisico regolare e adottare tecniche per coltivare la mente, lo spirito e la felicità interiore. Le antiche dottrine filosofiche induiste, buddiste e taoiste invitano da sempre, ad esplorare il mondo interiore, l’unico mondo reale, in effetti, dato che il mondo esterno è definito “maya” cioè “illusione”.

Esistono naturalmente molti libri, programmi, corsi per apprendere la meditazione sebbene in realtà sia molto semplice, bastano pochi minuti al giorno anche solamente applicando il cosiddetto “stato di presenza”, che si basa sull’attenzione del momento presente e di ciò che in quel momento si sta svolgendo: se si mangia, ad esempio, farlo possibilmente in silenzio, concentrandosi sul cibo che viene ingerito e sulle sensazioni che suscita ogni boccone ecc… In ogni caso ricordarsi di essere veramente osservatori della propria esistenza e di quella altrui, senza giudicare, senza controllare e senza intervenire.

Si tratta di imparare a vivere con “consapevolezza” e con attenzione, il che consente, tra l’altro, di poter scegliere il cibo e gli stili di vita consoni per mantenerci sani e felice, gli amici con cui crescere e formare comunità che condividano nobili valori ed un ambiente sano ed evolutivo in cui vivere.


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