a cura della Redazione “Frasi dell’intelletto”


A 20 anni l’allenamento del corpo è un piacere. A 50 anni un dovere. A 80 anni un tormento.
Oggi ho comprato una fantastica attrezzatura d’avanguardia per allenare il cervello: si chiama libro.
Non c’è carica di allenatore di calcio o di presidente del consiglio che dubitiamo di meritare. Se non la ricopriamo, è perché nessuno ce l’ha offerta.
Prima i riferimenti del calciatore erano i tifosi, la squadra e il sudore dell’allenamento.
Adesso sono i procuratori, gli sponsor e il luccicchio dei soldi.
Quella strana lotta per costringere il mio cervello a costringere il mio corpo ad allenarsi.
Ogni anno che passa giro intorno al sole facendo un percorso di milioni di chilometri. E poi dicono che non mi alleno!
La scioltezza è il premio che merita l’allenamento, per la sua inossidabile volontà a ripetere, senza obiezioni, tutti i movimenti che gli viene chiesto di svolgere.
Un giorno scatta un’abilità che il tenace e serio allenamento ti ha permesso di acquisire e, per questo, nello sport, potrai finalmente essere un altro.
La vita è una questione di esercizio e allenamento. Sorridere, per esempio, rassoda la felicità.
Ridere di se stessi ogni tanto, sarebbe un buon allenamento alla saggezza.
Bisogna allenare i neuroni oltre ai muscoli, ché separati servono a poco.
Le cose accadono sempre quando sei fuori allenamento.
Ciò che è facile è spesso frutto di un lungo allenamento. In ogni umana espressione sportiva, intellettiva, creativa, la facilità è stata largamente pagata con quotidiani, costosissimi e specifici sudori.
Anche l’inconscio ha i suoi muscoli. Quali tieni allenati? Li conosci tutti? Quali hai lasciato che si atrofizzassero?
L’allenamento preferito di molti uomini è correre lontano dall’età adulta.

Fabrizio Caramagna, conosciuto anche come “ricercatore di meraviglie”, è uno degli autori italiani più citati e lo scrittore di aforismi (vivente) più citato al mondo.

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